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Black Friday: le prime offerte sono online ma le previsioni di vendita sono negative

Il momento storico che stiamo vivendo fa sentire le proprie ripercussioni anche sugli acquisti di Natale

Moltissimo e-commerce hanno già cominciato a lanciare le offerte online per il Black Friday. La tendenza ad anticipare il venerdì nero è sempre più diffusa, ma le previsioni di vendita, a causa della crisi e dell’inflazione, quest’anno sono in ribasso. La giornata vera e propria dei grandi sconti, quest’anno sarà il 25 novembre, il venerdì dopo la tradizionale festività statunitense del Ringraziamento. Quest’anno Amazon ha deciso addirittura di anticipare gli sconti all’8 novembre, per i cosiddetti early black friday deals.

Cosa aspettarsi dalle offerte online del Black Friday

Le principali organizzazioni italiane del commercio non hanno ancora pubblicato le loro stime ufficiali sulle vendite, ma le indagini internazionali diffuse negli ultimi giorni non sono molto ottimiste. In particolare per Amazon, le previsioni per fine anno sono di un incasso tra i 140 e i 148 miliardi di dollari, che corrispondono pur sempre a una crescita tra il 2 e l’8% rispetto allo scorso anno, ma si fermano ben al di sotto dei 155 miliardi attesi dagli analisti.

L’andamento degli acquisti

Anche il rapporto congiunto di Packlink e Retails Economics offre un panorama piuttosto pessimista. La previsione, per il periodo che va dal Black Friday fino a Natale, è di un calo degli acquisti natalizi del 13,8%. Per gli italiani il calo sarebbe leggermente più contenuto, meno 12,3% rispetto allo scorso anno, pari a 1,6 miliardi di euro in meno.

Inoltre, l’indagine, rivela che più della metà dei consumatori italiani prevede di ridurre la spesa di beni non alimentari durante il Black Friday e le festività natalizie. Un quarto degli intervistati è convinto che l’attuale crisi del “costo della vita” inciderà sulle spese per i prossimi due anni. A pesare di più sulla percezione dei consumatori è soprattutto l’inflazione (28,8%), seguita dall’incertezza sull’economia (18,3%), mancanza di risparmi (11,6%) e perdita di guadagni (11,5%).

Del resto anche dall’indagine Ipsos-Acri per la Giornata Mondiale del Risparmio è emersa una fortissima preoccupazione per gli effetti dell’inflazione, che coinvolge l’83% degli italiani. Ma è emersa anche una tendenza che compare in situazioni di crisi. Rispetto al 2021 è salita dal 36 al 44% la quota di intervistati che pensa che sia meglio spendere subito, ed è scesa dal 62 al 51% la quota di chi invece risparmia per il futuro. Quello che emerge è una tendenza a concentrarsi sul presente, trend confermato anche dall’aumento di spesa per il turismo e il tempo libero.

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Autore

  • Martina Ferri

    Laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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