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Elon Musk promette di pagare le spese legali dei licenziati per un tweet

Ma molti commentatori pensano che la dichiarazione sia insostenibile e ipocrita

Elon Musk, il proprietario di Twitter (o meglio, X) ha promesso di sostenere le spese legali di chiunque sia stato licenziato a causa di un post pubblicato su questa piattaforma. Tuttavia, questa promessa solleva una serie di domande e preoccupazioni. Soprattutto considerando la complessità delle dinamiche legali e il funzionamento del Primo Emendamento negli Stati Uniti. Oltre al fatto che anche Musk abbia licenziato dei dipendenti di Twitter per un tweet.

Elon Musk pagherà le spese legali dei licenziati per post su Twitter?

Musk ha dichiarato su Twitter: “Se sei stato trattato ingiustamente dal tuo datore di lavoro a causa di qualcosa che hai pubblicato o apprezzato su questa piattaforma, finanzieremo la tua fattura legale”. Aggiungendo: “Nessun limite. Faccelo sapere”.

Tuttavia, molti osservatori negli Stati Uniti pensano che Musk non rispetterà quanto ha promesso. Infatti, sembra difficile credere che un’azienda privata possa effettivamente offrire di coprire le spese legali per un numero illimitato di persone che soddisfano i criteri di Musk. Anche considerando che il valore di Twitter (o X), secondo le stesse affermazioni di Musk, è ora molto inferiore a quanto pagato (circa il 66% in meno).

twitter elon musk periscope min

Inoltre, sembra che l’offerta di Musk si applicherebbe alle cause intentate contro aziende private che hanno licenziato dipendenti per post controversi online. Tuttavia, questo solleva questioni riguardo al Primo Emendamento. Che protegge i cittadini americani dalla censura e dall’oppressione da parte dello Stato, ma non necessariamente da decisioni prese da aziende private.

Infine, Musk stesso ha licenziato dipendenti in passato a causa dei loro tweet critici nei confronti della sua gestione di Twitter. The Verge ricorda che Musk ha licenziato Sasha Solomon, Yao Yue, Nick Robinson-Wall, Jesse Feinman, Billy Becker e Lana Nelson. Musk pagherà le spese legali anche a loro?

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Source
Wired

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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