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La bufala dei bagagli smarriti in aeroporto venduti a 2 euro. La bufala della settimana (con truffa)

Torna sotto altra veste un ben noto tentativo di raggiro

La scorsa settimana, nella rubrica riassuntiva delle più notevoli fake news del 2023, ci siamo accorti di alcune tendenze. Del fatto, ad esempio, che le bufale diffuse in rete sono sempre più spesso legate a tentativi di raggiro.

Le matrici dei diversi tentativi di truffa sono in fondo sempre le medesime, e a cambiare sono le declinazioni concrete. La bufala con truffa circolata sui social nei giorni scorsi, ad esempio, ne ricorda da vicino una di cui ci siamo occupati in un articolo dello scorso settembre.

Allora, un messaggio segnalava che nei magazzini di Amazon si erano accumulati pacchi inevasi, che sarebbero stati inviati per 2,95 euro a chi ne avesse fatto richiesta. Nei pacchi, i più fortunati avrebbero potuto trovare elettrodomestici, smartphone e quant’altro.

Nei giorni scorsi, con i bagagli aeroportuali smarriti, è successo qualcosa di simile.

bufala

I bagagli smarriti venduti a 2 euro

Sui social di Meta sono girati annunci provenienti da pagine dai nomi curiosi, come “bagaglio perso it”.

Gli annunci contenevano frasi come questa: “Bagaglio smarrito a soli due euro. Dobbiamo liberarci rapidamente dei bagagli smarriti dei nostri clienti perché non siamo riusciti a rintracciare i proprietari e il nostro inventario è saturo. Telefonini, gioielli preziosi, computer portatili e molte altre cose interessanti spesso si trovano spesso nelle valigie. Solo disponibile online, per acquistare vista il nostro sito e effettua un ordine”.

La bufala

Certo, accaparrarsi oggetti di valore spendendo solo 2 euro potrebbe anche fare gola a molti.

Ma è sufficiente riflettere per qualche istante per comprendere come si tratti di una bufala, e anche grossolana. Come si potrebbero vendere a perfetti sconosciuti bagagli smarriti ancora chiusi, che potrebbero contenere oggetti personali di estrema importanza non solo economica ma anche intima?

L’aeroporto in cui si sarebbero accumulati i bagagli smarriti, in una quantità tale da dover essere pressoché regalati, sarebbe quello di Fiumicino. Ma perché prendersi la briga di pubblicare sui social network di Meta simili annunci sponsorizzati?

La truffa

Perché anche in questo caso, come in quello dei pacchi Amazon, alla bufala si aggiunge la truffa.

Chi clicca sul link dell’annuncio, convinto di portarsi a casa per pochi spiccioli chissà quali doni, finisce su una pagina fraudolenta. In cui si susseguono commenti fake sul tenore del seguente:  “Questa è una vendita molto chiusa, ordino regolarmente queste valigie. Ogni volta c’è un intrigo e una sensazione di imprevedibilità. Nel mezzo ho trovato un sacco di cose interessanti una volta ci ho trovato anche 5.000 euro”, con tanto di immagini. Al di là della sintassi zoppicante, ecco che la curiosità cresce ancora.

Eppure, chi procede al pagamento della pur modesta somma lo fa su un sito malevolo, con il rischio concreto di vedersi sottratti dati sensibili, denaro e dati dalle carte di credito.

La riprova sociale

Ne abbiamo parlato nella nostra recente recensione del volume Nella mente dell’hacker di Luigi Gobbi. Una delle tattiche dell’ingegneria sociale si basa sulla cosiddetta riprova sociale: se tante persone (qui rappresentate dai commenti che derivano da falsi profili) hanno sperimentato qualcosa prima di noi, ci sentiamo spinti e fare altrettanto.

Inutile aggiungere che non bisognerebbe mai cliccare su link sospetti. E che, una volta eventualmente caduti in trappola, occorre bloccare subito la carta di credito o comunque il metodo di pagamento scelto e sporgere denuncia alla Polizia Postale.

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I bagagli aeroportuali smarriti: la vera procedura

In realtà, i bagagli smarriti negli aeroporti vengono conservati per un certo periodo, dopo di che se nessuno li reclama possono anche essere affidati ad aste, o donate ad associazioni benefiche.

Ma attenzione: tramite aste si mettono in vendita singoli oggetti smarriti, non si tratta di una sorta di lotteria in cui è in palio un bagaglio mai aperto, che potrebbe contenere qualunque cosa.

Fisicamente, i bagagli non reclamati vengono collocati in un magazzino di temporanea custodia per circa 30 giorni, in attesa di reclamo da parte del proprietario. Trascorso questo periodo, sono trasferiti in un magazzino di lunga custodia, in attesa dell’asta. Trascorso un anno dal rinvenimento, in assenza di reclamo, gli oggetti o i bagagli smarriti diventano proprietà dello Stato.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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