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Il supercomputer Perlmutter creerà la mappa 3D dell’universo più grande di sempre

Il supercomputer Perlmutter contribuirà a costruire la mappa 3D dell'universo più grande di sempre

Il nuovo supercomputer Perlmutter potrebbe aiutare i ricercatori a risolvere alcuni dei più grandi misteri dell’astrofisica. Il National Energy Research Scientific Computing Center, infatti, ha annunciato che impiegherà il dispositivo nella costruzione della mappa 3D dell’universo più grande vista finora. L’obiettivo? Studiare l’energia oscura che accelera l’espansione dell’universo stesso.

Il supercomputer Perlmutter impiegato negli studi di astrofisica

In questo progetto, il supercomputer aiuterà ad assemblare la più grande mappa 3D dell’universo visibile fino ad oggi, elaborando i dati dal Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), una sorta di fotocamera cosmica in grado di catturare fino a 5.000 galassie in una singola esposizione. I ricercatori sfrutteranno la velocità delle GPU di Perlmutter per catturare dozzine di esposizioni ogni notte per sapere dove puntare DESI la notte successiva. La preparazione di un anno di dati per la pubblicazione richiederebbe settimane o mesi sui sistemi precedenti, ma grazie a Perlmutter, saranno in grado di portare a termine il compito in pochi giorni“. Così racconta il progetto Dion Harris, NVIDIA HPC & AI Product Marketing Lead.

Questa versione iniziale di Perlmutter, infatti, include 1.536 nodi, ognuno con un processore Epyc 7763 a 64 core e quattro GPU NVIDIA A100. Proprio per questo, il supercomputer è in grado di garantire quasi quattro exaFLOPS di prestazioni AI, il che si traduce in tempi di calcolo drasticamente ridotti. Questo significa che, come già riferito dal portavoce di NVIDIA, il sistema riesce ad elaborare un anno di informazioni DESI in pochi giorni. Un vantaggio incredibile se consideriamo da quanto tempo i ricercatori sono al lavoro sulla questione. Anzi, in una seconda fase prevista per la fine del 2021, Perlmutter dovrebbe addirittura migliorare le proprie prestazioni con l’aggiunta di 3.072 nodi solo CPU, ciascuno con due chip Epyc 7763.

Ma la realizzazione della mappa 3D dell’universo non è il solo progetto in programma per il supercomputer. A quanto pare, Perlmutter studierà anche le interazioni atomiche per promuovere tecnologie energetiche pulite, come i biocarburanti. Nonostante questo, è chiaro che il progetto della mappa sia quello che meglio di ogni altro dimostra l’evoluzione incredibili di queste macchine, oramai in grado di addentrarsi nella ricerca scientifica.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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