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Bonus trasporti al via a settembre: chi ne ha diritto, come richiederlo

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Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato dell’imminente Decreto aiuti bis, un’operazione da circa 12 miliardi di euro. Che, in arrivo a inizio agosto, introdurrà nuovi incentivi e ne prorogherà altri.

C’è però una misura, il bonus trasporti, che pur attiva a partire dal prossimo settembre è stata decisa nel primo Decreto aiuti. Quello convertito in legge venerdì 15 luglio (nella stessa seduta che, senza il voto di fiducia del M5S, ha portato alla crisi di governo).

Il bonus trasporti, che appare nell’articolo 35 del Decreto, è stato presentato dal ministro del Lavoro e da quello delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Andrea Orlando ed Enrico Giovannini. Si tratta di un’altra misura sociale pensata per sostenere le famiglie vista la crisi energetica in corso.

Scopriamo come funziona il bonus trasporti: cosa riguarda, chi ne ha diritto e come richiederlo.

I destinatari del bonus trasporti

Il bonus trasporti è rivolto esclusivamente alle persone fisiche che nel 2021 hanno dichiarato un reddito non superiore ai 35.000 euro.

Il bonus è nominativo, non cedibile, si può utilizzare per l’acquisto di un solo abbonamento, non costituisce reddito imponibile e non è rilevante ai fini Isee.

Resta poi valida la detrazione del 19%, introdotta col Decreto bilancio del 2018. Detrazione che riguarda le spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, su un costo annuo massimo di 250 euro.

Il valore del bonus

L’incentivo sarà di 60 euro, e varrà per l’acquisto di un abbonamento ai trasporti pubblici.

Il bonus può essere pari fino al 100% della spesa per l’acquisto dell’abbonamento.

Per cosa può essere utilizzato

Si potrà utilizzare il bonus trasporti di 60 euro entro il 31 dicembre 2022.

Sarà valido per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

L’acquisto dovrà riferirsi a un solo abbonamento, annuale, mensile o relativo a più mensilità. Sono esclusi dall’incentivo i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Come richiedere il bonus trasporti

I destinatari del bonus trasporti potranno farne richiesta accedendo al portale (non ancora attivo) www.bonustrasporti.lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Lo potranno fare tramite Spid o Carta d’identità elettronica, fornendo le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione e indicando l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, oltre al gestore del servizio di trasporto pubblico.

Il buono emesso tramite il portale è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico. Inoltre deve essere utilizzato entro il mese di emissione, presentandolo alle biglietterie del gestore del servizio di trasporto pubblico selezionato, che a sua volta accede al portale per verificarne la validità.

In caso positivo viene subito rilasciato l’abbonamento richiesto, e il gestore registra sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario stesso.

Sul sito del Ministero del lavoro leggiamo che “il portale suddetto sarà disponibile nelle prossime settimane e prima della messa online verrà data apposita comunicazione nazionale tramite radio, televisione, siti istituzionali e social network al fine di garantire la più ampia conoscenza possibile del bonus a tutti i cittadini”. 

La dotazione finanziaria

Per il bonus trasporti la dotazione finanziaria prevista è pari a 79 milioni di euro. Si tratta di un fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Di questi 79 milioni, uno è destinato alla progettazione e alla realizzazione della piattaforma informatica per l’erogazione del beneficio.

I bonus saranno dunque erogati sino all’esaurimento delle risorse. In questo senso sono arrivate le prime critiche da parte di Assoutenti: “Il bonus rischia di trasformarsi nel solito click day all’italiana, dove solo i più veloci riusciranno ad accaparrarsi i 60 euro, lasciando a bocca asciutta una vasta fetta di aventi diritto, senza considerare i problemi tecnici che tale procedura comporta, con i sistemi informatici che vanno puntualmente in tilt nel giorno in cui partono le prenotazioni”.

Le dichiarazioni dei ministri

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha detto: “Si tratta di un sostegno concreto per studenti, lavoratori, pensionati, per tutti quei cittadini che utilizzano il trasporto pubblico, su gomma e su ferro, che proveremo a rendere strutturale anche per il prossimo anno”.

E il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha aggiunto: “Questa misura, pensata per sostenere le persone economicamente più fragili in un momento difficile come quello attuale, è un’occasione per incentivare l’uso del trasporto pubblico locale ed è un esempio di provvedimento che, come auspichiamo, produrrà ricadute positive anche dal punto di vista della sostenibilità sociale e ambientale”.

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