Le azioni di Spotify, tra alti e bassi

Le azioni di Spotify iniziano a diminuire: la popolare piattaforma di streaming musicale ha infatti chiuso il quarto trimestre del 2021 con una perdita di 44,6 milioni di dollari, 24 centesimi ad azione. Nonostante tutto, però, la piattaforma tiene duro e raggiunge anche ottimi risultati. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Le azioni di Spotify: ecco cosa succede

Secondo quanto rivelato, le azioni della società sono scese fino al 18% nel tardo trading dopo che Spotify ha riportato le prospettive degli abbonati. In un’intervista con Reuters, che si è tenuta dopo la pubblicazione del rapporto, il direttore finanziario di Spotify, Paul Vogel, ha detto che quest’anno non sarebbe stato molto diverso dall’ultimo in termini di utenti e abbonati.

Mentre non abbiamo più dato una guida completa sugli abbonati, non ci aspettiamo una differenza materiale nelle aggiunte nette per gli utenti o gli abbonati nel 2022 rispetto al 2021.

Le azioni hanno ridotto le perdite e sono scese tra il 3% e il 9% dopo lo shock iniziale.

L’outlook ha messo in ombra le entrate del quarto trimestre, che sono arrivate più in alto delle stime degli analisti, dato che la società di streaming musicale ha venduto più pubblicità e servizi nuovi come i podcast. Ha inoltre registrato un aumento del 16% degli abbonati al servizio premium.

Il totale degli utenti attivi mensili è aumentato del 18% fino a un record di 406 milioni. Tuttavia la società ha comunque chiuso il quarto trimestre del 2021 con una perdita di 44,6 milioni di dollari, 24 centesimi ad azione.

Il servizio di streaming musicale ha investito oltre 1 miliardo di dollari nel business del podcasting, guidato da spettacoli esclusivi come The Joe Rogan Experience. Tuttavia, il fascino della star dei podcast ha anche attirato la condanna. Dopo che il suo show ha mandato in onda opinioni controverse sul COVID-19, ha attirato le proteste degli artisti Neil Young e Joni Mitchell. Young ha infatti abbandonato la piattaforma, trasferendosi su Apple Music.

Rogan si è poi scusato e Spotify ha detto che avrebbe iniziato ad aggiungere avvisi di contenuto agli episodi che parlano di COVID. L’amministratore delegato Daniel Ek ha detto che l’azienda ha già un team di moderazione dei contenuti “considerevole”.

“Abbiamo preso provvedimenti su più di 20.000 podcast dall’inizio della pandemia”, ha detto Ek a Reuters.

Ek ha riconosciuto la controversia Rogan all’inizio della conference call sui guadagni, dicendo che ha presentato opportunità di apprendimento. Ha detto di essere orgoglioso dei passi che Spotify ha fatto in seguito alle preoccupazioni sollevate dalla comunità medica e scientifica.

I podcast sono la chiave vincente

Spotify ha rivelato che la quota di podcast delle ore complessive di consumo sulla sua piattaforma ha raggiunto un massimo storico. Questo ha permesso di ampliare gli abbonamenti a pagamento ai podcast in altri 33 mercati e di abilitarli in Russia, Egitto e Arabia Saudita.

Gli abbonati Premium, che rappresentano la maggior parte delle entrate della società, sono saliti a 180 milioni, battendo le aspettative degli analisti di 179,9 milioni. Le entrate trimestrali sono salite a 2,69 miliardi di euro (3,04 miliardi di dollari) per il trimestre da 2,17 miliardi di un anno prima, e sopra i 2,65 miliardi di euro previsti dagli analisti, secondo i dati IBES di Refinitiv.

Le entrate dagli utenti che ascoltano la pubblicità sono aumentate del 40% a 394 milioni di euro. Richard Greenfield, analista di LightShed Partners, ha dichiarato:

Gli investitori hanno in gran parte ignorato il business pubblicitario di Spotify durante i primi anni come azienda pubblica. Tuttavia, appena Spotify si è spostato da una piattaforma musicale a una piattaforma audio (podcasting, audio dal vivo, audiolibri), ha sbloccato il potenziale per un robusto business pubblicitario che ora gli investitori non possono ignorare.

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