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Uscito il punteggio DXOMARK per Pixel 4: ottimo, ma non perfetto

Uno tra i migliori smartphone, ma non IL migliore

Se per molti aspetti la nostra esperienza con uno smartphone può dipendere fortemente da parametri soggettivi, come le nostre esigenze e il nostro utilizzo, tutti noi siamo comunque in qualche modo desiderosi di avere anche dei dati oggettivi, con cui confrontare tra di loro i vari dispositivi. E se per le prestazioni abbiamo i classici CinebenchAnTuTu, per un aspetto delicato come la fotocamera abbiamo invece DXOMARK. Non poteva quindi mancare, per un brand così incentrato sulla fotografia come quello di Google, un rispettivo punteggio: ecco quindi lo score (spiegato) DXOMARK per Pixel 4Pixel 4 XL.

Il punteggio DXOMARK di Pixel 4

Posteriori

Partiamo dalle fotocamere posteriori: per la prima volta, infatti, abbiamo un reparto fotografico doppio, con una lente principale stabilizzata da 12.2MP (sensore da 1/2.55″, pixel da 1.4um, lente equivalente da 27mm f/1.7) ed una secondaria, anch’essa stabilizzata di tipo teleobiettivo da 16MP (sensore 1/3.6″, lente equivalente a 50mm e f/2.4) capace di zoom ottico x2.

Per quanto riguarda invece le capacità video, è possibile girare filmati 4K, ma siamo limitati a soli 30 fps, quando ormai sia Apple che Samsung che Huawei riescono ad assicurare 60 fps. Almeno, in modalità 1080p, abbiamo il frame rate adattativo, capace autonomamente di passare da 30 a 60 fps a seconda della scena ripresa.

Ma arriviamo ora ai punteggi, ottenuti valutando più di 1600 foto e con oltre 2 ore di girato, sia in ambiente controllato che normali situazioni in interno o in esterno. Ci troviamo davanti ad un punteggio complessivo di 112, con un risultato parziale di 117 per la fotografia e di 101 per i video. Confrontato con i risultati di Pixel 3 (102 totale, 103 foto, 98 video), abbiamo un netto miglioramento rispetto alla generazione precedente in termini di foto ed invece un incremento quasi trascurabile in termini di video, attribuibili praticamente solo ad un miglioramento dei colori e dell’autofocus.

Di per sé questa è un’ottima notizia, visto quanto il Pixel 3 è stato per tutto l’anno scorso un punto di riferimento per la fotografia da telefono. Il problema, però, è che in questo lasso di tempo la concorrenza non è rimasta con le mani in mano: in campo Android, la presenza di telefoni come l’Huawei Mate 30 Pro (punteggio di 131), dotati di più fotocamere e quindi hardware aggiuntivo con cui lavorare, si fa sentire. Anche l’S10, con un punteggio complessivo inferiore (116) batte comunque il Pixel 4 in termini puramente fotografici (punteggio parziale di 124). Ciò non toglie che, per la maggior parte delle fotografie, sia con un inquadratura normale che, grazie al secondo sensore, in zoom, le performance di Pixel 4 sono consistenti e sempre di qualità.

Frontale

Per quanto riguarda la fotocamera frontale, rispetto al Pixel 3, dotato di due fotocamere, torniamo ad un solo sensore, sempre da 8MP (lente equivalente da 22mm, apertura f/2.0, fuoco fisso), limitata nei video a soli 1080p30fps. Anche qui, per quanto riguarda girare filmati, la concorrenza è avanti, con l’S10 e l’iPhone 11 capaci di girare anche in 4K.

Rimane comunque un miglioramento rispetto all’anno scorso, visto che è proprio la qualità video che ha permesso a Pixel 4 di mantenere il punteggio di 92, lo stesso di Pixel 3. Se per quest’ultimo infatti il punteggio era diviso tra 99 per la qualità delle foto e 83 per la qualità dei video, nel 4 abbiamo invece un punteggio di 93 per le foto (complice la perdita del secondo sensore) e di 91 per i video. Un mantenimento dello status quo tutto sommato accettabile, visto che comunque il risultato nelle foto rimane più che buono.

Se siete interessati ad approfondire le valutazioni ufficiali di DXOMARK per quanto riguarda Pixel 4 (e anche Pixel 4 XL, visto che il reparto fotografico è lo stesso), vi consigliamo di visitare direttamente la pagina ufficiale, dove ogni punto della valutazione è approfondito con dettagli e confronti con altre modelli di smartphone.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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