fbpx
FeaturedMotori

Airbag e cinture di sicurezza continuano a proteggerci | Auto for Dummies

Come i sistemi di sicurezza passivi continuano a salvarci la vita

Che sia un importante salone automobilistico o un piccolo concessionario, cinture di sicurezza ed airbag non rappresentano più una novità dal punto di vista dei consumatori. Questi sistemi sono ormai scontati, oltre che obbligatoriamente di serie, su tutte le vetture. Dalle compatte city car ai SUV di livello, questi dispositivi di sicurezza passivi fanno ormai parte integrante di ogni segmento e categoria.

Questi strumenti “salvavita” si occupano costantemente della nostra sicurezza anche se, in realtà, vengono attivati solo in determinate circostanze. In seguito ad un incidente, una brusca frenata o un urto, più o meno forte, il telaio, gli airbag e le cinture attivano la loro funzione di sicurezza riducendo e limitando il più possibile i danni ai passeggeri all’interno del veicolo.

Negli ultimi dieci anni i progressi sono stati veramente tantissimi e il numero di incidenti mortali e di feriti gravi (specificatamente al numero di vetture in circolazione) è sicuramente diminuito. Radar, telecamere, software programmati per evitare qualsiasi tipo situazione pericolosa sono ancora in via di sviluppo ma a bordo di un’auto “di oggi” possiamo trovare veramente di tutto.

Meritano, tuttavia, un particolare riconoscimento tutti quei classici sistemi sopra elencati il cui funzionamento è a volte sconosciuto. Si è pensato molto spesso a “reinventare la ruota”, nuovi propulsori e dinamiche di guida ma cosa dire sul reinventare cinture di sicurezza ed airbag?

Introduzione ed evoluzione dell’airbag

Correva l’anno 1952, le competizioni automobilistiche cominciavano ad affermarsi e con esse gli incidenti mortali. Negli U.S.A. le muscle car soddisfavano le nuove generazioni quando John Hetrick brevettò, proprio negli Stati Uniti, l’airbag. La prima auto dotata di airbag di serie fu la Oldsmobile Toronado nel 1973: dovranno passare ancora alcuni anni prima che il mercato accetti definitivamente questa soluzione. E’ solo intorno agli anni ’80 che le auto di categoria inferiore monteranno definitivamente l’airbag.

Letteralmente “cuscino d’aria”, anche se di aria non proprio si tratta, l’airbag è un sistema più completo e complesso di quello che sembra. Senza il contributo delle cinture di sicurezza, di cui parleremo in seguito, di sensori appositi ed una centralina in grado di controllare il tutto, l‘airbag potrebbe anche causare più danni di quelli che dovrebbe evitare.

Grazie ad appositi sensori composti da molle e accelerometri vari (detti sensori di collisione) posti nelle più svariate posizioni, la centralina rileva la condizione di incidente e reagisce di conseguenza. In caso di urto leggero l’airbag non si attiva: sarebbe spiacevole sostituire questi costosi componenti monouso per una banale manovra di parcheggio andata male; la sostituzione di un airbag può variare dai 200 fino ai 1000 €.

In casi più gravi, sempre mantenendo una taratura di sicurezza, i molteplici sensori posizionati frontalmente o lateralmente, attivano gli inneschi in grado di gonfiare, tramite una reazione chimica molto veloce, l’airbag per i suoi oltre 50 litri di capienza (lato guidatore). In pochissimo tempo, indicativamente 30 millesimi di secondo, il gas sprigionato dalla reazione espande questo cuscino protettivo cercando di evitare l’impatto del corpo umano con le diverse parti dell’abitacolo.

Questo geniale sistema è rimasto tutto sommato lo stesso nel corso degli anni, almeno per quanto riguarda il principio di funzionamento. Questo non vuol dire che non ci siano stati progressi: sistemi di innesco più rapidi, una sensoristica più avanzata in grado di riconoscere molteplici casi di incidente e sistemi in grado di evitare attivazioni involontarie e dannose sono tutt’oggi oggetto di studio.

credit: stradadeiparchi.it

Cinture di sicurezza: obbligo e rivoluzione

Rispondiamo subito ad un quesito fondamentale: le cinture di sicurezza sono obbligatorie (in Italia) anche per i passeggeri posteriori? Nel 1989 il codice della strada stabiliva l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza per i passeggeri anteriori. Senza entrare nel dettaglio degli aggiornamenti della normativa, il conducente e i passeggeri dei veicoli muniti di cintura di sicurezza hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia; poco spazio ai fraintendimenti.

Rientrando nel contesto storico, le cinture di sicurezza sono nate molto prima dell’airbag: nel 1903 il canadese Gustave Desirè brevettava le “bretelle di sicurezza”. Al tempo era più il rischio di soffocare che quello di evitare gravi danni ai passeggeri per questo motivo si dovette aspettare gli anni ’50 per trovare la prima applicazione di questo dispositivo salvavita. La prima auto con cintura di sicurezza? la Tucker Torpedo del 1948.

La diffusione delle cinture di sicurezza si ebbe in concomitanza con la nascita degli airbag alla fine degli anni ’70 e da allora nessuno dovrebbe fare a meno di questo dispositivo.

Semplice e necessaria, la cintura di sicurezza è costituita da una robusta cinghia ,in grado di avvolgere vita e torace dei passeggeri, collegata ad altri organi tra cui riavvolgitori, pretensionatori e ancoraggi vari, in grado di bloccare il corpo umano al sedile durante più o meno brusche decelerazioni del veicolo; senza l’utilizzo di questo dispositivo l’airbag diventa un dispositivo inutile e pericoloso.

Telaio e crash-test

Uno dei più importanti componenti di sicurezza della vettura, se non il più importante, è il telaio. E’ difficile pensare alla struttura portante del veicolo come un sistema di sicurezza ma, in caso di grave incidente, è questo elemento a fare la differenza. I telai moderni, a differenza di quelli montati sulle vetture di oltre 30 anni fa, sono progettati per deformarsi in modo controllato al fine di assorbire “l’energia dell’incidente”.

E’ un po’ come lanciarsi su un gigantesco cuscino gonfiabile: il telaio, nella sua funzione di sicurezza, è come un grande airbag intrinseco nella vettura. La diminuzione violenta di energia cinetica della vettura, dovuta ad esempio a un incidente, è in grado di provocare gravissimi danni a passeggeri e conducenti. E’ così che, deformandosi nei punti giusti e mantenendo l’integrità strutturale complessiva, il telaio assorbe l’urto al posto nostro.

Le certificazioni di sicurezza permettono oggi di definire, in modo più o meno oggettivo, il rischio legato agli incidenti per ogni modello di vettura. Uno tra i più famosi, l’Euro NCAP (introdotto nel 1997) pubblica costantemente rapporti di sicurezza dopo aver sottoposto i vari marchi e modelli ai famosi crash-test. Sicuramente un sistema un po’ datato, anche se in continuo aggiornamento. I moderni sistemi elettronici saranno probabilmente in grado di riproporre in tempo reale tutta quella serie di test e valutazioni che oggi occorre necessariamente fare a monte della produzione finale di un veicolo.

Arriverà il giorno in cui i computer di bordo cambieranno perfino il tragitto impostato al fine di minimizzare il rischio di incidente in base alle più svariate condizioni e, perché no, grazie all’intelligenza artificiale. Il prossimo articolo di Auto for Dummies tratterà di un’altro componente fondamentale e spesso sottovalutato presente in tutte le moderne automobili.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Federico Marino

Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button