In questi giorni Anatel, l’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni in Brasile, ha lanciato una consultazione pubblica per rendere obbligatori i caricabatterie USB-C per tutti gli smartphone venduti nel Paese. Una proposta che segue la scia delle decisioni dell’Unione Europea, che ha approvato una legge che rende obbligatoria l’USB-C su una serie di dispositivi entro la fine del 2024. D’altronde, anche negli Stati Uniti alcuni legislatori stanno spingendo questa idea. Che ne sarà della porta Lightning degli iPhone allora?
Brasile: l’USB-C diventerà obbligatoria per tutti gli smartphone?
“Consapevole dei suddetti movimenti nel mercato internazionale, l’area tecnica di Anatel ha valutato l’argomento e ha presentato una proposta con un approccio simile per l’applicazione nel mercato brasiliano“. Così Anatel ha annunciato l’idea di rendere obbligatoria l’USB-C in Brasile. Una proposta che avrebbe un grosso impatto soprattutto su Apple, che utilizza ancora la porta Lightning sugli iPhone. In realtà, sembrerebbe che la compagnia di Cupertino stia testando l’USB-C già da un po’. Ma per ora abbiamo avuto modo di vederla soltanto su alcuni tablet e laptop.
Nei documenti a sostegno della consultazione pubblica, Anatel ha annoverato tra i vantaggi dell’USB-C sia la riduzione di rifiuti elettronici sia una maggiore comodità per i clienti. Tra gli svantaggi, invece, ci sono i costi più elevati per far rispettare la regolamentazione. E la possibilità che la legge dissuadesse le aziende dallo sviluppare standard nuovi e migliori. In ogni caso, Anatel terrà aperta la consultazione fino al prossimo 26 Agosto. Quale sarà la risposta definitiva riguardo il destino dell’USB-C in Brasile, quindi, lo sapremo solo allora.
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