Il Black Friday sta per arriva, ma insieme agli sconti arriva anche il rischio degli attacchi di phishing e social engineering. A lanciare l’allarme sono gli esperti di Ermes Browser Security, che ha raccolto dati dell’anno scorso e li ha incrociati con recenti analisi, delineando le previsioni in vista del 2023. Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, Ermes analizza costantemente il web per individuare siti potenzialmente contraffatti, al fine di proteggere gli utenti e le loro informazioni sensibili. Ecco i consigli per evitare rischi durante il prossimo periodo di sconti.
Black Friday, rischio phishing e social engineering: il punto di Ermes Browser Security
Durante eventi come il Black Friday e i Prime Days di Amazon, si registra un incremento degli attacchi che ha raggiunto il 400%, specialmente per quanto riguarda gli attacchi di spear-phishing. Questi attacchi mirati sfruttano gli interessi degli utenti, creando offerte su misura che ingannano il destinatario.
Si stima che tali attacchi siano fino a 10 volte più efficaci rispetto a quelli generici, sfruttando i desideri e la scarsa attenzione delle persone. Gli hacker sfruttano i nomi dei giganti dell’ecommerce, ma anche quelli dei grandi siti logistici, simulando spedizioni e consegne.
Campagne di phishing tramite SMS o email mirano a intercettare situazioni altamente probabili durante periodi di picco nelle attività commerciali. Un esempio recente è l’incremento del 72% degli attacchi mirati alle Poste Italiane registrato a settembre e ottobre. Dopo un picco di attacchi a maggio e luglio, Ermes ha rilevato un calo a settembre seguito da un ulteriore incremento ad ottobre. Sembra evidente il riferimento ai Prime Days di luglio 2023, con aumenti pari al 7,5% in più nel totale e +28% su Amazon.
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Cosa aspettarsi
Le piattaforme più colpite comprendono Amazon, eBay, ma anche Temu e Shopee, che mostrano una crescita costante. Secondo gli esperti di Ermes, durante il Black Friday 2023, è previsto un aumento significativo degli attacchi di phishing, smishing e spoofing. Questi attacchi sempre più sofisticati e personalizzati risultano difficili da distinguere dalle offerte reali. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, come ChatGPT, per creare messaggi e siti web ingannevoli potrebbe rendere le comunicazioni ancora più convincenti, senza errori di battitura o formati sospetti.
Gli attacchi possono assumere diverse forme e sono sempre più personalizzati. Tra i tipi di attacco più diffusi troviamo:
- Smishing: invio di messaggi di testo ingannevoli sul cellulare, spesso basati sull’urgenza e problemi da risolvere immediatamente. Il mittente è spesso una fonte affidabile per simulare credibilità, accompagnato da un link per l’inserimento dei dati sensibili.
- Phishing via email: furto di informazioni sensibili tramite email infette, che simulano comunicazioni reali da enti o aziende con l’obiettivo di indurre gli utenti a inserire dati sensibili su pagine ingannevoli.
- Spoofing: creazione di siti web che imitano entità affidabili, con l’intento di indurre gli utenti a inserire le proprie credenziali o informazioni sensibili.
Lorenzo Asuni, CMO di Ermes Cyber Security, spiega: “Le nostre previsioni si basano su dati reali che vediamo e analizziamo ogni giorno. È fondamentale educare gli utenti a riconoscere i segni di smishing e spoofing e implementare soluzioni di sicurezza robuste. Le aziende dovrebbero rafforzare i protocolli di autenticazione e aumentare la consapevolezza sulla sicurezza durante i periodi di vendita: solo in questo
modo si potrà infatti contrastare l’azione degli hacker che hanno a loro disposizione possibilità di perfezionare i loro attacchi”.
Maggiori informazioni sul sito di Ermes Browser Security.
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