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Cultura

Buffy L’Ammazzavampiri: perché il reboot è una pessima idea

Ci sono cose al mondo che non possono essere replicate, cose così uniche da riuscire a segnare più generazioni nell'arco di pochi anni. Ciò accade grazie alla loro particolarità, alla trama, al cast, alla colonna sonora e a tantissimi altri elementi.

Purtroppo sono occasioni in cui, però, queste "intoccabili meraviglie" vengono profanate: una di queste è Buffy L'Ammazzavampiri, serie TV di fine anni '90 di cui, recentemente e per nostra sfortuna, è stato confermato il reboot.

Penso che abbiate già compreso che sono contraria a ciò, ma la domanda è: perché? In questo articolo cercherò di spiegarvi il mio punto di vista!

Personaggi ed interpretazioni

Uno dei compiti più difficili del creare una serie TV o un film, secondo me, è la scelta degli attori. Non è semplice trovare colui o colei che interpreterà il protagonista di ciò che stiamo girando e non sempre si ha la certezza che riuscirà ad interpretarlo al meglio: analogamente a ciò, non è mai facile creare quella coppia che riuscirà a far breccia nel cuore dei nostri spettatori.

Questa è la prima cosa che il reboot non riuscirà ad avere, e di questo sono convinta. Buffy Summers, la giovane cacciatrice che ci ha accompagnato nel corso degli anni e che abbiamo visto alle prese con i problemi adolescenziali e "lavorativi", è Sarah Michelle Gellar. Nessun'altra attrice, a prescindere dalla bravura, sarà in grado di trasmettere la stessa forza, lo stesso coraggio e lo stesso "girl power" che la Gellar è riuscita a dare al personaggio di Buffy.

Riguardo la scelta di un'attrice afroamericana posso dire di non essere d'accordo per il semplice fatto che non comprendo questa idea di dover dare un volto diverso alla cacciatrice, di doverlo necessariamente cambiare: ciò che abbiamo imparato nel corso della serie è che possono esserci più cacciatrici (ricordate la quasi morte di Buffy e l'arrivo di Faith?).

Quindi, visto e considerando che si tratta di un reboot e non di un remake (in tal caso avreste visto più fuoco e più fiamme), non sarebbe stato più conveniente creare una storia incentrata su un'altra cacciatrice e fare qualche riferimento a quella principale, ovvero Buffy? Perché c'è questa necessità di cambiarle il volto? Se il reboot avesse preso questa piega, sicuramente avrei storto il naso, ma almeno sarei stata più propensa ad accettarlo.

Vi faccio un esempio analago. Prendiamo Harry Potter e fingiamo che tra una ventina d'anni qualcuno si svegli e decida di fare un reboot della saga, con attori totalmente diversi. La maghetta dentro di me prenderebbe la bacchetta ed urlerebbe un bellissimo "Avada Kedavra" perché no, quella saga è intoccabile. Harry Potter ha un volto e sappiamo tutti a chi appartiene: lo stesso discorso vale per Buffy.

Poi, insomma, grazie a Buffy abbiamo imparato numerose cose, ad esempio mai innamorarsi di un vampiro. E, a proposito di ciò, vorrei porvi una domanda: credete davvero che esista un attore su questo pianeta in grado di interpretare il personaggio di Spike nello stesso modo in cui ha fatto James Wesley Marsters? Nonostante sia sempre stata team Angel, la mia risposta è no. Nessuno sarà in grado di dare a Spike lo stesso brio, la stessa intensità e la stessa ironia di Marsters.

Questo discorso ovviamente vale per tutti gli attori: Angel, Willow, Xander, Oz e tutti gli altri ormai hanno un volto, tutti noi li conosciamo e non possono essere sostituiti. Vi immaginate la coppia Buffy-Angel senza Sarah Michelle Gellar-David Boreanaz? Direi di no. Personalmente avrei di gran lunga preferito un'altra stagione con gli stessi attori, un po' come è stato fatto con X-Files.

Infine, se proprio devo essere sincera, dubito fortemente che esista qualcuno in grado di infastidirmi tanto quanto fece Eliza Dushku nei panni di Faith.

Temi delicati già affrontati al meglio

Da quanto è stato annunciato, questo nuovo reboot vuole "lavorare approfonditamente sulle diversità ed esplorare questioni attuali attraverso metafore soprannaturali".

Mettiamo in chiaro una cosa: Buffy L'Ammazzavampiri è una serie TV composta da 7 stagioni e 22 episodi l'una (escludendo la prima che ne ha 12), andata in onda dal 1997 e 2003. È stata una delle prime a trattare, in ogni singolo episodio, temi estremamente delicati e difficili. Il famoso "tema delle diversità" è stato già affrontato in modo più che approfondito, se consideriamo in particolare il periodo in cui è uscita.

Ricordate il personaggio di Tara, la strega che compare verso la metà della quarta stagione? Sicuramente non avete dimenticato la sua storia con Willow: questo per ricordarvi che in Buffy si parla tranquillamente del tema dell'omosessualità che, a quel tempo, scatenò numerose reazioni negative (tra cui scene censurate in alcuni paesi). Quel tema venne affrontato come ciò che è: una cosa normale e senza censure, almeno per gli attori e il regista.

Seguendo ogni episodio notiamo che i personaggio affrontano un viaggio interiore e, in ognuno, vi è l'ampliamento di temi importanti come la solitudine, l'odio, il dolore, il passaggio da adolescente ad adulto e molti altri. Ciascuno di loro è caratterizzato da una sorta di disegno interiore che, con il proseguimento della trama, si sviluppa sempre di più fino a concretizzarsi.

Quindi, in poche parole, non abbiamo bisogno di un reboot di Buffy in cui "vengano approfonditi i temi delle diversità" perché sono già stati affrontati e Joss Whedon ha già dato il massimo con la serie originale.

Musica, effetti speciali e vampiri oscuri

Un altro elemento che mancherà senza ombra di dubbio a questo reboot, è la musica. Non posso non citare l'accattivante sigla iniziale che ci carica  e che ci fa venire i brividi fin da subito. Cosa accadrà in questo reboot: verrà utilizzata quella originale oppure ne creeranno una nuova? In entrambi i casi la scelta sarà errata. Non credo sia possibile creare una sigla migliore di quella originale e riutilizzarla sarebbe totalmente inappropriato.

Oltre a ciò, ci sono altre due elementi che mi ronzano in testa come una zanzara nel cuore della notte: gli effetti speciali e l'antagonista. Andiamo per gradi.

Considerando il periodo in cui è stata girata e creata la serie sappiamo che, all'epoca, non potevano pretendere chissà quali effetti speciali. Però, riflettendoci, non posso fare a meno di notare che questi effetti speciali anni '90 sono una delle tante particolarità di Buffy: quegli effetti, che ora potrebbero sembrare ridicoli per alcuni, l'hanno invece resa una serie unica. Non metto in dubbio che, almeno da questo punto di vista, molte cose potrebbero essere migliorate ma il fatto è che non abbiamo bisogno di questi miglioramenti: Buffy è perfetta così com'è.

Ora parliamo dei cattivi: i vampiri. In questi ultimi anni abbiamo notato che la figura del vampiro è stata completamente ribaltata; l'ultimo vampiro fatto bene, a parer mio, risale al lontano 2004 e sto parlando del Dracula in Van Helsing. Dopo di che ci hanno fatto vedere vampiri fragili, belli ed affascinanti, sia prima che dopo la trasformazione e sì, anche vampiri che brillano al sole quando in realtà dovrebbero bruciare e morire dolorosamente. In Buffy questo non c'è.

La serie preserva l'essenza oscura, misteriosa e maligna del vampiro, rendendolo un essere in continuo conflitto con la parte più oscura di sé e quella buona, proprio come Angel. È un uomo estremamente affascinante e in costante conflitto con sé stesso a causa dei suoi crimini passati, ma quando è in modalità "Dark Angel assetato di sangue" non è per niente bello ed è tutto fuorché gentile, viene fuori la sua vera natura e l'assenza di un'anima è più che evidente.

Questa essenza verrà sicuramente persa nel reboot e ci mostreranno vampiri cattivi ma che si trasformano in gattini teneri nel momento in cui sono con la donna che amano (ricordate la puntata in cui Angel, nel momento di massima felicità, perde la sua anima? Il rapporto con Buffy, nonostante l'amore che si era creato, andò in malora).

In conclusione

Potrei andare avanti per non so quanto altro tempo però credo sia arrivato il momento di allentare e di concludere il discorso. Sono una fan di Buffy da quando ero piccina: guardavo il programma con mia madre ogni giorno e proprio qualche mese fa decisi di ricominciarlo per fare un bel salto nel passato.

Nonostante siano passati all'incirca vent'anni dalla sua uscita, nonostante le nuove tecnologie e la possibilità di creare qualcosa "tecnicamente migliore", credo che Buffy L'Ammazzavampiri sia una di quelle serie TV da considerare in fase di protezione: è stata creata nel 1997 ed è finita nel 2003. Basta, non c'è bisogno di riportarla in vita perché ha fatto il suo corso: ci ha conquistati, con lei abbiamo riso, pianto e concluso un viaggio. Questa idea del reboot è altamente rischiosa e totalmente senza senso.

L'originale è un telefilm complesso ed intrigante in ogni episodio ed è riuscito a guadagnarsi il titolo di "pilastro". Questa continua voglia di rifare serie TV già vissute, sinceramente mi ha un po' stufata. Ciò di cui abbiamo bisogno è più creatività, più idee e soprattutto più attenzione, basta riciclare. Alcune cose possono essere migliorate e rifatte, altre no: Buffy L'ammazzavampiri è una di queste.

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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