Proprio all’inizio della settimana Bulgari ha presentato a Parigi la sua nuova collezione di alta gioielleria, che include una novità alquanto interessante al di là dei meravigliosi smeraldi e rubini. Il noto marchio italiano, infatti, ha ceduto alla tendenza degli NFT. E ha presentato in esclusiva tre splendidi gioielli in versione digitale. Pronti per la nuova e incredibile collezione NFT di Bulgari?
NFT: Bulgari presenta in esclusiva una collezione digitale di alta gioielleria
La nuova collezione NFT di Bulgari arriva nel settore dell’alta gioielleria come una vera e propria rivoluzione. Da quanto annunciato dal marchio, questa include la collana mutimilionaria Magnifica Ruby Metamorphosis e la collana Emerald Glory, presentate nella loro versione fisica, associata ad una digitale. A queste due si aggiunge anche l’NFT “Beyond Wonder“, una creazione esclusivamente digitale, che non sarà disponibile della vendita. Stando a quanto dichiarato da Bulgari, questo è il “primo gioiello NFT, una creazione immateriale che trascende i confini della materialità“.
Tutti gli NFT della collezione sono stati disegnati da Lucia Silvestri, direttore creativo della gioielleria Bulgari, e realizzati in collaborazione con la startup milanese Miat. I loro dati sono archiviati sulla blockchain di Aura, e gli NFT sono accessibili sulla blockchain di Polygon, almeno secondo quanto riferito da Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari. Quanto alle prime due versioni digitali delle collane, sembrerebbe che non si tratti di semplici copie, quanto piuttosto di rivisitazioni virtuali ispirate alle versioni reali.
“Il futuro dell’arte contemporanea è in parte digitale e gli NFT sono il motore dell’arte contemporanea digitale. Essere in grado di dare ai nostri clienti una dimensione artistica ispirata ai loro gioielli conferisce al pezzo una dimensione emotiva. Il pezzo di alta gioielleria verrà indossato tre volte all’anno, mentre puoi avere il tuo NFT su un bel display a casa“, ha dichiarato Babin. In questo modo, Bulgari non si limita a lanciare sul mercato beni digitali, ma li “carica” anche di un significato artistico a cui la sua clientela diffilmente può dire di no.