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Esports: le proposte dell’industria dei videogiochi per regolamentare il settore

Al dibattito era presente anche il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Sen. Lucia Borgonzoni.

Il Ministero della Cultura ha ospitato l’evento dedicato all’ecosistema degli esports organizzato da IIDEA, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia. Durante l’evento si è discusso di un possibile inquadramento normativo e delle prospettive di crescita per il settore.

IIDEA propone il modello francese per regolamentare gli esports in Italia

Negli anni post-pandemia, gli esports hanno registrato un decremento di utenti in favore di un ritorno delle attività outdoor. L’Italia, tuttavia, resta un punto di riferimento in Europa per il settore, con quasi 9 milioni di utenti. In totale, il 24% della popolazione italiana tra 16 e i 65 anni fruisce degli esports, di cui gran parte sono Millenials (54%).

IIDEA Ministero della Cultura

La discussione è partita dalla risoluzione del Parlamento europeo (novembre 2022) sugli esports classificati non solo come parte del settore dei videogiochi, ma anche della cultura e dei media. Il provvedimento evidenzia anche le differenze con il settore dello sport e la centralità dei diritti di proprietà intellettuale. Su queste basi, i principali operatori del settore hanno parlato delle sfide e opportunità di questo mondo in Italia.

Al dibattito erano presenti il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Sen. Lucia Borgonzoni, e il Presidente della Commissione Cultura al Senato della Repubblica, On. Roberto Marti. Hanno partecipato anche il Presidente della Commissione Cultura alla Camera, On. Federico Mollicone, e il deputato On. Luca Toccalini.

Come Sottosegretario l’attenzione è massima nei confronti di un settore capace di coniugare creatività e intrattenimento e di parlare a un pubblico ampio. Ringrazio tutti coloro i quali hanno organizzato e promosso l’incontro di oggi, interessante occasione per un confronto sul presente e sul futuro di un comparto in costante crescita. Le politiche che abbiamo adottato e adotteremo mirano a un sempre maggiore sviluppo dell’industria culturale e creativa italiana, grande famiglia di cui le imprese dell’ecosistema degli esports fanno sicuramente parte.

Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura.

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In Italia ci sono grandi opportunità di crescita

Secondo quanto emerso, attualmente le imprese italiane sopportano oneri aggiuntivi significativi rispetto alle imprese di altri mercati europei. Ciò si traduce in uno svantaggio competitivo nel mercato, mentre ci sarebbero delle potenzialità di sviluppo enormi nel nostro Paese. Opportunità che vanno di pari passo con le iniziative culturali, sociali, educative e professionali realizzabili sul territorio italiano.

esports ministero della cultura

A questo proposito IIDEA, che rappresenta la voce dell’industria dei videogiochi e degli esports in Italia, ha presentato le proprie proposte. L’associazione prende a pretesto il modello della Francia, uno dei mercati più competitivi in Europa nel settore. La vision è di creare uno scenario per le competizioni videoludiche in Italia che rispetti i principi di libertà economica, la tutela dei consumatori e la protezione dei minori. Tre principi fondamentali che seguirebbero la linea europea, includendo obblighi di dichiarazione preventiva e limiti per la partecipazione dei minori. Inoltre, le proposte includono garanzie in caso di montepremi oltre un certo importo per gli organizzatori di competizioni videoludiche, nonché sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi previsti.

Ringraziamo le istituzioni che ci hanno accolto oggi per averci dato la possibilità di presentare le nostre istanze per una possibile regolamentazione del settore esports in Italia. Laddove si volesse procedere, il nostro auspicio, come associazione di riferimento per il settore, è che qualsiasi intervento possa tenere in considerazione due obiettivi principali: valorizzare l’importanza culturale, educativa e sociale dei videogiochi, inclusi quelli competitivi, e rimuovere le barriere che attualmente ostacolano la competitività, al fine di attrarre investimenti sul territorio nazionale e di creare condizioni di parità per operare sul mercato internazionale da parte delle imprese italiane.

Marco Saletta, Presidente IIDEA.
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