L’Assemblea della California ha approvato una legge sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale, che ora attende la firma del governatore Gavin Newsom. Il disegno di legge SB 1047 richiede test di sicurezza per i modelli di AI avanzati e concede al procuratore generale dello Stato della California il potere di intentare cause per inadempienza.
Regolamentare i modelli AI, cosa prevede la legge della California
Il senatore Scott Wiener, autore principale della legge, sostiene che SB 1047 rappresenta un approccio ragionevole per garantire che le aziende e i laboratori universitari testino i loro modelli per gravi minacce alla sicurezza. E anche alcune figure tecnologiche che si occupano di intelligenza artificiale sono d’accordo con questo approccio. La proposta, infatti, ha ricevuto il sostegno di figure come Elon Musk e dell’azienda Anthropic, l’azienda dietro al chatbot Claude.
Tuttavia, non mancano gli oppositori, tra cui ci sono anche aziende che sviluppano i propri modelli AI come OpenAI e Meta. E anche la politica non si trova in accordo, pensando che questa legge possa limitare l’innovazione e spingere le aziende di intelligenza artificiale fuori dallo Stato della California. Anche la “speaker” della Camera dei Deputati, Nancy Pelosi, ha esortato Newsom a porre il veto — anche in attesa di regolamentazioni sul livello federale per l’AI.
La legge obbligherebbe gli sviluppatori di modelli di IA avanzati a condurre test di sicurezza prima del rilascio pubblico — ma non si ferma lì. Infatti, richiede anche la presenza di un “interruttore di emergenza” per disattivare rapidamente i modelli in caso ci fossero problemi. E chiede di evitare che i modelli possano ricevere modifiche non sicure dopo l’addestramento.
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Inoltre, il procuratore generale (figura affina ai magistrati italiani, ma spesso di nomina politica) potrebbe fare causa se le aziende non rispettassero le misure previste.
Il governatore Newsom ha tempo fino al 30 settembre per decidere se firmare la legge o porre il veto. La sua decisione potrebbe stabilire un precedente nazionale per la regolamentazione di questa tecnologia emergente. Tuttavia, sia i sostenitori che i detrattori preferirebbero avere normative a livello federale, valide per tutti i 50 Stati Uniti.
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