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La bufala della settimana: brevetto Pfizer per il monitoraggio dei vaccinati

E intanto crescono le iniziative per insegnare a difendersi dalle fake news

Ci siamo presi una pausa di una settimana ma poi ci tocca quasi inevitabilmente tornare sulle fake news intorno al Coronavirus.

Sono loro, infatti, che negli ultimi mesi stanno sbaragliando la concorrenza, per quantità e qualità.

Per fortuna crescono, e in questi ultimi giorni in maniera particolare, le iniziative a favore della sensibilizzazione dei cittadini nei confronti delle bufale sul Covid. Prima di accennare a due tra le più recenti, scopriamo l’ultima notizia infondata in ordine di tempo, che di nuovo riguarda la campagna vaccinale contro la pandemia.

La bufala del brevetto Pfizer per il monitoraggio dei vaccinati

La fake news in questione è comparsa su Database Italia, un sito già vicino al complottismo di QAnon e ora divulgatore di notizie tanto allarmistiche quanto infondate sulla pandemia da Coronavirus.

Il pezzo in questione è stato pubblicato venerdì 15 ottobre, e già il titolo è eloquente: “Esclusivo: Brevetto Pfizer approvato per il monitoraggio dei vaccinati in tutto il mondo”.

Con una battuta verrebbe da dire che l’unica verità sta nella prima parola: si tratta indubbiamente di un’esclusiva, essendo una fake news inventata dalla redazione.

Si fa riferimento a un brevetto, il primo di una serie di ben 18.500, depositato negli Stati Uniti lo scorso 31 agosto.

Lo scopo? Lo leggiamo nell’articolo: “Tracciare i contatti a distanza di tutti gli esseri umani vaccinati in tutto il mondo che saranno o sono ora connessi all’Internet delle cose da un collegamento quantistico di frequenze pulsanti a microonde di 2,4 GHz (5G) o superiori da torri cellulari e satelliti.”

Il redattore, che in un articolo precedente aveva citato anche il grafene, torna sui propri passi: “Per un errore e per troppa fretta nella pubblicazione abbiamo saltato un check importante, quello della verifica e ce ne scusiamo. In effetti non si parla di Grafene (Come inserito nel titolo precedentemente)”.

E già qui, sia l’uso improprio di due maiuscole che l’ammissione di una svista grossolana dovrebbero dare al lettore la misura della professionalità della redazione. Ma c’è di più.

Pfizer

Da una notizia vera alla bufala

Ormai lo abbiamo imparato: il meccanismo si ripete. Si parte da un dato di verità e lo si piega per confezionare ad arte una fake news.

Lo scorso 31 agosto un brevetto simile a quello citato da Database Italia è effettivamente stato approvato. Ma a depositarlo è stata non Pfizer, bensì la società Ehrlich & Fenster.

Il brevetto, poi, riguarda sì il monitoraggio anonimo dei vaccinati. Ma non c’è alcunché da inoculare né un chip da nascondere sottopelle: solo una periferica elettronica da portare con sé. E nemmeno c’entrano le “microonde” citate nell’articolo.

Si gioca ancora una volta sull’inclinazione dei lettori a credere vere (e magari a diffondere) notizie sensazionalistiche, piuttosto che prendersi la briga di verificarne la veridicità.

Le iniziative di sensibilizzazione

Per fortuna, come dicevamo, assieme alle fake news che tentano di destabilizzare i cittadini su tutto ciò che riguarda la pandemia, e in particolare la campagna vaccinale, nascono anche meritorie iniziative di segno opposto.

Tra le tante di questi ultimi giorni ne segnaliamo due: una in presenza e una virtuale.

I dibattiti al Salone del Libro

Sono in realtà diverse le iniziative al Salone del Libro di Torino, che dal 14 al 18 ottobre ha finalmente riaperto in presenza.

Il titolo del più prestigioso incontro, moderato dalla celebre pubblicitaria ed esperta di comunicazione Annamaria Testa, era “Come l’informazione dà forma al futuro. La realtà è ciò che ne sappiamo, il futuro è ciò che riusciamo a immaginare”. E ha visto dialogare la vicedirettrice di Repubblica Stefania Aloia con i direttori del Corriere della Sera, Luciano  Fontana, e de La Stampa, Massimo Giannini.

Ed è stato proprio Giannini ad attribuire una grande responsabilità ai giornali cartacei come strenui difensori dell’informazione di qualità. Il direttore de La Stampa ha detto: “Dovremo essere come sentinelle nel fiume delle news, segnalare quelle vere da quelle verosimili e dalle fake”.

I video della Regione Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna ha caricato sul proprio canale YouTube sei video realizzati dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta regionale, in collaborazione con l’Azienda sanitaria della Romagna, sede di Ravenna.

Il titolo complessivo dei video è “Non esitare, vaccinati. Domande e risposte sui vaccini anti-Covid”.

Ai quesiti rispondono le dottoresse Giulia Silvestrini e Viviana Santoro, medici del Dipartimento di Sanità Pubblica, Unità operativa Igiene e Sanità Pubblica, Ausl Romagna, Ravenna.

I video durano tre-quattro minuti e hanno un linguaggio accessibile a chiunque.

E soprattutto, verrebbe da aggiungere, a differenza delle bufale si basano su dati certi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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