fbpx
AttualitàCultura

L’Europa verso il caricatore unico per tutti i dispositivi

Arrivato il sì della Commissione mercato interno

Caricatore unico, dove eravamo rimasti?

L’iter legislativo, come vedremo, è stato piuttosto lungo. Anche perché a essere scettici non sono solo i produttori, ma anche alcune associazioni di consumatori.

Eppure, dal punto di vista burocratico, nelle scorse ore si è fatto un decisivo passo in avanti per far adottare, in tutta Europa, un caricabatterie universale. Un caricatore unico, insomma, da utilizzare per una grande quantità di dispositivi elettronici.

Il caricatore unico in questione sarà l’USB-C, quello oggi utilizzato nella maggior parte degli smartphone. E che, per intenderci, non ha più una faccia superiore differente da quella inferiore.

Vediamo prima qual è stato lo scatto in avanti sul versante legislativo. E poi ripercorriamo la lunga discussione sul caricabatterie universale, che nonostante i suoi indubbi vantaggi ha comunque una nutrita schiera di detrattori.

caricabatterie

L’Europa verso il caricatore unico

Il passo avanti è stato fatto nelle scorse ore. Quando la Commissione mercato interno e protezione dei consumatori del Parlamento Europeo si è espressa con voto quasi unanime. 43 infatti sono state le preferenze favorevoli, e solo 2 quelle contrarie.

L’argomento era appunto l’adozione, all’interno dell’Unione Europea, dell’USB-C come caricatore unico.

Gli apparecchi coinvolti

Il caricabatterie universale non riguarderà solo gli smartphone. Ma anche tablet, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi e altoparlanti portatili. Restano per ora esclusi dispositivi di dimensioni troppo ridotte per poter ospitare la porta USB-C, come alcuni smartwatch.

I prossimi passaggi

A questo punto toccherà al Parlamento approvare il progetto, in una sessione plenaria prevista nel mese di maggio.

Poi, perché la normativa diventi effettiva, ci saranno i colloqui degli eurodeputati con i governi dei vari Paesi dell’Ue.

È quindi probabile che prima dell’estate in Europa si adotterà uno standard unico di ricarica.

In un futuro prossimo, poi, c’è la ricarica wireless. Per la quale il relatore della Commissione, il laburista maltese Alex Agius Saliba, ha fissato una data ambiziosa. Ha detto Saliba: “Proponiamo un intervento politico globale, basato sulla proposta della Commissione, chiedendo l’interoperabilità delle tecnologie di ricarica wireless entro il 2026 e migliorando l’informazione fornita ai consumatori con etichette dedicate.”

I vantaggi ambientali del caricatore unico

È del tutto evidente quale sarebbe il vantaggio di un caricabatterie universale. A parte quello, nemmeno troppo trascurabile, di non perdere più tempo nel cercare (spesso senza successo) quello specifico caricatore per quello specifico device, smarrito in chissà quale cassetto o borsa.

Ma è l’ambiente, va da sé, che soprattutto gioverebbe di un caricabatterie universale. Molti apparecchi infatti sarebbero venduti senza il caricatore, e la diminuzione in termini di rifiuti tecnologici sarebbe sensibile. Impressiona pensare che ogni giorno, a livello globale, gettiamo nella spazzatura qualcosa come 78 milioni di batterie.

È sempre Alex Agius Saliba a confermarlo: “Con mezzo miliardo di caricabatterie per dispositivi portati spediti in Europa ogni anno, che generano da 11.000 a 13.000 tonnellate di rifiuti elettronici, un unico caricabatterie per telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni sarebbe un vantaggio per tutti. Aiuterà l’ambiente, contribuirà al riutilizzo di vecchie elettroniche, farà risparmiare denaro e ridurrà costi e inutili disagi per imprese e consumatori.”

L’iter legislativo

La proposta legislativa per lo standard unico di ricarica è stata avanzata dalla Commissione Europea il 23 settembre del 2021.

La proposta prevede non solo il passaggio a un caricabatterie unico. Ma anche l’armonizzazione della tecnologia di ricarica rapida e l’introduzione di informazioni più precise ai consumatori per quanto riguarda le prestazioni di ricarica di ogni specifico dispositivo.

Oltre, naturalmente, a una vendita separata di caricabatterie e dispositivi elettronici, per ridurre drasticamente l’impatto ambientale.

Amazon Basics Cavo USB-C a USB-C 2.0 per Computer portatile,...
  • Connette dispositivi dotati di USB Type-C (MacBook, Chromebook Pixel, Galaxy Note 7, ecc.) con dispositivi e accessori...
  • Ideale per caricare e alimentare dispositivi dotati di porta USB Type-C, ma anche per sincronizzare dati, foto e musica
  • Design reversibile: possibilità di inserire facilmente il connettore in qualsiasi dispositivo dotato di porta Type-C...

Oppositori e scettici

Ma da subito questa proposta ha attirato a sé critiche. Intanto, com’era prevedibile, da parte delle aziende costruttrici. Per Apple, ad esempio, il caricabatterie universale limiterebbe la libertà dei consumatori e “soffocherebbe l’invenzione”.

Più curioso il parziale scetticismo di alcune associazioni di consumatori. In un precedente articolo vi avevamo riportato i dubbi espressi da Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo. Gabriele aveva affermato che “si tratta tuttavia di un vantaggio solo apparente, perché i produttori di telefonini potrebbero rifarsi dei minori guadagni derivanti dalla decisione dell’Ue aumentando i prezzi al dettaglio dei propri prodotti e rivalendosi quindi sui consumatori. Non a caso, contro il caricabatterie universale la prima società ad attivarsi è stata Apple, con un apposito studio secondo il quale la misura determinerebbe un aggravio dei costi per i consumatori stimato in 1,5 miliardi di euro”.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button