L’idea di Pizzadagiù nasce da Daniele Pugliese, Simone Petrella e Alessio Strazzullo, autori del popolare collettivo Casa Surace. Alla base c’è un’esigenza, nel titolo c’è invece un’irresistibile citazione. In barba al concetto evergreen del “pacco da giù”, Casa Surace propone oggi una ricetta, una visione, un concetto: portare la pizza napoletana anche a chi, come i Daniele, Simone e Alessio, vivono a più di 800km da Napoli.
“La ricetta interpreta la cultura alimentare del Sud improntata alla convivialità
e alla condivisione dei sapori di casa” si legge nella nota stampa di lancio della pizza. E per lancio, a scanso di equivoci, non si intende certo la pratica del lanciare fisicamente la pizza.
Casa Surace ci svela la ricetta della Pizzadagiù
Il primo ingrediente è il ragù. “Per noi il ragù significa proprio Sud”, spiegano gli autori. “Le nostre case la domenica mattina profumavano di ragù, preparato con amore e maestria dalle nostre madri, nonne e bisnonne”. Del resto il ragù è ingrediente immancabile di un pranzo del Sud.
Il secondo non è un ingrediente, ma un vero e proprio stile di vita: il fritto. L’arte del fritto è un caposaldo della cultura alimentare del Sud e la pizza fritta è uno dei prodotti più amati di questa cultura. Terzo ingrediente è invece il caciocavallo, che “non è solo buono, ma sa di storia, di tradizione, di paese dal primo all’ultimo morso”. A guarnire tutto non possono mancare “dueddue” foglie di basilico, che completano alla perfezione la ricetta.
Sui canali social di Casa Surace sono disponibili anche dei deliziosi tutorial per realizzare una Pizzadagiù a regola d’arte.
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