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#celebstories: Lucio Dalla

Inauguriamo oggi questa nostra nuova rubrica con una serie di racconti ed aneddoti legati al nostro mondo lavorativo. Per più di venti anni abbiamo ritratto le cosiddette “celebrities” per tutte le maggiori testate italiane (e non).
Ogni volta una nuova sfida, ricca di emozioni e, a volte, frustrazioni.

Ma il segreto di un buon ritrattista è riuscire sempre a trasformare le difficoltà in opportunità, per cercare di mostrare un lato diverso ed estremamente personale del soggetto.

Lucio Dalla

Quando abbiamo lavorato con Lucio Dalla eravamo coscienti che il tempo che avremmo avuto non sarebbe stato lunghissimo. Mai però ci saremmo aspettati che durasse solo una manciata di minuti.

#celebstoriesQuando si è presentato sul set, estremamente professionale, nulla lasciava intuire che dopo pochi scatti lui stesso si sarebbe dichiarato soddisfatto con un perentorio “A posto, ce l’avete!” lasciandoci a bocca aperta.

E quando diciamo “pochi scatti” non esageriamo: basta guardare qui sopra la provinatura. Nove immagini. NOVE. Non una di più.
Sono quei momenti in cui ti chiedi “E se qualcosa è andato storto? Se non ne abbiamo neanche una a fuoco?”.

Perché il controllo di uno shooting, per quanto preparato, porta sempre con sé delle incognite. Può capitare che il soggetto si presenti senza la minima voglia di collaborare, che non si riesca ad instaurare quel minimo rapporto necessario a instillare la reciproca fiducia così come il guasto tecnico che (maledetto) è sempre in agguato.
Considerazioni a posteriori, queste, che ti fanno sempre tornare a casa con un senso di sollievo, quando realizzi che tutto è andato come doveva.

Nove scatti, dicevamo. Eppure, facciamo veramente fatica a scartarne anche solo una. Perché quando li osservi ti accorgi di quanto il suo volto fosse incredibile e la sua espressività fuori dal comune.
Per non parlare del fatto che l’emozione provata nel ritrarre Lucio Dalla, per due fotografi ritrattisti della nostra generazione, è paragonabile solamente alla gioia di una giovane promessa del calcio davanti a Cristiano Ronaldo.

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Per un semplice motivo: abbiamo avuto davanti al nostro obiettivo la persona che attraverso le sue parole e la sua musica ha fatto sognare, riflettere, innamorare e capire come l’arte sia una cosa a cui non si possa rimanere indifferenti.
Come la fotografia.

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