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Sfera Ebbasta, Samuele Bersani e l’Autotune: l’ennesima stupida polemica social

Pretendere l'intonazione da un trapper sarebbe come pretendere la schiacciata a canestro da un calciatore: non ha senso. La musica non è una gara a chi canta meglio. Anzi: la musica non è una gara affatto!

Ci risiamo. A meno di due settimane di distanza dalla polemica sulla questione Meneguzzi/J-Ax, il mondo dei critici musicali da social (anzi sarebbe meglio dire giudici, dato che raramente tra i commenti Facebook si leggono arrampicate di pensiero interessanti) ha trovato nuovo pane per i propri denti: Samuele Bersani e Sfera Ebbasta, con l’Autotune come punto di scontro. 

Pensavamo di essere nel 2023, ma evidentemente sui social persiste il medievopensiero. Proviamo a fare ordine, ricapitolando cos’è successo e analizzando nello specifico perchè questa è l’ennesima, stupida e sterile polemica social su un argomento che troppo spesso viene trattato con superficialità: la musica. Nel caso specifico i cantanti che usano l’Autotune.

Cominciamo col dire che il fenomeno della polemica social sta diventando sempre più preoccupante. Non tanto per la zuffa che ne scaturisce, quanto per la polarizzazione delle discussioni. È come se orde di persone aspettassero che un big della musica dicesse qualcosa per dare sfogo alle proprie posizioni (che altrimenti non sarebbero credibili). Samuele Bersani, in questo caso, si è trovato, anche suo malgrado, a diventare portavoce di un pensiero che probabilmente neanche condivide.

 Ma cominciamo dall’inizio.

Galeotto fu quel post Instagram: Samuele Bersani e la frecciatina a Sfera Ebbasta (e i cantanti che usano Autotune)

Settimana scorsa è diventato virale il video girato durante un concerto di Sfera Ebbasta nel quale l’Autotune smette improvvisamente di funzionare. Il risultato è che il trapper stona clamorosamente gran parte della strofa di Bang Bang

Il video fa il giro del web e arriva anche al cantautore Samuele Bersani, il quale pubblica un post su Instagram nel quale, senza citare direttamente Sfera Ebbasta, scrive:

“Mi hanno girato un video dove a uno di questi semidei contemporanei della rima “cantata” si stacca l’autotune per qualche secondo sul palco, ed è stato come vedere Icaro colare a picco. Hai voglia a sbattere ali di cera”.

Apriti cielo.

Su Facebook, dove l’hater medio della musica giovanile si annida, partono applausi per il cantautore, che diventa così bandiera della crociata contro i trapper. Ovviamente, come spesso accade, la situazione sfugge di mano, al punto che lo stesso Bersani il giorno dopo pubblica un altro post nel quale precisa: 

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“Non basterebbe tutto l’Autotune del mondo per sopperire alla mancanza di ironia che c’è in giro ultimamente. Neanche settandolo nella giusta tonalità”.

Ma il dado oramai è tratto e la guerra è iniziata. Difatti arriva anche la risposta di Sfera, che su Twitter la tocca pianissimo:

A dar manforte al trapper arriva anche uno dei rapper simbolo della old-school italiana: Frankie Hi-NRG. In un post sulla questione, pur ribadendo la stima per Samuele Bersani, questi scrive: “Se è la forma a rendere bravo l’artista allora siamo fottuti”. E poi ancora: “In questo caso c’è il rant di chi vuole vedere la forma come sostanza. Rispetto e stimo Samuele da sempre, ma non sono per niente d’accordo. E te lo dice uno che ‘rappa perché non è capace di cantare’ (vecchio adagio degli anni ‘90, promosso da persone intonate)”.

L’analisi musicale della faccenda: Sfera Ebbasta non è intonato, e allora?

Ora che abbiamo il quadro chiaro di cosa è successo, è giunto il momento di analizzare la questione. In primis, analizzando centinaia di commenti indignati sui social, abbiamo capito che il 90% di coloro che parlando di Autotune non sanno cosa questo sia realmente. Una buona percentuale, peraltro, non ha idea neanche di cosa sia davvero la trap, genere musicale che deriva dal rap.

Prendiamo quindi ad esempio alcuni commenti trovati dalla rete e analizziamoli insieme.

“I trapper come Sfera Ebbasta usano l’Autotune perchè non sanno cantare”

Il più grosso e falso clichè è quello secondo cui i trapper utilizzerebbero l’Autotune per colmare carenze di intonazione. Falso.

Nella musica trap (che è un’evoluzione del genere rap) non è richiesta l’intonazione. È un genere musicale non melodicocentrico (a differenza del pop o della musica leggera, dove la melodia vocale è il fulcro della produzione). Nella musica trap la voce umana viene volutamente effettata al massimo, con lo scopo di snaturarla e farla diventare uno strumento sintetico.

Pretendere l’intonazione da un trapper sarebbe come pretendere da un calciatore una schiacciata a canestro: non ha senso.

“Ma allora perchè tutti i trapper usano Autotune”?

Volendo proporre una risposta semplice, potremmo dire che l’Autotune sta alla musica trap come la distorsione per chitarra sta alla musica rock. È un elemento distintivo del genere.

La storia della musica rap (da cui la trap deriva) non è stata certamente scritta da grandi cantanti virtuosi. E lo stesso vale per il punk. Conoscete il termine outsider music? Ve ne avevamo già parlato qui, raccontandovi l’incredibile storia delle The Shaggs. Insomma non tutta la musica si basa sul bel canto, e una proposta musicale non si può valutare solo ed esclusivamente sull’aspetto tecnico-esecutivo, altrimenti dovremmo tutti ascoltare solo jazz e fusion.

“L’Autotune è usato solo da chi non sa cantare”

Se vi dicessimo che strumenti di pitch correction e autointonazione sono usati da quasi tutti gli artisti in studio, ci credereste? E invece è così. Plug-in di correzione vocale (come Melodyne di Celemony) sono oramai la prassi negli studi di registrazione, grandi e piccoli. La correzione vocale permette di limare piccole sbavature e imprecisioni che, anche nei cantanti più precisi al mondo, possono palesarsi di tanto in tanto. Ci avete fatto caso che dal 2000 in poi non si sente più un filo di imprecisione in quasi nessun album pop? Sono tutti diventati magicamente delle macchine da guerra? No, sono semplicemente arrivati Melodyne e Autotune che danno una mano non indifferente ai produttori e agli esecutori.

La grossa differenza tra l’utilizzo di Autotune nel mondo trap e correzione vocale nel pop è che nella trap il software è usato come effetto: è enfatizzato con lo scopo di snaturare la voce. Nel mondo pop è invece impostato in modo chirurgico, solitamente in post (quindi dopo la registrazione, per correggere le sbavature), ed è settato per risultare quasi impercettibile: l’ascoltatore non deve accorgersi della manipolazione. Nel mondo trap è esattamente l’opposto: la voce deve risultare sintetica.

Due esempi lampanti in tal senso sono Believe di Cher, primo brano della storia in cui Autotune di Antares venne stato usato come effetto e non come correzione, e la sempiterna Blue degli Eiffel 65. Per approfondire l’argomento vi raccomandiamo la lettura del nostro articolo: AutoTune: storia di un effetto troppo spesso frainteso.

“Ma così sono capace anche io a cantare”

Chissà perchè chi scrive commenti di questo tipo non ci prova sul serio a fare un brano con Autotune. Saremmo davvero curiosi di valutarne i risultati.

“Questi trapper sono un brutto esempio per i giovani e non hanno contenuti”

I genitori degli anni ’50 dicevano la stessa ai propri figli che ascoltavano Elvis. Quelli degli anni ’70, cresciuti con Elvis, lo dicevano dei Sex Pistols. Insomma, ogni generazione crede sempre di avere più contenuti di quella successiva. Fabrizio De Andrè diceva: “non è vero che i giovani non hanno ideali, è solo che noi siamo troppo affezionati ai nostri per vederli”.

La trap non parla agli over 40. A dirla tutta la trap non parla neanche come parlano gli over 40, che siamo sicuri neanche la ascoltino, nonostante siano sempre pronti a giudicarla. Peraltro la questione dei contenuti neanche si pone. Ricchi x Sempre di Sfera Ebbasta è, a nostro modestissimo avviso, una delle canzoni più sincere e meglio scritte degli ultimi anni. E lo è per testo, contenuto e racconto.

Vale la pena anche di citare un altro brano di Sfera Ebbasta. Si tratta di Tran Tran, che chiude l’album Rockstar. Nel pezzo in questione, uscito ben 5 anni fa, il trapper cantava quasi profeticamente:

“Non puoi parlare dei miei contenuti, fra’, non hai l’età
Che barba, che noia, che cantilena
Lo so, ti hanno detto non canto bene
Però ti ho già detto: ‘Non me ne frega”

Facebook, e i social network, hanno creato questa enorme bolla polarizzante, in cui la discussione lascia spazio al tifo da stadio e la critica troppo spesso di fonde col giudizio. Orde di persone che non ascoltano Sfera Ebbasta, e non sanno cosa sia l’Autotune, sono pronte a giudicarne la proposta musicale. Fiumi di utenti che ogni giorno contribuiscono ad ammazzare il livello del dibattito culturale sulla musica in Italia. Forse basterebbe ascoltare di più e parlare di meno.

Andrebbe inoltre ricordato che la musica non è una gara a chi canta meglio. Anzi: la musica non è una gara affatto!

No, il problema della musica oggi non è la trap o l’Autotune, ma sono i presunti critici sui social.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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