Il 5G è uno dei mostri cattivi che affligge l’umanità, o almeno così pare secondo gli amanti delle teorie del complotto. Nell’ultimo periodo è stato anche collegato al diffondersi del coronavirus, palese bufala sbugiardata dalla comunità scientifica. Dal Regno Unito arriva però un metodo ultra certificato, confermato al 100% dall’Università di Gabicce Mare, per bloccare le dannose radiazioni: una chiavetta USB anti 5G.
Blocchiamo il 5G con la forza dell’USB
“Una chiavetta per domarlo, una chiavetta per trovarlo, una chiavetta per ghermirlo e nel buio incatenarlo”. Così recita un’antica poesia contro il 5G, secondo fonti attendibili (?).
C’è del genio dietro una recente truffa ad opera di ignoti cittadini del Regno Unito. Facendo leva sull’ingenuità della gente, qualcuno ha spacciato una semplice chiavetta USB per un dispositivo anti 5G. La chiavetta proteggerebbe dalle onde nocive che causano indebolimento del sistema immunitario, proliferare di virus e misteriose morie di uccelli. O almeno, questo è ciò che affermano nel pubblicizzarla.
Questo fantasmagorico accessorio si chiama 5GBioShield (scudo biologico contro il 5G). I creatori affermano che funzioni con un meccaniscmo di “oscillazione quantistica” che riesce a “bilanciare e ri-armonizzare tutte le fastidiose frequenze che derivano dalla foschia elettronica indotta da dispositivi elettronici come laptop, smartphone ecc”.
L’analisi del portentoso marchingegno
La BBC ha pensato bene di analizzare il prodotto, eguendo il “teardown”. Chi ha messo in vendita l’oggetto, afferma che sia sufficiente indossarlo o collocarlo vicino ad uno smartphone per attivare le sue proprietà. Come? Grazie al “catalizzatore olografico composto da nano-strati”, ovviamente.
All’apertura ed analisi della chiavetta, nessuna sorpresa: si tratta di una banalissima penna USB acquistabile ovunque a pochi euro, con sopra un adesivo ed un led. Il problema è che il dispositivo è stato messo in vendita al prezzo di circa 283£.
Da poche ore, la vendita dell’oggetto anti 5G è stata bloccata dalle autorità di difesa dei consumatori. Tuttavia alcuni utenti che hanno fatto “in tempo” ad acquistarlo, hanno affermato di aver riscontrato dei miglioramenti nella propria salute, di aver dormito meglio e sognato di più. Cosa non fa un effetto placebo.