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Un chip minuscolo per il primo “dente smart”

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Gli ingegneri di Silicon Labs stanno affrontando una sfida complicata: realizzare un chip tanto piccolo da stare comodo su un dente, per renderlo smart. L’obiettivo è analizzare la saliva dell’individuo con l’impianto per cogliere in anticipo i primi segnali di malattie o patologie di diversa natura, per poi connettersi tramite Bluetooth allo smartphone – e in questo modo a internet. E non si tratta di un esperimento teorico: l’azienda si sta preparando alla produzione di massa.

Chip in miniatura per il primo “dente smart”

I produttori di dispositivi indossabili si trovano costantemente di fronte alla sfida di miniaturizzare la tecnologia. La riduzione delle dimensioni è importante per migliorare la vestibilità, tuttavia, solitamente a scapito della durata della batteria. Lo vediamo negli smart watch, ultimamente sempre più negli occhiali smart e visori.

Tuttavia, Silicon Labs ha sviluppato un nuovo chipset chiamato xG27, che è abbastanza piccolo ed efficiente dal punto di vista energetico da generare idee innovative nello spazio della tecnologia medica, come un lettore di saliva montato su un dente.

Tecnologia grande come una punta di matita

La famiglia di SoC xG27 è composta da due versioni: BG27 e MG27, entrambi costruiti attorno al processore ARM Cortex M33. Mentre il BG27 si concentra sul Bluetooth, l’MG27 supporta Zigbee e altri protocolli. Le dimensioni dei chip xG27 variano da 2 mm quadrati a 5 mm quadrati, ovvero approssimativamente dalla larghezza della punta di una matita n. 2 (HB) alla larghezza della matita stessa.

Nonostante non sia il chip Bluetooth più piccolo al mondo, il portavoce di Silicon Labs ha affermato che la differenza di dimensioni è solo di “frazioni di millimetro”. Non è un record forse, ma è quasi pronto alla commercializzazione.

Pronto al commercio

Il BG27 viene attualmente utilizzato per lo sviluppo di un prodotto reale, un sensore indossabile montato su un dente chiamato “sensore diagnostico salivare”, prodotto da Lura Health, un produttore di dispositivi medici. Il sensore, abbastanza piccolo da poter essere incollato a un molare o posizionato all’interno di un “fermo intelligente”, consente di monitorare continuamente la saliva di un paziente. E potrebbe potenzialmente testare oltre 1.000 condizioni di salute, fornendo così una maggiore assistenza ai dentisti e ai medici.

Silicon Labs sostiene che i suoi chip possono essere utilizzati anche per patch mediche, monitor continuo del glucosio e ECG indossabili. Ciò è possibile poiché i chip possono funzionare a partire da 0,8 volt e possono passare a una “shelf mode”, che riduce il consumo di energia durante il trasporto e quando sono riposti sugli scaffali. Queste caratteristiche sono particolarmente interessanti negli ambienti clinici, dove il consumo energetico deve essere mantenuto sotto controllo.

Sebbene non sia la prima volta che un’azienda lancia questo tipo di tecnologia sanitaria futuristica, Lura Health ha appena completato gli studi clinici per il sensore con UConn Orthodontics. E si prepara a sottoporsi al processo di regolamentazione della FDA. Se tutto va bene, il prodotto potrebbe arrivare sul mercato tra 12-18 mesi.

Un indossabile che forse non avrà l’appeal di un Apple Watch, ma che potrà tenerci in salute. Stando dentro la nostra bocca.

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