Jim Farley, CEO di Ford, avverte che la rapida crescita dei produttori cinesi di veicoli elettrici rappresenta una seria minaccia per le case automobilistiche tradizionali.
Durante un’intervista al Wall Street Journal, Farley ha sottolineato come le aziende cinesi stiano conquistando mercati globali grazie a innovazioni tecnologiche e costi ridotti. Questo sviluppo impone ai giganti dell’industria automobilistica una necessità urgente di adattamento.
I produttori di veicoli elettrici cinesi avanzano rapidamente
Negli ultimi anni, la Cina è passata da essere un grande importatore di automobili a un esportatore di successo. I produttori cinesi di veicoli elettrici (EV) stanno conquistando quote di mercato sia a livello interno sia all’estero, con una forte espansione in regioni come Europa, Asia e America Latina. Basti pensare che nel solo 2022 la Cina ha esportato un numero di auto quasi pari a quelle importate, una chiara indicazione del suo crescente dominio. Secondo Farley, questa espansione rappresenta una “minaccia esistenziale” per aziende occidentali come Ford.
Il successo cinese è alimentato da vari fattori. La mancanza di burocrazia per le start-up nel settore automobilistico ha permesso ai produttori locali di sperimentare rapidamente nuove tecnologie, come intelligenza artificiale e sistemi avanzati di guida. Inoltre, il concetto di parità di potere d’acquisto (PPP) gioca un ruolo cruciale: il basso costo della manodopera in Cina consente di produrre veicoli a prezzi nettamente inferiori rispetto a quelli di altri paesi. Le auto cinesi, quindi, risultano più accessibili sul mercato globale.
Per questo, e per tanti altri motivi, il governo cinese ha contribuito in modo determinante alla crescita del settore. Basti pensare che negli ultimi 15 anni Pechino ha investito oltre 230 miliardi di dollari in sussidi per i produttori di veicoli elettrici. Un supporto che ha permesso alle aziende di mantenere prezzi bassi e di competere con i produttori occidentali, che devono invece affrontare costi maggiori e normative più stringenti. Inoltre, la Cina ha acquisito i diritti per l’estrazione di terre rare e litio, risorse essenziali per le batterie dei veicoli elettrici, garantendosi così una fornitura stabile di materiali critici.
A ciò si aggiungono le difficoltà per i produttori occidentali
Le case automobilistiche occidentali, come Ford, faticano a tenere il passo. I produttori tradizionali affrontano costi di produzione più elevati, sia a causa di salari più alti sia per le normative ambientali e di sicurezza più rigide.
Anche la scarsa infrastruttura di ricarica nei paesi occidentali, specialmente negli Stati Uniti, rappresenta un ulteriore ostacolo alla diffusione dei veicoli elettrici. Farley, sempre sulle pagine del Wall Street Journal, ha evidenziato come i produttori statunitensi e europei dovranno emulare alcune delle strategie cinesi per restare competitivi.
Nonostante i veicoli elettrici cinesi abbiano ancora difficoltà a penetrare in mercati come quello statunitense, a causa di tariffe e pregiudizi più o meno fondati sulla qualità, il loro impatto globale è innegabile. La Cina, con il suo mix di innovazione, supporto governativo e vantaggi economici, rappresenta una sfida concreta per i giganti dell’industria automobilistica occidentale.
Secondo Farley, il settore dovrà adattarsi velocemente per fronteggiare quella che considera la “più grande minaccia” per il mercato automotive.
- SUONO RICCO E AVVOLGENTE: goditi un’esperienza audio migliorata con voci più nitide e bassi più profondi per...
- MUSICA E PODCAST: ascolta musica, audiolibri e podcast da Amazon Music, Audible, Apple Music, Spotify e molto altro,...
- FELICE DI AIUTARTI: chiedi ad Alexa le previsioni del tempo, di impostare dei timer, di rispondere alle tue domande o...
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API