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Yattaman: tra animali robot e le disavventure del Trio Drombo

Due giovani ragazzi, tanti robot a forma di animali e l'esilarante Trio Drombo sono i protagonisti di questo anime degli anni '80!

La nuova avventura negli anime degli anni ’80 inizia al grido di ‘Yatta Yattaman!’, motto di battaglia dei protagonisti di questa storia che arriva in Italia nel 1983 ma che nasce in Giappone nel 1977 dalla piccola casa di produzione Tatsunoko, fondata dal pioniere degli anime moderni Tatsuo Yoshida. Ma chi è Yattaman e cosa accade in questo anime di oltre 100 episodi?

Yattaman: la trama

Il Trio Drombo e la missione del Dottor Dokrobei

Il primo episodio di Yattaman presenta subito tutti i protagonisti di questo anime. Ci troviamo così di fronte a due schieramenti ben distinti, che potremo banalmente definire ‘i cattivi e i buoni’. Da una parte troviamo il Trio Drombo, composto da Miss Dronio, Boyakki e Tonzula. Si tratta di tre ladri al servizio del Dottor Dokrobei, un misterioso personaggio che non si palesa di persona ma dà gli ordini attraverso una registrazione. Si definisce il Re dei Ladri e ha come simbolo un buffo teschio rosso. Nel primo episodio viene svelata, proprio dalla voce misteriosa del capo della banda, qual è la missione: i tre dovranno ritrovare tre dei quattro frammenti della pietra Dokrostone. Uno è già in possesso del Dottore e, riunita alle altre tre, creerà un favoloso tesoro: il Filone d’oro che viene citato anche nella sigla dell’anime. Con l’ambizione di diventare ricchi e assolvere il compito di Dokrobei, i tre esilaranti personaggi si mettono subito all’opera. Non hanno però fatto i conti con lo schieramento dei buoni.

La squadra Yatta e l’incontro col Trio Drombo

Nella cantina di un negozio di giocattoli, Ganchan e Janet (sua assistente e fidanzata) sono alle prese con la creazione di un robot. Lui è un appassionato di giocattoli, mestiere svolto dal padre. Viene così alla luce un cane robot gigante che servirà a contrastare le ingiustizie e la criminalità. “Si chiama Yattacan!” rivela Ganchan, che poi annuncia “Io invece sono Yattaman e da oggi combatterò contro il male!”. Janet, allora, si nomina “Yatta 2”. La squadra è così pronta a contrastare i criminali che, ovviamente, sono proprio i tre scagnozzi del Dottor Drokobei. Yattaman però non sa che anche loro costruiscono robot per ottenere i propri scopi. A scoprirlo è il loro piccolo aiutante, Robbie Robbie, un robottino a forma di dado che si imbatte nei tre e scopre il loro nascondiglio e i loro piani. La squadra Yattaman si mette allora all’opera e riesce a fermare il primo colpo della banda nella banca di New York dove, secondo il Dottore, dovrebbe essere nascosto uno dei frammenti della pietra (ma così non è).

Scontri, robot e ripetute sconfitte

Arriva dunque il primo fallimento per il Trio Drombo, che oltre alla cocente sconfitta sono costretti a subire anche la punizione del Dottor Drokobei. Mentre tornano alla base con un tandem, il loro capo infatti li punisce fisicamente (ma sempre senza mostrarsi!). Una tiritera che si ripete in ogni puntata, visto che ogni missione si risolverà sempre allo stesso modo: con la sconfitta dell’esilarante trio per mano degli Yattaman. I combattimenti tra le due parti si svolgono in due modalità: sia il Trio che gli Yatta schierano dei robot da loro creati. I due fratelli sfoggiano robot a forma di animale (i più famosi sono Yatta-Can e Yatta-King, ma nel corso della storia schiereranno anche robot a forma di pellicano, elefante, pesce, panda…); il Trio Drombo sarà invece costretto a costruire robot di volta in volta nuovi ma sempre sconfitti. L’altra modalità di scontro tra le due parti è quello corpo a corpo. In tale caso Ganchan usa come arma principale una Kendama, Janet ha un bastone telescopico. Entrambe le armi possono scatenare scosse elettriche.

Il finale

La ricerca dei frammenti della pietra Dokrostone va avanti per decine di episodi e si conclude al 108esimo, quando finalmente il Trio riesce nella missione. Tutti i frammenti sono stati ritrovati e qui arriva un’incredibile rivelazione: il Dottor Dokrobei, finora rimasto solo una voce, svela la sua reale identità. È un alieno e le pietre sono parti del suo corpo che doveva ritrovare e radunare per poter finalmente ritornare sul suo pianeta. Il filone d’oro, il grande tesoro che il Trio ha cercato per oltre 100 episodi, è dunque soltanto un’invenzione. Ottenuto il suo scopo, il Dottore lascia tutti e torna sul suo pianeta mentre i suoi scagnozzi, basiti da quanto accaduto, decidono di dividersi. La scena finale li vede separarsi su una strada che si divide in tre parti ma che poi si riunisce dopo pochi secondi di cammino. E gli Yattaman? La squadra, come svela il narratore, continuerà a vigilare sulla terra e combattere la criminalità.

Yattaman: curiosità

Time Bokan e lo scambio di ruoli

Yattaman è la seconda serie (considerata anche la più famosa) appartenente al filone delle Time Bokan. Sono così definite le serie ad opera degli studi di animazione giapponesi della Tatsunoko che, come suggeriscono l’appellativo, hanno alla base il tema della macchina del tempo. Peccato che qui tale aspetto sia totalmente assente (i robot si spostano anche nello spazio ma non viaggiano nel tempo). Ciò che invece spicca e che è caratteristico del filone, è l’umorismo demenziale che invade vicende e protagonisti, in particolar modo ‘i cattivi’ della storia. Queste serie stravolgono la funzione dei cattivi e dei robot finora apparsi nei cartoni animati giapponesi. Non ci troviamo, infatti, di fronte a veri e propri malvagi, spietati e pronti a tutto per i loro fini. In Yattaman, il Trio Drombo assume il ruolo di vero protagonista e la sua simpatia – acuita dai continui fallimenti e dalle punizioni che sono ogni volta costretti a ricevere – fa sì che il pubblico empatizzi con loro ancor più che con ‘i buoni’. Tant’è che alcuni dei robot che il trio schiera nei vari episodi si ispirano a disegni fatti da fan dello show che tifavano per loro.

Remake, film, OAV

La serie anime Yattaman non si ispira, dunque, ad un manga tuttavia dà ispirazione a successivi spettacoli. Esce nel 2008 un remake della serie, da cui è stato poi tratto un film live action omonimo, diretto dal regista Takashi Miike e uscito nel 2009. La seconda delle due serie moderne dedicata agli eroi arriva nel 2015 per festeggiare il quarantesimo anniversario delle Time Bokan. Il titolo è Yoru no Yatterman, ovvero “Yattaman della notte” e vede uno stravolgimento dei ruoli: il Trio diventa infatti l’eroe che deve rimettere le cose a posto dopo che gli Yattaman si lasciano corrompere dal potere. Nel 1994 esce Time Bokan – Le macchine del tempo, un OAV che funge da crossover di alcune delle serie Time Bokan, tra cui anche Yattaman.

La sigla

Yattaman fa il suo esordio in Italia su Rete 4 nel 1983. L’omonima sigla è scritta da Riccardo Zara e cantata dai Cavalieri del Re.

Personaggi

Ganchan/Yattaman – protagonista della storia. Ha 17 anni e la passione per giocattoli e robot ereditata dal padre.
Janet/ Yatta2 – fidanzata e assistente di Ganchan.
Robbie Robbie – robottino tuttofare costruito da Ganchan e Mascotte degli Yattaman.
Il Trio Drombo è composto da:
Miss Dronio – capo della banda e aspirante attrice. Ha 26 anni e, inizialmente, gli altri due scagnozzi sono innamorati di lei, poi prenderanno una cotta per Janet. Lei, invece, ha un debole per Ganchan.
Boyakki – è il progettista e costruttore dei robot del Trio Drombo.
Tonzula – è il tuttofare del Trio, noto per la sua forza seppur molto goffo.
Dottor Dokrobei – la misteriosa voce e capo del Trio che si definisce “il re dei ladri”. Si scoprirà essere un alieno.

Pronti a tuffarvi in altri anime degli anni ’80? Abbiamo fatto un tuffo nella preistoria con Ryu il ragazzo delle caverne, poi nella storia travagliata di Lady Oscar, tra Sorgenti Maledette con Ranma 1/2, tra i mille pasticci di Doraemon e Nobita. Siamo andati in un futuro distopico con Conan,  e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e Benji, Lotti e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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