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Concorde: nascita, morte e nuovi prospettive sugli aerei supersonici

21 gennaio 1976: l'aereo da trasporto Concorde entra ufficialmente in servizio. A 43 anni di distanza, riscopriamo il mito del velivolo supersonico.

Tutti voi avrete sentito parlare del Concorde, del fatto che fosse l’aereo passeggeri più veloce di sempre e di come questo grandioso progetto sia finito in rovina dopo un tragico incidente. In verità sono molteplici le ragioni del fallimento di questa maestosa opera di ingegneria e la disgrazia appena citata è stata solo l’incipit del declino del Concorde.

Ricordiamo oggi, 21 gennaio, il giorno in cui entrò ufficialmente in servizio il primo aereo passeggeri supersonico e di come per più di vent’anni sia stato quello che oggi potrebbe essere l’equivalente dell’Hyperloop proposto da Elon Musk. Il desiderio e la fantasia di viaggiare in modo veloce e futuristico ha sempre affascinato molti e negli anni ’70 questa possibilità era più intrigante che mai.

Concorde: lo scenario

Erano gli anni ’60 quando alcune nazioni decisero di concentrarsi su un grandioso ed innovativo progetto: lo sviluppo di un aereo supersonico in grado di trasportare passeggeri molto più velocemente ed in qualsiasi parte del mondo. Un obiettivo difficile ma fattibile, molto costoso e impegnativo fin dai principi della progettazione. Gli oneri economici furono talmente alti che alla fine solo Francia e Gran Bretagna fecero un’accordo statale per lo sviluppo del Concorde, gli Stati Uniti lo ritennero anti economico fin da subito nonostante l’iniziale interesse. Forse gli U.S.A. non avevano tutti i torti: il budget per la costruzione fu sforato di ben sei volte, rispetto alle previsioni iniziali.

Successivamente anche molte compagnie aeree, originariamente interessate al mezzo, si tirarono indietro lasciando spazio solo ad Air France e British Airways per quando riguarda l’acquisto del Concorde; dei settanta ordini iniziali soltanto venti ne furono prodotti. Il primo prototipo iniziò ad essere costruito nel 1965 per poi essere testato completamente e reso operativo nel 1974.

Il 21 dicembre 1976 il Concorde entrò ufficialmente in servizio coprendo le tratte Parigi – Dakar – Rio de Janeiro, Londra – Bahrain e, dopo circa un anno, anche New York. I biglietti non erano economici ma i ricchi imprenditori dell’epoca potevano attraversare l’oceano in tre ore e mezza, metà del tempo che occorreva ad un volo di linea tradizionale.

Il Concorde poteva infatti raggiungere e superare la velocità del suono fino a mach 2 (corrispondente a più di 2000 Km/h) superando perfino la velocità di rotazione della Terra intorno al proprio asse, corrispondente a circa 1700 Km/h. Questo significa che il Concorde poteva “arrivare prima di partire” rincorrendo e superando la linea del tramonto viaggiando verso ovest.

Un progetto da record

Ovviamente costruire una macchina del genere ha movimentato tecnici, ingegneri e patrimoni in grande quantità. La progettazione del Concorde ha richiesto innovazioni e progetti dedicati per far volare questo aereo più veloce del suono in sicurezza e con un comfort adeguato a tutti e cento i passeggeri. Basti pensare che una volta superata la velocità del suono alcune leggi fisiche che governano l’aerodinamica ed il comportamento dell’aereo risultano addirittura opposte rispetto al regime subsonico (situazione in cui si rimane a velocità inferiori a quella del suono).

I progettisti hanno dovuto quindi spremersi le meningi e adeguare forma del velivolo, motori, ali e tante altre componenti per far funzionare il tutto in questo tipo di situazione. Ogni minimo particolare è stato studiato ad hoc e l’immensa quantità di elementi innovativi e complessi è stata una delle ragioni del fallimento del progetto; di questo particolare parleremo in seguito.

Senza entrare nei dettagli tecnici, il Concorde era un velivolo non esageratamente grande nelle dimensioni e con una forma alare a delta, tipica degli aerei militari. Questo perché appunto la forma in questione è quella più adatta a supportare le alte velocità: l’altezza di crociera era molto più elevata (oltre 18.000 metri) rispetto agli aerei di linea ordinari e ciò permetteva al Concorde di godere di un basso attrito aerodinamico, vista la rarefazione dell’aria; in altri termini, a quote maggiori è più facile attraversare l’aria visto la sua minore densità. Tale vantaggio andava compensato con l’utilizzo di motori estremamente potenti, che servivano ovviamente a mantenere le alte velocità. Più potenza significava ovviamente più consumo di carburante: il Concorde consumava veramente tantissimo.

Durante il rullaggio, lo spostamento dell’aeromobile dal parcheggio alla pista, un’odierno aereo di linea non consuma più di 300 Kg di carburante. Il Concorde, i cui motori erano oltre che potentissimi ottimizzati per le alte velocità, durante questo tragitto consumava oltre 2 tonnellate di carburante; uno sproposito che contribuiva per quasi la metà al prezzo del biglietto.

Un aereo particolare insomma, costoso e da record. Pensate che nell’agosto del 1995 un esemplare del Concorde riuscì a circumnavigare il globo, interrotto da sei scali, in sole 31 ore, 27 minuti e 49 secondi; questo record è ancora imbattuto. Sembrava tutto molto bello ma la fine del Concorde era vicina.

Il volo Air France 4590

Il 25 luglio 2000 alle ore 14:44:31 un Concorde dell’Air France precipitò causando la morte di tutti e cento i passeggeri ed i nove membri dell’equipaggio.

Un tragico evento con moltissime vittime, dovuto – secondo le ricostruzioni – ad un pezzo di metallo perso durante l’atterraggio di un precedente aereo sulla stessa pista. Questo oggetto avrebbe danneggiato una gomma del Concorde che rompendosi avrebbe tranciato alcuni cavi elettrici e danneggiato il serbatoio del carburante innescando un grande incendio.

[14:43:13,09] Torre di controllo:

«Concorde zéro … quarante-cinq quatre-vingt-dix vous avez des flammes (unclear) vous avez des flammes derrière vous»
[Concorde zero … 4590, avete fiamme (incomprensibile) avete fiamme dietro di voi]

Di li a poco l’aereo, ormai decollato, si sarebbe schiantato su un albergo nei pressi dell’aeroporto provocando la morte di altre sei persone a terra. Una fatalità che ha segnato l’inizio della fine di questo supersonico progetto. Le ricostruzioni hanno confermato che la colpa dell’incidente è stata dal rottame presente sulla pista ed immediatamente sono state apportate correzioni progettuali per rendere più sicuro l’aereo contro eventuali scenari simili a quello dell’incidente.

Nonostante la tragedia, il Concorde rimane statisticamente il vettore di trasporto passeggeri più sicuro del mondo. Sembrerà strano ma, considerando la distanza percorsa da tutti i Concorde prodotti ed il numero di vittime, questo aereo è risultato il più sicuro.

La fiducia dopo le indagini non si è abbassata così tanto a causa dell’incidente; la fine del Concorde è arrivata per altri motivi. L’attentato alle Torri Gemelle l’11 settembre 2001 ha tragicamente compromesso la fiducia negli spostamenti aerei e gli aumenti del costo del carburante hanno decretato il 10 aprile 2003 il ritiro ufficiale del Concorde da parte delle compagnie di bandiera di Francia e Gran Bretagna entro la fine dell’anno. Anche i costi di manutenzione hanno contribuito significativamente: per ogni ora di volo del Concorde occorrevano venti ore di manutenzione a terra, circa dieci volte in più rispetto ad un aereo di linea ordinario.

Il futuro del trasporto supersonico

Verso la metà degli anni 50 il trasporto supersonico era considerato un grande traguardo, simbolo di prestigio e superiorità tecnologica. Per molti anni l’applicazione in campo civile ha permesso al Concorde di essere la punta di diamante di questo trend e fino al suo ritiro.

Oggi gli obiettivi sono diversi anche se simili sotto alcuni punti di vista: visioni rivoluzionari come le attuali idee di Elon Musk sono paragonabili al concetto di volo supersonico negli anni 50. Tuttavia questo tipo di trasporto è oggi ampiamente surclassato da fattori come la comodità dei passeggeri, l’efficienza e l’inquinamento dei motori.

Oggi il futuro è delineato da tecnologie rivoluzionarie come lo sfruttare il “vento ionico” al posto della propulsione tradizionale o velivoli completamente elettrici, come quello in testa ad Elon Musk.

Il Concorde rimane comunque un esempio eccezionale di quanto l’essere umano sia capace e geniale e di come progetti del genere, anche se fallimentari dal punto di vista economico, possano rappresentare una rampa di lancio per il futuro.

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Federico Marino

Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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