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La pandemia aumenta le richieste di consulenze psicologiche

Un'indagine di ProntoPro rivela che gli Italiani soffrono sempre di più di ansia e panico

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si celebra oggi, l’Osservatorio di ProntoPro ha effettuato un’accurata indagine sul benessere mentale degli Italiani. In particolare, lo studio si è concentrato sui servizi richiesti dagli utenti, soprattutto dopo un periodo difficile come quello della pandemia. Non a caso, a Settembre si è registrato un aumento di richieste di consulenza psicologica del 40% rispetto all’estate. E questo non è il solo dato che ci fa riflettere. Ben il 20% di queste consulenze, infatti, è stato richiesto da giovani di età compresa fra i 18 e i 25 anni. Una percentuale che può preoccupare, è evidente.

Consulenza psicologica: aumentano le richieste dopo la pandemia

Analizzando le richieste di professionisti sulla piattaforma di ProntoPro, lo psicologo risulta essere la figura più ricercata dagli utenti. Ben 2 Italiani su 3 hanno scelto di richiedere una consulenza psicologica per risolvere il proprio malessere. E il picco di richieste sembra essersi concentrato a Marzo, sul finire del secondo lockdown e alla vigilia delle prime fasi di riapertura. Una percentuale più ridotta, pari al 20%, ha invece deciso di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, un professionista che interviene su problematiche più conclamate quali i disturbi psicopatologici.

Ma quali sono le problematiche che hanno portato sempre più Italiani a richiedere una consulenza psicologica? Ansia, stress e attacchi di panico sembrano essere tra le cause più comuni. Ben il 23% degli utenti, infatti, sceglie di rivolgersi ad uno specialista per affrontare queste problematiche avvalendosi di un supporto ben mirato. D’altronde, quello di ProntoPro non è certo il primo studio che attesta che gli stati di ansia sono cresciuti a seguito della pandemia. Eppure, non solo la sola motivazione che porta gli Italiani in terapia. Ci sono anche i problemi relazionali e di coppia (19%), le problematiche di gestione della personalità (18%) e i disturbi depressivi (12%).

L’11% della popolazione, invece, sceglie di richiedere una consulenza psicologica perchè non sa davvero quale problema lo affligge. Infine, il superamento di un trauma, i disturbi alimentari e le dipendenze sembrano essere le motivazioni che meno delle altre portano gli Italiani dallo psicologo. Anche se la terapia sembra non essere la sola soluzione scelta dalle persone per garantire il proprio benessere mentale. Più di 1 utente su 2 sceglie lo yoga. Il motivo? Aiuta a ridurre lo stress, la depressione e gli stati d’ansia, migliora l’umore, aumenta la concentrazione e la capacità di controllare la rabbia.

Insomma, qualunque sia la motivazione, una cosa è certa: gli Italiani ci tengono al proprio benessere psicologico. E questo è un dato importante nella Giornata Mondiale della Salute Mentale.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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