L’attacco ransomware che ha sconvolto la SIAE in questi giorni? Non l’unico. Un trend purtroppo in aumento, come svelano i dati relativi a questo fenomeno, emersi dalla ricerca “THE STATE OF RANSOMWARE 2021”, svolta dagli esperti di cybersecurityu di SOPHOS.
Di seguito alcuni dei dati più significativi, che si verificano dopo aver subito queste manomissioni:
· Il costo medio per il ripristino dopo un attacco ransomware è più che raddoppiato negli ultimi 12 mesi. Tenendo conto dei tempi di inattività del business, degli ordini persi, dei costi operativi e di altri fattori, tali costi sono passati da una media di 761.106 dollari a 1,85 milioni di dollari. Ciò significa che il costo medio che un’azienda colpita da un attacco ransomware deve affrontare equivale a 10 volte il valore del pagamento del riscatto
· Il riscatto medio che viene pagato si attesta sui 170.404 dollari
· Rispetto a quanto rilevato dalla precedente edizione della ricerca, le aziende che hanno deciso di pagare il riscatto sono aumentate dal 26% al 32%, ma meno di una su dieci (l’8%), è riuscita a recuperare tutti i suoi dati.
· In Italia, il costo medio approssimativo sostenuto dalle aziende (SIAE e non solo) per rimediare ai danni provocati dall’attacco di ransomware più recente (tenendo in considerazione tempi di inattività, ore di lavoro del personale, costi associati a dispositivi e rete, perdita di opportunità, riscatto versato) a è di 0,68 milioni di dollari.
Ora c’è da chiedersi quali saranno i prossimi sviluppi della vicenda e soprattutto come le aziende cercheranno di tutelarsi da questo tipo di attacchi che stanno iniziando a diventare sempre più frequenti e dannosi sia a livello di sensibilità digitale sia a livello economico.