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Realme X2 Pro recensione: che sorpresa!

Realme X2 Pro è il secondo smartphone del brand cinese a passare tra le mie grinfie e non fa che confermare la sensazione iniziale: Realme ha tutte le carte in regola per conquistare una buona fetta di mercato. I punti forti sono quelli che avevamo già individuato qualche mese fa: tanta potenza, grande qualità costruttiva, buona fotocamera e prezzi competitivi. Mettiamo però da parte queste considerazioni generali per entrare nel dettaglio e spiegarvi cos’ha davvero da offrire Realme X2 Pro.

Realme X2 Pro recensione: la scheda tecnica

Come sempre, prima di analizzare lo smartphone, partiamo dalle sue caratteristiche tecniche.

Dimensioni: 161,0 x 75,7 x 8,7 mm
Peso: 199 g
Display: 6,5″ SuperAMOLED – 1080×2340 pixel
CPU: Qualcomm Snapdragon 855+
GPU: Adreno 640
RAM: 6/8/12 GB
Memoria: 64/128/256 GB
Rete: 4G LTE – Dual SIM
Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0, USB-C, GPS, NFC
Batteria: 4000 mAh
Fotocamera posteriore: 64 + 13 + 8 + 2 MP
Fotocamera anteriore: 16 MP
Video: 4K @ 60fps
Sistema operativo: Android 9.0 Pie con ColorOS 6.0

Design minimale e display a 90 Hz

Realme X2 Pro recensione designEsteticamente Realme X2 Pro non riserva grosse sorprese: il design è piuttosto minale, le dimensioni sono piuttosto generose, la scocca è in vetro e il profilo in alluminio opaco. Due le colorazioni: Lunar White o Neptune Blue, quella che abbiamo provato noi. Bella? Ha sicuramente il suo fascino ma iniziamo ad essere un po’ stanchi di tutti questi smartphone blu e ci auguriamo che il 2020 porti con sé qualche novità in questo campo.

Sul retro troviamo ben quattro fotocamere, leggermente sollevate rispetto al resto della scocca, il flash LED e il fastidiosamente decentrato logo di Realme.

Sui lato destro invece troviamo il tasto di accensione e spegnimento con una linea dorata al centro, ma anche lo slot per le due SIM e la microSD; a sinistra invece il bilanciere del volume, mentre in basso abbiamo il jack da 3,5 mm, l’ingresso USB-C e lo speaker.

Una piccola nota: il pulsante di accensione e quello dedicato al volume sono perfettamente simmetrici, ma questo li rende solo visivamente perfetta. Nella pratica abbiamo accumulato una serie infinita di screenshot della home a causa della continua pressione accidentale di entrambi i tasti.

Realme X2 Pro recensione displayArriviamo infine alla parte frontale di questo smartphone. Qui troviamo il display SuperAMOLED da 6,5 pollici con risoluzione Full HD+, un piccolo notch a goccia al centro e cornici piuttosto contenute. Il plus è rappresentato dalla frequenza di aggiornamento a 90 Hz, elemento che garantisce una fludiità davvero elevata.

A questo affiancate poi colori brillanti, un’ottima luminosità, la possibilità di scegliere il profilo e la temperatura colore.

L’unica pecca è l’always-on display, che purtroppo mostra solo orario, data e batteria residua. Niente notifiche quindi. Per quelle dovrete per forza sbloccare il device.

Vi segnaliamo infine che lo schermo integra il lettore d’impronte, rapido e preciso.

Telefonate impossibili

Realme X2 Pro recensione performanceSotto la scocca troviamo un hardware all’ultimo grido: processore Snapdragon 855+, 6/8/12 GB di memoria interna, GPU Adreno 640 e 64/128/256 GB di memoria interna. Insomma, tutto ciò di cui avete bisogno.

Al top anche la connettività, con tanto di NFC per i pagamenti digitali, mentre risulta ancora un po’ acerbo il software. Non tanto a livello di funzionalità – visto che c’è davvero tutto – quanto graficamente: la ColorOS infatti continua ad avere poco appeal rispetto alle UI offerte dai concorrenti.

Quello che però mi ha davvero sconcertato durante le due settimane in compagnia di Realme X2 Pro riguarda il comparto telefonico. Non perché non si senta bene o non prenda abbastanza, ma perché, nonostante bloccassi il device durante le chiamate, non c’è stata telefonata in cui non finissi per mettere in pausa, attivare l’altoparlante, inserire il muto o concludere la call. Il tutto accidentalmente. Alla fine mi sono arresa e ho iniziato ad usare le Realme Buds 2 per evitare contatti indesiderati con il display. Mi auguro sia un bug del software e che venga risolto nel prossimo futuro.

E l’autonomia? Tutto sommato nella norma: con i 90 Hz attivi arriverete a fine giornata a patto che facciate un uso medio del device. Se pensate di abusarne, forse è meglio optare per i 60 Hz per risparmiare qualcosina. In casi estremi avete comunque il Super VOOC da 50 W che rimette il device in sesto in poco più di mezz’ora.

64 megapixel per Realme X2 Pro

Realme X2 Pro recensione fotocameraIl sensore principale di questo Realme 2X Pro è da ben 64 megapixel ma questo non significa che avrete fotografie pesantissime che andranno a riempire in poche settimane lo spazio a disposizione. In realtà lo smartphone usa la tecnologia del pixel binning per unire le informazioni raccolte e produrre così output da 16 megapixel. Il risultato è davvero convincente, merito anche dell’HDR e dell’intelligenza artificiale, anche se occasionalmente entra a gamba tesa saturando eccessivamente i colori.

Non male anche le fotografie in condizioni di scarsa luminosità, mentre risultano più che soddisfacenti quelli realizzati con la grandangolare o con lo zoom 2x ottico o 5x ibrido.

Meno appaganti i selfie effettuati con la fotocamera frontale da 16 megapixel e i video in 4K che non sono particolarmente stabili.

    Realme X2 Pro recensione: acquistarlo oppure no?

    L’arrivo ufficiale sul mercato italiano ha alzato un po’ il costo dello smartphone che ora viene venduto a partire da 449,99 euro. Un prezzo decisamente interessante per un top di gamma davvero ben equipaggiato. Peccato per l’esperienza negativa con la gestione delle telefonate ma mi auguro sia un bug risolvibile con un aggiornamento o – non posso escluderlo – un problema del nostro sample.

    Realme X2 Pro

    Pro Pros Icon
    • Ottima qualità costruttiva
    • Bel display
    • Performance al top
    • Fotocamera convincente
    Contro Cons Icon
    • Qualche problema in chiamata
    • ColorOS ancora acerba

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    Erika Gherardi

    Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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