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Ford Puma 2020, l’auto più importante per il futuro dell’Ovale Blu

Cosa vi dice il nome Ford Puma?
I più attenti di voi avranno subito pensato alla coupè di fine anni ’90, basata sulla coeva Fiesta.
Ed è proprio questo il trait d’union tra la vecchia e la nuova Puma: entrambe basate sulla utilitaria di casa Ford, entrambe totalmente diverse dall’auto di partenza.
In questa nuova incarnazione, la Ford Puma diventa un B-SUV, ed è anche la prima Ford mild hybrid, la prima di ben 14 modelli che, con vari livelli di elettrificazione, arriveranno sul mercato.

La Puma è un anche modello fondamentale per la Casa americana.
Ford, infatti, sta passando un periodo difficile, fatto di vendite in calo, taglio dei posti di lavoro, in America come in Germania.
Questo nuovo crossover è il punto di svolta dei prossimi anni dell’Ovale Blu, un’auto di importanza monumentale, il cui successo potrebbe dare nuova linfa vitale alla Casa americo-tedesca, aspettando l’attessissima Mustang Mach-E, la prima Full-Electric della Casa.

Perchè Ford ha scelto questo nome?

I più tradizionalisti fra voi saranno furiosi: perchè hanno fatto diventare la piccola coupè (ancora molto amata dagli appassionati per la sua incredibile dinamica di guida) un SUV compatto da città? Sono impazziti?

Ford Puma Hatchback 3dr

Beh, in realtà questa nomenclatura ha un senso.
Infatti, la prima Puma, prodotta tra il ’97 e il 2002, faceva parte di un segmento estremamente di moda in quelperiodo, ovvero le piccole coupè compatte derivate dalle utilitarie. Opel aveva la Tigra, FIAT la barchetta (sebbene fosse spider era dello stesso segmento, basata sulla Punto prima serie), Ford la Puma.

Inoltre, la Puma era basata sulla Fiesta, esattamente come la sua omonima odierna.
Quindi quale nome sarebbe stato più adatto per un’auto basata sulla Fiesta, che attacca un segmento di moda, con una bella guida e un’estetica accattivante di Puma?
Sono certo che questa spiegazione abbia reso il tutto molto più sensato.

Ford Puma Craiova

L’unica differenza tra la nuova Puma e la sua antenatà, a parte il segmento di appartenenza, è la città di nascita.
Se ogni Puma venne prodotta a Colonia, in Germania, la nuova Puma affianca la Ecosport non solo sul mercato, ma anche sulle linee di montaggio dello stabilimento ex Daewoo di Craiova, in Romania.
Questo stabilimento, inaugurato nel 2017 e adibito alla costruzione di Ka+ e, appunto, Ecosport, accoglie la nuova Puma e con lei 1700 nuovi assunti, oltre ad un investimento di 200 milioni di euro nello stabilimento carpatico.

Estetica sportiva, a passo lungo

La Ford Fiesta è indubbiamente una delle compatte più valide sul mercato, con una bella guida, ottimi interni e dotazioni e una linea molto riuscita.
Dove pecca un po’, però, è nello spazio posteriore, per persone e bagagli.

Ford Puma copertina

La Puma si pone quindi l’obiettivo di riuscire a migliorare le mancanze della Fiesta non solo “alzando” il tetto, ma aumentando di poco dimensioni e passo.
La lunghezza passa infatti da 4,04 a 4,18 metri, con il passo che aumenta di quasi 10 cm, arrivando a 2 metri e 59.
Lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori, così, aumenta considerevolmente, come anche quello per la testa, nonostante il tetto spiovente al posteriore.

Ford Puma posteriore

Esteticamente, infatti, la Puma punta su un’estetica dinamica e molto sportiva, molto più delle sue dirette rivali (Hyundai Kona, Citroen C3 Aircross, Fiat 500X, vabbè ci siamo capiti!).
È infatti l’ultima interprete della nuova corrente di design di Ford, lo Human Centric Design, che regala grande aggressività e dinamismo all’intera auto.

Ford Puma presa d'aria

La grossa presa d’aria anteriore e i fari quasi appoggiati sul frontale infatti regalano un’aspetto molto cattivo al frontale.
Questa cattiveria va a braccetto con un tetto discendente che fa il verso ai SUV coupè di alta gamma, e con un posteriore con dei passaruota muscolosi e molto aggressivi.

Ford Puma interni

All’interno, la Puma riprende le (riuscite) forme della plancia della Fiesta, aggiungendo poche modifiche alla sorellina, tra cui il cruscotto digitale di cui parleremo tra poco.
Piacciono anche i cerchi con dimensioni da 17 fino a 19 pollici e il sottile parafango in plastica che corre lungo tutto il profilo dell’auto, aiutando a snellire molto la linea.

Parola d’ordine: versatilità

Ford Puma non punta però ad essere un’auto tutta estetica e fronzoli, anzi.
Uno dei campi in cui colpisce di più è la versatilità.
È infatti la prima B-SUV disponibile con il portellone posteriore elettrico, apribile sia dalla chiave che dal pulsante sul portellone stesso che dal sistema che rileva il movimento del piede.

Ciò a cui da accesso questo portellone, però, è ancora più d’effetto.
Il bagagliaio della Puma è infatti il leader per capacità (ben 456 litri, più di molte compatte di segmento superiore!) e per modulabilità.
Il piano di carico è infatti regolabile su più altezze, e rimuovendo il pianale si rivela il colpo di genio di questa Puma: la Megabox.

Al posto del vano per la ruota di scorta (sostituita dal kit di riparazione), infatti, nel bagagliaio del “felino” c’è una vera e propria scatola da ben 80 litri, che può avere numerosi utilizzi.
Dal classico posto dove nascondere gli oggetti più preziosi, la Megabox può aiutare a stivare oggetti alti fino a 115 cm come piante, mazze da golf (fino a due set contemporaneamente!) o qualsiasi cosa vi serva!

Ford Puma Box

Il rivestimento del fondo della Megabox, inoltre, è in gomma e permette quindi di mettere attrezzature sportive o lavorative sporche senza rovinare gli interni! E una volta tolte, se il vano dovesse essere ancora sporco, è presente un tappo sul fondo che permette di lavare la MegaBox con acqua senza problemi.

Ford Puma è la prima Mild Hybrid dell’Ovale Blu

La Puma è la prima di 14 modelli Ford che avranno un qualche livello di elettrificazione.

Ford Puma Ecoboost Hybrid

La piccola SUV è infatti disponbile solo con il 1.0 Ecoboost, pluripremiato motore 3 cilindri turbo di Ford, apprezzatissimo da addetti ai lavori e clienti.
Sulla Puma sarà disponibile sia in versione “classica“, ovvero solo a benzina con 125 CV e 170 Nm di coppia, sia nella versione più interessante, ovvero l’Ecoboost Hybrid.

Ford Puma vano motore

Insieme al noto “millino” c’è infatti un sistema BISG a 48 V con batterie agli ioni di litio.
È cioè presente un motore elettrico da ben 11,5 kW che funge da altenatore e motorino di avviamento, ed è collegato, tramite una cinghia, al motore, a cui è in grado di dare assistenza in partenza
Ma non solo: il motorino elettrico è capace di spegnere il motore sotto i 15 km/h e di riaccenderlo in 200 millisecondi, ed è adibito all’alimentazione dei sistemi di bordo quali clima, infotainment e così via.

Quando è richiesta potenza, il sistema Ecoboost Hybrid può aiutare a “colmare” il vuoto di potenza in attesa dell’entrata del turbo.
Questo sistema ha permesso a Ford di montare un turbo più grande, e di ridurre il rapporto di compressione.
Tutti questi accorgimenti aumentano il turbo lag del motore termico, che però grazie all’aiuto del motore elettrico viene quasi cancellato, permettendo quindi migliori prestazioni e consumi.
L’Ecoboost della Puma riceve inoltre il sistema di disattivazione di un cilindro mutuato dalla Fiesta ST, che in soli 20 millisecondi rende il motore un 660 cm³ 2 cilindri, in modo da risparmiare carburante.

Ford Puma cambio manuale

Il 1.0 Ecoboost Hybrid è disponibile in due livelli di potenze, 125 e  ben 155 CV, e con due trasmissioni, il classico (e ottimo) manuale a 6 marce e un nuovo automatico doppia frizione a 7 rapporti.

La Puma è la Ford più tecnologicamente avanzata, davvero!

Il pianale e le sospensioni sono derivate dall’ottima Fiesta, a cui aggiunge sospensioni ritarate e ammortizzatori più grandi, in modo da garantire rigidità e stabilità senza compromettere il comfort.
Sulla Puma, però, si aggiungono le Driving Modes, ovvero la possibilità di scegliere tra 5 modalità di guida (Normal, Eco, Sport, Slippery e Trail) che modificano la risposta di motore e cambio.

Ford Puma schermo digitale

Inoltre, ogni modalità di guida modifica il layout del quadro strumenti, completamente digitale.
La Puma è infatti la prima Ford “europea” ad essere equipaggiata con un quadro strumenti digitale da 12,3 pollici.
Anche per altre features, la Puma è l’auto tecnologicamente più avanzata della gamma Ford.

Ford Puma sedili massaggianti

È inoltre la prima B-SUV con i sedili massaggianti, e non rinuncia all’ottimo sistema di infotainment Sync 3.
Questo, oltre all’ottima interfaccia e fluidità, integra l’hotspot WiFi 4G che supporta fino a 10 dispositivi connessi, e tramite l’app Ford Pass è possibile controllare parametri come livello e temperatura olio, aprire e chiudere le portiere e anche accendere il motore da remoto.
Quest’ultima feature, utilissima in inverno, è ereditata dalle Ford americane, da anni con accensione da remoto, ed è comprensibilmente disponibile solo con il cambio automatico a 7 rapporti.

Ma quanti ADAS ha?

Non manca sulla nuova Ford Puma il Ford Co-Pilot, l’insieme dei sistemi ADAS più avanzati presenti nella galassia Ford.
Ci sono infatti ben 3 radar, 2 telecamere e 13 sensori ad ultrasuoni ad aiutare i sistemi di sicurezza.

Ford Puma Cruise control

Vengono proposti nel Co Pilot Pack da 1000 euro, infatti, il Cruise Control Adattivo con funzione Stop&Go (senza quest’ultima funzione sul cambio manuale), Lane Centring Assist e Lane Keeping Assist, che consentono una guida autonoma di Livello 2 e una guida totalmente automatizzata durante code o rallentamenti.
Inoltre, non mancano il sensore per l’angolo cieco, la telecamera per la retromarcia con apertura di 180 gradi, frenata automatica di emergenza e il Park Assist attivo.

Ford Puma Sync 3

Ci sono altri sistemi decisamente più innovativi.
Come ad esempio il Local Hazard Information, che informa il conducente di eventuali pericoli lungo la strada che sta percorrendo, grazie alla connessione internet Ford Pass e al collegamento con il sistema di navigazione HERE, a loro volta collegati con le autorità locali.
È presente anche il Post-Collision Braking, un sistema che aziona leggermente i freni dopo una prima collisione. In questo modo, la Puma è in grado di affrontare una seconda collisione a velocità più bassa, per evitare ulteriori danni agli occupanti.

Sfruttando inoltre la connessione internet e la lettura dei segnali stradali, è presente il Wrong Way Alert, che in caso si prenda una strada contromano allerta il guidatore di fermarsi e invertire la marcia.
Come se non bastasse, poi, la Puma si è distinta anche nei crash test, dove ha ottenuto 5 Stelle EuroNCAP.

Ford Puma 2020 è in concessionaria già adesso, da 22.750 euro

La Ford Puma è già in tutti i concessionari dell’Ovale Blu italiani, ed è disponibile in tre allestimenti: Titanium, Titanium X e ST-Line X, il più sportivo. Presto, inoltre, ci sarà posto anche per la lussuosa versione ST-Line X Vignale.
Il prezzo parte da 22.750 euro per il 1.0 benzina da 125 CV in versione Titanium, ed è già configurabile sul sito Ford, raggiungibile a questo link.

Ford Puma Vignale

Noi siamo davvero curiosissimi di provare la nuova Puma, che si candida ad essere il B-SUV più tecnologico del mercato, se non uno dei migliori.
Sicuramente, se dovessero essere mantenute le premesse, Ford potrebbe tirare una gran bella boccata d’aria, grazie ad un modello che si presente come davvero valido.

E voi? Che ne pensate? Vi piace la nuova Ford Puma? Siete curiosi di vederla su strada?

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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