Nell’ultimo trimestre, il Q3 2022, CPR ha rilevato che i cyberattacchi globali sono aumentati del 28% rispetto allo stesso periodo nel 2021. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Q3 2022: registrato un aumento dei cyberattacchi del 28%
Questo ultimo anno è stato dominato dal conflitto tra Russia e Ucraina, portando allo sviluppo di grandi preoccupazioni a livello globale. Appena tre giorni dopo l’invasione dell’Ucraina, il 27 febbraio, Check Point Research ha rilevato un aumento del 196% dei cyberattacchi al settore governativo-militare dell’Ucraina. Inoltre è stato registrato un aumento del 4% degli attacchi per organizzazione in Russia.
Tuttavia non sono solo le attività informatiche legate alla guerra ad aver registrato un forte aumento negli ultimi mesi. Sembra infatti che gli hacker e i gruppi d’attacco siano aumentati in modo esponenziale.
Nell’ultimo trimestre, ovvero il Q322, CPR ha rilevato che gli attacchi globali sono aumentati del 28% rispetto allo stesso periodo nel 2021. Il numero medio settimanale di attacchi per organizzazione, in tutto il mondo, sembra aver superato le 1.130 unità. Nonostante quest’anno si sia registrato un aumento, quest’ultimo si è comunque stabilizzato rispetto al forte incremento registrato nel 2021.
Questo deve essere visto come un aspetto positivo, in quanto potrebbe essere un’indicazione di come le imprese e i governi stiano affrontando i rischi aumentando gli investimenti nelle loro strategie di sicurezza informatica.
I settori più a rischio
L’istruzione rimane il settore più attaccato mentre l’healthcare registra un aumento del 60%.
In un report pubblicato nell’agosto del 2022, CPR aveva rilevato che il settore dell’istruzione stava subendo attacchi settimanali più che doppi rispetto ad altri settori. Questo trend è stato successivamente confermato. Infatti, nel terzo trimestre di quest’anno, il settore Education/Research ha subito una media di 2.148 attacchi settimanali per organizzazione.
Le istituzioni accademiche sono diventate un terreno fertile per gli hacker dopo la rapida digitalizzazione intrapresa per combattere la pandemia. Infatti molte istituzioni accademiche non erano preparate all’educazione online, e questo ha quindi creato grandi opportunità per i criminali. Le scuole e le università devono inoltre affrontare la sfida di avere a che fare con studenti che utilizzano i propri dispositivi, lavorano da postazioni condivise e spesso si collegano al WiFi pubblico senza pensare alle implicazioni per la security.
Il secondo settore più attaccato è stato quello governativo/militare, con 1.564 attacchi medi settimanali. Il settore healthcare ha registrato la variazione maggiore rispetto allo scorso anno, con 1.426 attacchi medi settimanali. È però necessario sottolineare che in termini di attacchi ransomware, il settore sanitario è stato il più bersagliato nel terzo trimestre del 2022.
Si regista infatti un’organizzazione su 42 colpita e una crescita su base annua del 5%.
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