Il Rapporto Clusit, relativo al primo semestre del 2021, conferma l’impatto profondo del Cybercrime sull’economia mondiale. Gli attacchi informatici stanno, infatti, causando danni molti gravi con danni economici stimati in circa il 6% del PIL mondiale. Si tratta, quindi, di una vera e propria emergenza globale che va affrontata nel minor tempo possibile.
Il Cybercrime causa danni considerevoli all’economia globale
Stando ai dati forniti dal Rapporto Clusit, nel primo semestre del 2021 ci sono stati il 25% in più di attacchi gravi. Gli effetti “molto critici o devastanti” sono passati dal 49% al 74%. Il Cybercrime, quindi, rappresenta sempre di più una minaccia concreta per economia mondiale con danni enormi all’intero sistema.
Andrea Zapparoli Manzoni, co-autore del Rapporto, sottolinea: “auspichiamo che il Pnrr possa rappresentare l’occasione di mettersi al passo e colmare le proprie lacune anche in ambito cyber” riferendosi alla situazione relativa all’Italia. Nel nostro Paese sono stati registrati 36 milioni di eventi malevoli con un aumento del +180% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Aumentano gli attacchi gravi
Secondo i dati del rapporto, gli eventi di Cybercrime giudicati gravi sono aumentati, a livello globale, del +21%. Tali attacchi sono mirati, nell’88% dei casi, ad estorcere denaro. Tra le tecniche di attacco preferite, invece, vincolo i malware. Questa soluzione viene utilizzata nel 43% dei casi di Cybercrime con un incremento del 10.5% rispetto al passato.
