La recensione di CYGNI: All Guns Blazing, un frenetico sparatutto a scorrimento verticale

Dopo avervi proposto la nostra anteprima, esce oggi CYGNI: All Guns Blazing, il nuovo shooter alienocentrico sviluppato dalla scozzese KeelWorks e pubblicato da Konami. Il titolo si presenta come un frenetico sparatutto in cui piloteremo al nostra ORCA (un veicolo spaziale da guerra estremamente veloce) nel tentativo di respingere delle misteriose macchine aliene risvegliatesi dopo un lungo sonno.

CYGNI: All Guns Blazing, com’è il nuovo shooter di KONAMI

Il gioco inizia con un breve tutorial in stile Arcade, che richiama inevitabilmente l’iconico Space Invaders, dove apprendiamo le meccaniche di base, semplici ma essenziali. Alcuni nemici distrutti rilasciano sfere di energia che rinforzano lo scudo della nostra nave, ripristinando la salute. È possibile anche gestire l’energia trasferendo i nuclei dallo scudo alle armi, incrementando così la potenza di fuoco a scapito di una maggiore vulnerabilità difensiva. Questa gestione delle risorse rappresenta probabilmente l’aspetto più tattico e interessante dell’intero gioco, che per il resto ci chiede principalmente di sparare senza sosta.

La gestione dello scudo è infatti essenziale, dato che in CYGNI non ci viene concessa una seconda possibilità: una volta distrutta la nostra ORCA, bisognerà ricominciare il livello da capo. Questa ineluttabilità della morte è però bypassabile selezionando la modalità Facile, che ci consente di avere fino a 3 vite per livello.

A proposito di livelli: questi sono definiti dal gioco come Fasi, e sono in totale 7. Trattasi di vere e proprie missioni di guerra, e ogni completamento sbloccherà la Fase successiva. Il format è abbastanza consolidato (e anche decisamente ripetitivo): nemici aerei, nemici di terra e poi boss. A fornire divertimento, oltre all’elevata competitività delle sfide, è però la caratterizzazione delle macchine aliene che proveranno a farci fuori. In particolare i boss, mostri biomeccanici con caratteristiche uniche.

Le battaglie contro i boss si distinguono dai combattimenti standard per il loro repentino cambio di ritmo, passando da meccaniche frenetiche a scontri più ragionati e spesso estenuanti in puro stile Bullet Hell. L’abbattimento di questi nemici decreta la fine del livello, offrendo la possibilità di spendere i punti esperienza accumulati per potenziare la nostra ORCA.

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Narrazione blanda, ma stile grafico accattivante

Il video introduttivo alla prima missione di CYGNI: All Guns Blazing, è probabilmente uno degli elementi che ha fatto impennare le aspettative. Purtroppo, queste aspettative non vengono del tutto confermate dalle cut-scene successive, e il comparto narrativo delude con una storia poco sviluppata, più un pretesto per lanciare il giocatore in nuove battaglie che un vero e proprio racconto.

Non ci stupisce troppo, del resto il genere è questo. Ad ogni modo la storia si dipana intorno alle sfide della giovane Ava (pilota dell’ORCA), che col proseguire del gioco ci rivela i misteri delle minacce che siamo chiamati ad affrontare.

A compensare la quasi totale assenza di storytelling è il comparto grafico. Le cinematiche sono letteralmente spettacolari, e le fasi di gameplay sono egualmente apprezzabili, complice una caratterizzazione e una varietà dei nemici molto ben curata. 

Nonostante lo scorrimento verticale con visuale dall’alto, il gioco ci restituisce una certa profondità sfruttando i nemici di terra (che possiamo attaccare con comandi specifici). Questo aspetto è particolarmente apprezzabile nelle brevi pause dei combattimenti, quando possiamo ammirare la battaglia che si svolge nel terreno sottostante. In alcuni casi potremo persino intravedere il boss in preparazione, che incontreremo più avanti nel livello (a patto di arrivarci incolumi).

La recensione di CYGNI: All Guns Blazing

Volendo tirare le somme di questa nostra recensione, CYGNI: All Guns Blazing è un gioco divertente, che farà la gioia degli amanti degli sparatutto frenetici. La difficoltà è molto elevata persino in modalità Facile, con livelli che non sempre sono progressivi in termine di competitività (ad esempio la prima Fase ci è risultata letteralmente infernale, mentre la seconda ci è sembrata una vera e propria passeggiata).

Sebbene il gameplay sia inevitabilmente molto ripetitivo, la varietà dei nemici e l’accuratezza delle ambientazioni aiutano nel rendere l’esperienza di gioco appagante, soprattutto dopo essere sopravvissuti a mostruosi e mastodontici boss biomeccanici a forma di aragosta gigante. L’accesso ai potenziamenti favorisce la fidelizzazione di un gioco che, altrimenti, avremmo fatto volare dal balcone dopo l’ennesima sconfitta.

A completare il tutto c’è l’aspetto tattico: è vero, le battaglie sono caotiche e frenetiche, ma la gestione dello scudo e delle armi è comunque molto ragionata. Usare missili garantirà danni maggiori, ma questi sprecano nucleo attacco. E questo, per essere ricaricato, necessita di accumulare energia (che quindi verrà tolta dallo scudo). Quindi combattete col cuore, ma senza dimenticare la testa).

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API