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Da platform a sparatutto, il videogioco con i Tamarini che non convince

Scopriamo il nuovo videogioco di Chameleon Games

La nostra recensione di Tamarin, il primo videogioco della neonata Chameleon Games che ha pensato bene di esordire nel mondo dei videogiochi con un titolo potenzialmente accattivante, colorato e pieno di avventura. Il prodotto finito, però, non è proprio all’altezza delle aspettative e della volontà dei suoi creatori di rispolverare i videogiochi del passato in chiave moderna.

La recensione di Tamarin

Tamarin è ambientato in un mondo popolato solo da animali. Il nostro protagonista è un anonima scimmietta arancione appartenente alla razza (appunto) dei tamarini. I dolcissimi primati vivono in armonia con la natura fino a quando non subiscono l’attacco di un esercito di insetti promotori di una società industrializzata. I nemici dei tamarini vivono infatti in un mondo grigio e inquinato in cui la forza brutale delle armi la fa da padrona.

Intenzionati a conquistare la società pacifica e in simbiosi con la natura dei tamarini, gli insetti iniziano un feroce attacco. Nella lotta, la casa del nostro adorabile protagonista viene distrutta e intenzionato a salvare la sua famiglia e gli altri abitanti della sua terra, inizierà a combattere contro l’esercito di insetti per riportare la pace.

Nel mondo di Tamarin

Ecco che il buffo e simpatico videogioco Platform si trasforma in pochissimo tempo in un bizzarro ibrido tra un videogioco di avventura e uno sparatutto. Dopo le prime sequenza, la nostra adorabile scimmietta imbraccia un Uzi con cui eliminare le formiche, i calabroni e gli altri insetti che gli si parano davanti. Un sistema di controlli piuttosto solido e una telecamera in terza persona caratterizzano la parte sparatutto del gioco che la farà da padrona nel gioco. A questa però si affiancano alcune sequenze Platform in cui bisognerà saltare, scalare e arrampicarsi sui vari livelli di gioco per raggiungere nuove aree o raccogliere dei collezionabili.

Tra questi troviamo degli uccellini blu da salvare che ci permetteranno di scoprire nuove aree di gioco. Ogni tre volatili riportati nel rispettivo nido, otterremo un insetto speciale che servirà ad aprire delle porte. Ognuna di esse, richiederà un numero specifico di insetti per poter essere aperta.

Il mondo di gioco si sviluppa su una serie di livelli/aree ben caratterizzate e ben limitate. La possibilità di esplorazione non è così ampia ed è ridotta alla ricerca di oggetti, munizioni e altre creature da salvare. Sparsi per le zone, troviamo i nemici e una serie di boss in determinate aree. Per sconfiggerli, avremo a disposizione un arsenale di armi che diventerà sempre più vario. Sfortunatamente, l’intelligenza artificiale dei nemici risulta davvero bassa e sarà sufficiente continuare a premere il pulsante di attacco senza nemmeno schivare troppo i colpi in arrivo.

Un mix non così esplosivo

Le due anime del gioco non si rivelano un mix ben riuscito. Il clima gioioso e avventuriero dei primi secondi di gioco, cozza incredibilmente con quello fatto di armi e mitra. La volontà di creare un contrasto così forte, non ha dato i risultati sperati e quel potenziale nonsense che ha reso grandi alcuni titoli del passato, diventa una discordanza a dir poco inopportuna.

A togliere ancora più carattere ad un titolo che avrebbe potuto distinguersi, ci pensano i personaggi, tra cui il protagonista, e i nemici totalmente anonimi. I pochi cinematic all’interno del gioco si rivelano alquanto discutibili e mandano avanti la storia senza la minima emotività.

Luci e colori

Dal punto di vista tecnico, Tamarin riesce meglio che… in tutto il resto. Una buona qualità di texture ed effetti di luce riesce a dare anima e colore al mondo di gioco che, purtroppo, non è sfruttato a dovere. La buona fluidità delle animazioni del protagonista non rispecchiano però quelle del resto dei personaggi e nemici che ricordano moltissimo i movimenti di un vecchio videogioco dei primi anni 2000. I controlli, che attualmente non supportano al 100% il mouse e la tastiera, si sono rivelati più azzeccati del previsto a discapito però di una telecamera non sempre al meglio.

Tamarin
Tamarin
Developer: Chameleon Games
Price: 11,99 €

Tamarin Recensione: In conclusione…

Tamarin non è stato minimamente vicino alle nostre aspettative. I trailer fuorvianti del gioco non hanno mai, o quasi mai, mostrato le sequenze di sparatutto che, come anticipato, costituiscono il 90% del gioco il che sottolinea la poca fiducia del team di sviluppo su questa determinata meccanica. I punti di pregio vengono purtroppo oscurati dalle gravi mancanze di un gioco che poteva essere sviluppato molto, ma molto meglio.

Tamarin

Pro Pros Icon
  • Personaggio e ambientazioni potenzialmente validi...
Contro Cons Icon
  • ...ma per nulla valorizzati
  • Controlli non sempre perfetti
  • Intelligenza artificiale inesistente
  • Trama poco sviluppata
  • Non rispecchia le aspettative date dai trailer

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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