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Darktrace estende la tecnologia di Autonomous Response agli endpoint

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L’intelligenza artificiale accresce le capacità dei team di security in un momento in cui l’affermarsi di modalità di lavoro sempre più flessibili e il fenomeno della Great Resignation aumentano involontariamente il rischio informatico. Ecco la soluzione di Darktrace.

Le soluzioni Darktrace per una maggiore cybersecurity anche in smart working

Buone notizie per gli utenti Darktrace, azienda leader globale nell’Intelligenza Artificiale per la cybersecurity. Il brand ha appena annunciato che tecnologia proprietario Autonomous Response ora agisce anche sugli endpoint. Una novità che va ad aggiungersi alla già vaste capacità della gamma Antigena. Quest’ultima infatti include già la protezione per applicazioni SaaS, cloud, e-mail, rete e tecnologia operativa (OT).

La diffusione degli endpoint si sta lentamente allontanando dal perimetro dell’infrastruttura tradizionale e dal suo controllo. Questo anche a causa di soluzioni di lavoro flessibili come lo smartworking. La conseguenza è che i dispositivi hanno iniziato a ospitare dati sempre più sensibili. Di conseguenza, i CISO e i professionisti della sicurezza si sono trovati ad affrontare una complessità crescente dal punto di vista della protezione della propria organizzazione. A questa va aggiunta la necessità di dare supporto ai lavoratori sempre più dinamici, grazie ad accordi di lavoro flessibili e all’emergere del fenomeno della “Great Resignation” (l’ondata di dimissioni scoppiata dopo la pandemia).

Antigena Endpoint rileva le attività sospette

Per ovviare al problema è indispensabile analizzare costantemente tutte le operazioni degli utenti, così da rilevare eventuali attività sospette. Ed è proprio per questo che nasce Antigena Endpoint: essa rileva attività anomale e prende in modo intelligente delle micro-decisioni basate su comportamenti insoliti. Alcuni esempi: il download di file fuori dal solito orario; tentativi di esfiltrazione di dati; traffico command and control o movimenti laterali che potrebbero rappresentare una minaccia informatica. La soluzione utilizza diverse tecniche su dispositivi Mac, Windows e Linux per interrompere attacchi di vario tipo. Tra questi anche i data leak, i ransomware o le minacce interne.

“Antigena Endpoint è l’evoluzione della piattaforma di Darktrace che volevo e che più mi ha emozionato perché rappresenta davvero un punto di svolta andando a fornire una risposta proprio a ciò di cui i nostri clienti oggi hanno più bisogno”, ha affermato Mike Beck, Global Chief Information Security Officer di Darktrace. “La rassicurazione che Darktrace non solo è in grado di rilevare i primi segnali di un attacco ma che ora può anche agire su tutti gli endpoint dei dipendenti è un aspetto estremamente importante oggi”.

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