Attribuire automaticamente solo il cognome del padre ai figli è illegittimo. L’ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza che definisce come “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre“.
La Corte ha spiegato quindi che entrambi i genitori devono condividere la scelta sul cognome, in quanto base dell’indentità personale, con l’automatica attribuzione del cognome del padre che risultano i contrasto con gli articoli 2,3 e 117, primo comma, della Costituzione.
Questa storica sentenza nasce da una recente vicenda che coinvolge una famiglia lucana, con due fratelli registrati col cognome della madre e uno invece con il cognome del padre poiché nato dopo il matrimonio tra i due genitori. I due genitori avrebbero voluto registrare con il cognome della madre anche il terzo figlio ma l’ufficio comunale e i magistrati in primo grado che hanno rifiutato la richiesta.
Poi è arrivata la Corte Costituzionale con la sua storica sentenza.
A questa piccola rivoluzione farà probabilmente seguito una nuova legge, con cinque proposte già in Parlamento che prevedono appunto l’accordo tra i genitori per l’attribuzione del cognome.