L’attacco subito da Nestlé da parte di Anonymous segna un cambio di rotta nella cyber war: Darktrace spiega la situazione. Un attacco che forse serve più per l’effetto mediatico che per la pericolosità delle credenziali rubate. Toby Lewis, Global Head of Threat Analysis di Darktrace, ci spiega cosa sta succedendo.
Darktrace spiega l’attacco di Anonymous a Nestlé
Secondo quanto riporta Toby Lewis, l’attacco di Anonymous ha soprattutto l’obiettivo di recriminare contro la posizione di Nestlé. Che pur evitando di ottenere profitti dal mercato russo, ha deciso di restare per fornire generi alimentari alla popolazione.
“Anonymous predilige uno stile di attacco fragoroso e ad effetto, con la condivisione illecita di dati, piuttosto che azioni volte a ottenere un accesso furtivo e penetrante nelle reti aziendali per uno sfruttamento a lungo termine. In quanto gruppo di “hacktivisti”, infatti, la priorità per Anonymous è ottenere l’attenzione dei media in modo da influenzare il cambiamento politico.”
Un’operazione ad effetto mediatico, più che informatico.
Darktrace continua spiegando che Anonymous di solito non sfrutta vulnerabilità zero-day. Ma in questo caso non è da escludere che abbia utilizzato Log4shell, vulnerabilità che ha colpito molte aziende. Ma resta più probabile l’ipotesi che abbia rubato password con attacchi phishing oppure abbia forza chiavi deboli.
Se l’attacco resta superficiale, come sembra, per Darktrace pensa che sia “probabile che questo attacco provochi danni alla reputazione e dissuada altre organizzazioni dal fare affari in Russia “. Senza diffondere segreti commerciali per Nestlé. Ma secondo Toby Lewis resta “il rischio che una credenziale compromessa possa essere utilizzata anche per accedere a una rete di fornitori o clienti“. Questo estenderebbe il problema lungo la supply chain.
Trovate le analisi di Darktrace e i suoi servizi sul sito ufficiale.
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