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5 errori da evitare assolutamente nell’adozione di una strategia data governance finanziaria

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L’adozione di una strategia basata sui dati – la così detta Data Governance – è assolutamente indispensabile nel settore finance moderno, caratterizzato da mutazioni velocissime ed esigenze di mercato in costante evoluzione. Banche, assicurazioni e privati hanno raccolto con estremo impegno la sfida lanciata dalla concorrenza delle piattaforme online, spalancando le porte ad un nuovo mondo per il mercato finanziario.

Dietro ogni novità però c’è sempre un largo margine di errore, e avere a disposizione dati protetti e affidabili comporta anche una buona dose di rischi. Ecco perché Iconsulting, principale azienda di consulenza italiana, ci ha regalato un vadevecum sui cinque errori più comuni, da evitare assolutamente.

“L’attuazione di metodi e processi che consentano una corretta gestione dei dati offre alle aziende un concreto vantaggio competitivo”, dichiara Giulio Aragiusto, Advisory Practice Manager di Iconsulting.

Data Governance: 5 errori da evitare secondo Iconsulting

1. Delimitare la Data Governance all’IT: confinare la governance dei dati unicamente alla funzione IT significherebbe focalizzare l’intero processo quasi esclusivamente alle soluzioni software, trascurando la gestione di tutta la parte organizzativa, culturale e di approccio al cambiamento. 

2. la Data Governance “un progetto”: l’obiettivo è riuscire a migliorare i risultati di business dell’azienda riconoscendo nei dati un asset determinante e un abilitatore che possa agevolare le operazioni quotidiane. Tale strategia non dovrebbe essere quindi intesa come “un progetto”, ma una rivoluzione culturale da innescare progressivamente in tutti processi delle varie business unit.

3. Disegnare un framework troppo concettuale: concepire un framework puramente teorico può causare un divario troppo ampio tra manifesto teorico – metodologie, policy e regole – e attuazione concreta. Per evitare l’inevitabile ritorno ai vecchi schemi, è, quindi, essenziale che avanzi alla stessa velocità della sua implementazione e divenga da subito parte integrante del sistema nelle operations day-by-day. 

4. Attuare un cambiamento globale: una volta definito il framework e ottenuto il giusto commitment da parte del management, si può cadere nella tentazione di intraprendere un’unica grande iniziativa per raggiungere risultati rilevanti nel minor tempo possibile. Agendo in questo modo il rischio di fallimento è però elevato. Il consiglio è quindi, soprattutto in una fase iniziale, di avviare azioni più semplici che mostrino vantaggi concreti nel breve termine.

5. Adottare la Data Governance solo in relazione alla compliance normativa: preparare un programma di Data Governance aziendale finalizzato solo al rispetto di norme emanate da un ente regolatore, significa rinunciare a nuove opportunità e ridurre al minimo i vantaggi forniti dal data management. Al contrario, sfruttare ampiamente e consapevolmente i dati, permette di estendere l’orizzonte delle proprie possibilità, andando oltre i benefici dettati dalla mera compliance regolatoria.

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