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Un mese con DaVinci Resolve Studio 18: il miglior software di video editing?

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DaVinci Resolve non è esattamente un estraneo in questa redazione. È vero che il software ufficiale di video-editing per noi è Adobe Premiere Pro ma è anche vero che alcuni dei nostri videomaker si rivolgono a DaVinci per la color correction, andando di fatto ad utilizzare due programmi per riuscire a finalizzare i video più lunghi e complessi.
Ma che succede mettendo da parte Premiere Pro?
Per scoprirlo abbiamo deciso di mettere nella mani di uno dei nostri colleghi DaVinci Resolve Studio 18 per poi raccogliere le sue impressioni su questo software.

Una dovuta premessa

Prima di condividere con voi le impressioni del nostro videomaker, ci sembra giusto evidenziare due aspetti.

Il primo elemento riguarda le versioni di questo programma. Ne esistono due: quella classica e Studio. La prima è gratuita, scaricabile da chiunque e pensata per mettere comunque nelle vostre mani un prodotto completo, con strumenti professionali e il supporto al 4K. Di base quindi potreste avvicinarvi a DaVinci Resolve 18 senza spendere nemmeno un euro. La versione Studio aggiunge il supporto ad alcuni codec – tra cui H.264 e H.265 – e all’HDR, consente di realizzare video anche i 32K a 120 fps e prevede la collaborazione in tempo reale, così potete lavorare con un collega allo stesso progetto. Tutto questo a 315 € cheeno, considerando ciò che offre, non sono tanti.
Entrambi le varianti sono compatibili con Windows, macOS e Linux.

L’altro elemento da sottolineare è che DaVinci Resolve è firmato Blackmagic Design. Sì, quelli della Pocket 6K, della URSA Mini e di altre macchine da presa e accessori professionali. Insomma, nasce da coloro che si occupano da anni, tutti i giorni, di produzione video.
Questo per chiarire che non siamo di fronte all’ennesimo software per la modifica e creazione di video. DaVinci Resolve è a tutti gli effetti uno strumento altamente professionale.

Un mese con DaVinci Resolve Studio 18

DaVinci Resolve Studio 18 è un NLE, ossia un editor non lineare. Detto così potrebbe quasi spaventare ma in realtà ad accompagnarlo troviamo un’interfaccia molto intuitiva e molto moderna. Questo permette di familiarizzare rapidamente con i comandi di base ma attenzione: per padroneggiarlo davvero ci vuole tempo. Siamo infatti di fronte ad un programma estremamente vasto, che include tutto ciò che serve a produrre un intero video, senza ricorrere ad altri tool esterni.

Ma andiamo con ordine.
DaVinci Resolve Studio 18 si presenta con una UI divisa in aree:

Capite bene che tutto risulta perfettamente ordinato, consentendovi di procedere in modo spedito con il lavoro, senza distrazioni e senza momenti di smarrimento in cui pensate “Oddio, e questo come lo faccio? Dove lo trovo?”.

Com’è nella quotidianità?
In realtà il passaggio da Adobe Premiere Pro è stato abbastanza indolore, sia per la disposizione dei vari pannelli sia per la possibilità di importare le scorciatoie da tastiere utilizzate con il software della concorrenza.
Questo, sia chiaro, non significa che sia tutto facile subito. Come dicevamo poco sopra, DaVinci Resolve Studio 18 è semplice da approcciare ma complesso da padroneggiare, proprio in virtù di tutte le funzionalità di cui l’ha dotato Blackmagic.
Qualche esempio? Potete sfruttare la nuova Object Mask, che è in grado di riconoscere e mascherare i movimenti di oggetti, auto, animali, persone… O, ancora, avete effetti come la Depth Mask che permette di regolare la profondità di campo o il Surface Tracker che consente di tracciare le superfici mutevoli.
A disposizione c’è anche il DaVinci Neural Engine, che usa le reti neurali, l’intelligenza artificiale e il machine learning per potenziare funzioni come riconoscimento facciale, rilevamento degli oggetti, reinquadratura intelligente, calcolo della velocità variabile, ridimensionamento in qualità superiore, e bilanciamento e corrispondenza del colore automatici.
A darvi una mano ci pensano anche tutti i titoli e le transizioni già presenti nel software, con la possibilità di utilizzarne altri creati dalla community. E non solo: c’è grande attenzione all’integrazione con strumenti e plugin di ogni genere, cosa che vi permette, ad esempio, di editare su NAS e SAN oppure di spostare i file tra DaVinci Resolve, Final Cut Pro, Media Composer e Premiere Pro.

Tutti questi strumenti faranno risparmiare agli utenti ore – se non giorni – di duro lavoro manuale.

Se state cercando un software di video editing completo e professionale potrebbe davvero fare al caso vostro. Il nostro suggerimento è quello di partire dalla versione gratuita, famigliarizzare un po’ con ciò che DaVinci Resolve 18 ha da offrire e poi fare il passaggio alla variante Studio, investendo una cifra che ci sembra assolutamente adeguata per la completezza della suite.

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