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Il Ddl Zan infiamma i social

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7 milioni di interazioni e 600mila menzioni: questi i numeri registrati da FB Bubbles in ben sei mesi di discussioni social sul Ddl Zan. Numeri importanti che ci dimostrano come il disegno di legge contro l’omotransfobia sia diventato uno degli argomenti di maggiore interesse per gli utenti in Rete. Stando ai dati, infatti, la condivisione di post e Stories ha “fortemente influenzato il dibattito pubblico“. Grazie soprattutto a celebrità come Chiara Ferragni e Fedez, che si sono subito schierati a favore della proposta di Zan, avanzando critiche nei confronti di politici e istituzioni che non hanno appoggiato il disegno di legge. E sulla scia dei Ferragnez, gli utenti hanno cominciato a parlare del Ddl sui proprio accoun social, creando un vero e proprio caso in Rete.

Il Ddl Zan protagonista delle conversazioni sui social

Il Ddl Zan è stato uno dei protagonisti assoluti delle conversazioni sui social nel periodo tra il 13 Febbraio e Luglio 2021. Un semestre in cui Facebook, Twitter e Instagram hanno visto la condivisione di migliaia di contenuti riguardanti il disegno di legge contro l’omotransfobia. Anzi, nei soli primi tre mesi sono state ben 108 le menzioni sui social, e 1 milione le interazioni degli utenti con l’argomento. In fondo, già in questo periodo volti noti come Fedez, Elodie, Alessandro Gassman e Luciana Littizzetto si erano schierati a favore del Ddl, dando inizio ad una serie di conversazioni che hanno animato i social per mesi interi.

È a Maggio, però, che il disegno di legge comincia a diventare sempre più presente sui social media. 558 mila menzioni e quasi 6 milioni di interazioni dopo che Fedez sale sul palco del Concerto del Primo Maggio e attacca duramente Matteo Salvini per la sua posizione contraria al Ddl Zan e la Rai per aver censurato il discorso che aveva preparato. Impossibile dimenticare quanto accaduto. Sul web non si parlava d’altro, e questo ha fatto schizzare in alto i numeri sui social. “Se fino a quel momento il coinvolgimento del web aveva mantenuto un tone of voice tendenzialmente moderato, il monologo del rapper ha impresso una svolta alla narrazione“. Così riporta FB Bubbles nella sua analisi dei dati.

Non a caso, è proprio dall’1 Maggio che Google Trends registra un’impennata delle ricerche “Ddl Zan”. Merito di Fedez? Assolutamente sì. Il cantante si è schierato non solo a favore del disegno di legge, ma anche contro le istituzioni che hanno cercato di infargarlo agli occhi di noi tutti. Ma il rapper non è il solo ad aver dato una scossa all’argomento. Anche Mario Draghi ci ha messo del suo condividendo un video su YouTube in cui esponeva chiaramente la sua posizione. Il risultato? 55293 visualizzazioni, più del doppio di quelle ottenute da Fedez.

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  • Autore: Alfredo Mantovano
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