L’intelligenza artificiale cinese DeepSeek mostra un comportamento insolito: il chatbot AI risponde alle domande e poi cancella in tempo reale le parti più delicate. Gli utenti che lo hanno testato hanno assistito a un processo di autocensura sorprendente, che ci rivela molto sul controllo esercitato sulle informazioni.
In che senso l’AI di DeepSeek si autocensura?
Di solito, nei chatbot, l’eventuale censura avviene prima che un’informazione venga diffusa. DeepSeek, invece, cancella le proprie risposte sotto gli occhi dell’utente. Questo comportamento ha attirato l’attenzione di molti, specialmente dopo che il chatbot ha fatto crollare le azioni di alcune aziende tecnologiche statunitensi.
Un lettore del Guardian ha sperimentato direttamente questa censura. Chiedendo a DeepSeek se la libertà di espressione fosse un diritto in Cina, il chatbot ha iniziato una risposta articolata. Ha menzionato il giro di vite sulle proteste di Hong Kong, la persecuzione degli avvocati per i diritti umani e la censura sui campi di rieducazione nello Xinjiang. Poi, improvvisamente, ha cancellato tutto.
Al suo posto, è apparso un nuovo messaggio: “Mi dispiace, non sono sicuro di come affrontare questa domanda. Parliamo di matematica, programmazione e logica!”.
L’AI come veicolo di propaganda?
DeepSeek è disponibile in diverse versioni. La versione scaricata dagli store ufficiali sembra seguire rigide linee guida di censura. Tuttavia, il suo modello open-source, chiamato R1, può essere scaricato separatamente e offre risposte molto più libere.
Alcuni utenti che hanno testato R1 fuori dall’app ufficiale hanno ricevuto risposte sorprendenti. Il chatbot ha descritto la famosa immagine del “tank man” di Piazza Tiananmen come un “simbolo universale di coraggio contro i regimi oppressivi” e ha discusso la questione di Taiwan in termini aperti, definendola “un tema complesso influenzato da fattori politici”.
Questa doppia natura del chatbot mette in luce un problema: quanto DeepSeek può essere un veicolo della propaganda cinese se fornisce risposte contraddittorie?
Per ora, il comportamento del chatbot offre uno spaccato unico sulla gestione dell’intelligenza artificiale in Cina. Mentre le autorità vogliono controllare il flusso di informazioni, la tecnologia open-source potrebbe rendere più difficile mantenere una narrazione unica.
Ad ogni modo, se cercate la verità, forse non è il caso di chiederla all’AI.
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