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Hackerato il profilo Twitter del Mite

Per qualche ora è comparsa la foto del fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin

Dopo qualche settimana di silenzio e una stagione tormentata, gli hacker sono tornati all’attacco del nostro Paese.

Una prima tranche di offensive era iniziata nell’agosto dello scorso anno col clamoroso hackeraggio alla regione Lazio. Per cui il presidente di Regione Zingaretti aveva parlato dell’“offensiva informatica più grave mai avvenuta nel nostro Paese”.

Più recentemente, durante questa primavera, gli attacchi ransomware hanno lasciato posto a una serie di offensive più dimostrative che concretamente pericolose. Che hanno preso di mira diverse istituzioni italiane, e che soprattutto avevano origine in Russia.

Artefice di questi attacchi DdOS, che mandano in tilt un sistema per sovraccarico di accessi ma non comportano la sottrazione di dati, era stato infatti il gruppo Killnet. Ovvero un collettivo di giovani hacker russi ideologicamente vicini al Cremlino.

E ora, dopo una tregua, ci risiamo: è stato hackerato il profilo Twitter del Mite.

Scopriamo chi e in che modo ha violato il profilo del Ministero della Transizione Ecologica.

Logo MITE 1 mar 2021

Hackerato il profilo del Mite

Hackerato il profilo Twitter del Mite.

Per qualche ora sul profilo ufficiale del Ministero della Transizione ecologica è comparsa l’immagine del russo Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum, seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione.

Non solo: nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre, l’account del Mite ha condiviso tweet in lingua inglese, col nome Vitalik.eth, che è appunto il nome su Twitter di Buterin.

Ulteriore curiosità: la violazione è avvenuta nelle ore in cui è avvenuto il Merge di Ethereum. Ovvero il cambio degli algoritmi della blockchain, che consentirà un mining delle criptovalute molto più ecologico e meno dispendioso dal punto di vista energetico.

Chi è l’hacker?

Ci sono buone probabilità che gli hacker abbiano tentato – in quelle ore di passaggio – di effettuare truffe in criptovalute, con l’invio di link dietro cui si celano malware.

Naturalmente è da scartare l’ipotesi che si tratti davvero di Vitalik Buterin, giovane programmatore russo (è nato nel 1994) fondatore di Ethereum. E vincitore nel 2014, appena ventenne, del premio World Technology Award proprio per la creazione di Ethereum.

Anzi: il profilo dello stesso Buterin è stato hackerato nelle stesse ore. In un finto tweet, il programmatore avrebbe promesso di regalare 50mila Ether (del valore di circa 100 milioni di euro) rimandando a link collegati probabilmente a software dannosi.

Viene da pensare che gli hacker siano nuovamente russi. E che Buterin sia stato “punito” per avere in più occasioni espresso profondo dissenso nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina.

Allarme rientrato

Il ministero ha confermato l’attacco, che ora è rientrato senza danno. E sul profilo twitter hackerato, il Mite ha eliminato l’immagine di Buterin.

Nelle stesse ore è stato violato anche il profilo Twitter dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Anche in questo caso, allarme rientrato nella tarda mattina di oggi, 15 settembre.

Su tutti e due i casi sta indagando la polizia postale.

Il precedente

Il Mite (ma il sito ufficiale e non il profilo Twitter) era già stato preso di mira lo scorso aprile. Anche se allora il down era stato commentato così dal titolare del dicastero, Roberto Cingolani: “La sicurezza è la priorità numero uno. Mentre vi parlo, oltre alla sicurezza energetica, vi posso dire che abbiamo minacce esterne rilevate sulla rete informatica del ministero e per prudenza abbiamo dovuto sospendere il funzionamento di tutti i sistemi informatici del ministero. Quindi la sicurezza è il primo parametro da tenere a mente, sicurezza energetica e non solo.”

L’ironia di Angelo Bonelli

È proprio indirizzata al ministro Cingolani l’ironia di Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde. Che ha segnalato alle 9.30 di stamattina l’hackeraggio del profilo Twitter del Mite con questo cinguettio: “Il ministro Cingolani lo sa che il profilo Twitter del ministero della Transizione è stato conquistato dal programmatore russo Vitalik? Che si fa? Facciamo fare la politica della transizione ecologica ai russi?”

Il commento dell’esperto

Gianluca Grossi, caporedattore di Criptovaluta.it, ha commentato così l’episodio: “Un modus operandi che è tipico dei gruppi di truffatori che sfruttano la popolarità delle criptovalute che in passato aveva già fatto vittime illustri, ma non a livello di account istituzionali della Repubblica Italiana: a farne le spese anche l’account ufficiale Twitter del Ministero della Transizione Ecologica, con gli hacker che stanno sfruttando la popolarità del passaggio per diffondere le proprie truffe.

Il merge di Ethereum, il passaggio che porta la seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione ad abbattere di oltre il 99% le sue emissioni e il suo consumo energetico è stata occasione anche per i truffatori di far circolare i loro sistemi. Una situazione preoccupante su due fronti: il primo quello della sicurezza informatica degli account delle istituzioni più importanti del nostro Paese, il secondo la quantità di persone che seguendo i consigli di un impersonificatore che è entrato in possesso di un account istituzionale da 120.000 follower si faranno truffare.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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