Qualche giorno fa si è svolto il Develop:Star Awards 2021, l’evento inglese dedicato agli sviluppatori di videogiochi, in cui, tra le altre cose, è stato eletto il gioco dell’anno 2021 per l’Inghilterra. A vincere quest’anno è stato niente meno di Returnal, il roguelike di casa Housemarque arrivato come esclusiva PlayStation 5 qualche mese fa. Diamo un’occhiata a tutti i dettagli.
Develop:Star Awards 2021: Returnal vince il GOTY
Nonostante manchino ancora due mesi alla fine dell’anno, il premio che Returnal ha ricevuto in occasione del Develop:Star Awards 2021 assume importanza in quanto primo riconoscimento ufficiale conferito al prodotto di Housemarque. Si tratta sicuramente di un gran traguardo per lo studio, forte di aver distribuito uno dei primi prodotti squisitamente next gen attualmente disponibili sul mercato.
Un successo peraltro non scontato, visto lo scetticismo con il quale il titolo era stato inizialmente accolto. Returnal però è riuscito comunque nell’impresa di farsi amare dalla community Sony, anche grazie ad un comparto ludico di altissimo livello, che lo rendono un videogioco divertente da giocare ed impegnativo quanto basta per risultare continuamente stimolante.
D’altronde Returnal nasce dal lavoro di uno studio veterano, che da quando è stato fondato, parecchi anni orsono, non ha quasi mai sbagliato un colpo in termini qualitativi. Il videogioco da questo punto di vista è probabilmente stato un banco di prova per Housemarque, che grazie al successo del titolo è entrata a far parte ufficialmente dei PlayStation Studios, cosa garantirà alla compagnia budget molto più elevati, con ogni probabilità.
E’ molto probabile anche che Housemarque sia già al lavoro su un nuovo progetto, anche se nel frattempo Returnal continua ad essere supportato con patch e aggiornamenti, alcuni dei quali davvero interessanti.
Gli altri candidati
A competere con Returnal per il titolo di Game of The Year c’erano dei concorrenti sicuramente interessanti, ma indubbiamente non raffinati quanto il titolo di Housemarque. Rimanendo in casa PlayStation troviamo Marvel’s Spider-Man Miles Morales, un prodotto sicuramente interessante, ma fin troppo legato alla sua identità di capitolo “di mezzo”, e Sackboy a Big Adventure, il grande ritorno del franchise di Little Big Planet ed effettivamente in grado di combattere ad armi pari con Returnal, nonostante il target differente.
Non poteva mancare poi Fall Guys: Ultimate Knockout, il party game divenuto fenomeno sociale qualche mese fa. Il gioco recupera dei circuiti in stile Takeshi’s Castle in cui delle gelatine devono gareggiare per arrivare prime e conquistare le tanto agognate corone. Nonostante il boom stratosferico del gioco, quest’ultimo è scomparso gradualmente dai radar, un vero peccato visto il potenziale latente della sua formula ludica.
Presente all’appello anche The Dark Picture Anthology: Little Hope, la più recente avventura horror sviluppata da Supermassive Games, che appare un po’ fuori contesto, se paragonata ai giganti del settore visti finora, e The Last Campfire di Hello Games, videogioco indipendente davvero stuzzicante, ma non in grado di competere titoli tripla A come quelli visti prima.
