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Uno studio australiano svela i fattori di rischio della dipendenza da videogiochi

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Un recente studio della Macquarie University di Sydney ha rivelato i fattori di rischio della dipendenza da videogiochi. Lo studio mostra come i giovani più vulnerabili, che sviluppano la condizione chiamata Internet Gaming Disorder (IGD), si sentono disconnessi dalle famiglie e impotenti nell’ambiente esterno. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

La dipendenza da videogiochi: ecco i fattori di rischio

Sono molti gli adolescenti australiani, e di tutto il mondo, che si impegnano nei videogiochi fino a raggiungere livelli quasi patologici. Secondo un recente studio australiano questi adolescenti, nei casi più avanzati, mostrano dei sintomi piuttosto preoccupanti come il rifiuto prolungato della scuola, fino ad arrivare a minacce di autolesionismo e aggressività verso i familiari.

Per la loro ricerca, i ricercatori della Macquarie University di Sydney hanno esaminato circa 900 studenti delle classi medie in una scuola superiore in un’area socialmente avvantaggiata. La ricerca ha mostrato che 24 di essi rispondevano ai criteri di dipendenza dai videogiochi in internet. Nel gruppo ritroviamo 14 maschi e 9 femmine.

Secondo Wayne Warburton, docente di psicologia dello sviluppo che ha partecipato allo studio, la probabilità che un adolescente soffra di problemi clinici con i videogiochi aumenta con fattori di rischio, fra i quali essere maschi, avere bassa autostima e sentirsi socialmente isolati.

Warburton ha dichiarato che gli adolescenti che vivono costantemente con i videogiochi lo fanno perché questi dispositivi offrono loro qualcosa che manca nella vita reale. Nel mondo di internet e nel gioco questi adolescenti, inoltre, trovano il proprio posto e spesso può distoglierli dalla vita reale, facendoli sentire socialmente isolati.

Nei videogiochi gli adolescenti riescono ad avere il controllo del gioco stesso e del proprio ambiente, cosa che manca nella realtà.

Tuttavia la dipendenza comportamentale può essere affrontata puntando sui fattori di rischio, come incoraggiare la fiducia in sé e affrontare i problemi di relazione che portano all’isolamento sociale. Lo studio infatti riporta che il rischio si riduce nei giovani che possiedono una maggiore autostima e che sono connessi socialmente con i propri genitori.

Per ulteriori informazioni potete consultare questo video disponibile sul canale YouTube della Macquarie University di Sydney.

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