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Dentro la Canzone – La Canzone dei vecchi amanti, da Jacques Brel a Franco Battiato

“C'é voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti”

“Esempi affini di scritture e simili”. È questa la scritta che compare sulla copertina di Fleurs, album con il quale nel 1999 Franco Battiato omaggia l’amore (e le canzoni che lo celebrano). Il disco è in effetti un enorme concept album di cover (se escludiamo i tre inediti), tutti che mettono al centro il sentimento che move il sole e l’altre stelle, per usare le parole del Poeta. Alla traccia numero 7, tra un Sergio Endrigo e una spettacolare Era de maggio, compare anche La Canzone dei vecchi amanti, direttamente ripresa da La chanson des vieux amants del cantautore belga Jacques Brel.

C’è da dire che Battiato non fu il primo a reinterpretare questo piccolo gioiello di Brel, che la incise sul finire degli anni ’60. Già nel 1971, infatti, Patty Pravo portò la canzone al pubblico italiano con un testo tradotto e col titolo di Canzone degli amanti.

La cover di Battiato, almeno nella traduzione del testo, riprende solo alcuni elementi dalla versione di Patty Pravo. Dal punto di vista dell’arrangiamento, invece, Battiato porta tutto all’estremo, enfatizzando sezioni di archi incredibilmente evocative. Sembra quasi che le corde dei violini e dei violoncelli stridano sul cuore di chi ascolta, come a voler rimarcare la disperazione del protagonista del testo. Il tutto mentre il pianoforte arpeggia, ora dolcemente e ora in modo convulso, sulla tonalità di Fa minore.

Il significato del testo de La Canzone dei vecchi amanti

La Canzone dei vecchi amanti può essere letta con un significato duplice. La discriminante sta tutta nel significato che si vuole dare alla parola “vecchi”. Il cuore del brano resta essenzialmente lo stesso, ma se per vecchi intendiamo l’età anagrafica, l’immagine che ci regala Battiato è di disarmante bellezza: due anziani che si sono amati per buona parte della loro vita, e che si ritrovano sul finire della esistenza, contemplando i rimorsi della loro relazione passata.

In alternativa possiamo intendere “vecchi” nell’accezione più colloquiale, intendendo quindi due persone qualsiasi che per lungo tempo si sono amate. La scelta sta a voi.

“Certo ci fu qualche tempesta
Anni d’amore alla follia
Mille volte tu dicesti basta
Mille volte io me ne andai via”

Il testo si presenta come la confessione (o anche una lettera) di un innamorato al partner di una vita intera. I due sono stati insieme per molti anni, e hanno vissuto numerose separazioni e ritorni di fiamma. L’incipit “certo ci fu qualche tempesta” è di un’espressività incredibile: nonostante tutto, a prevalere sono le emozioni positive.

“Ed ogni mobile ricorda
In questa stanza senza culla
I lampi dei vecchi contrasti
Non c’era più una cosa giusta
Avevi perso il tuo calore
Ed io la febbre di conquista”

Da quando la loro storia è finita, il protagonista vive in una casa in cui ogni mobile gli ricorda di lei e delle litigate che, presumibilmente, hanno portato alla fine della relazione. Sappiamo inoltre che i due non hanno avuto figli, dato che il testo ci dice “in questa stanza senza culla”. Poi si tenta di dare una spiegazione all’inspiegabile, al perchè l’amore svanisce: “tu avevi perso il tuo calore, ed io la febbre di conquista”. Banalmente: si è invecchiati, probabilmente più dentro che fuori.

“Mio amore mio dolce meraviglioso amore
Dall’alba chiara finché il giorno muore
Ti amo ancora sai ti amo”

“L’amore ha l’amore come solo argomento”, cantava De Andrè. In questo caso lui si confessa: la relazione è finita, ma l’amore no.

“So tutto delle tue magie
E tu della mia intimità
Sapevo delle tue bugie
Tu delle mie tristi viltà”

Amarsi vuol dire imparare a conoscersi, ma anche accettarsi e perdonarsi. Lei probabilmente (anzi, la strofa successiva ce lo conferma) lo tradiva, mentre lui non ha mai saputo fronteggiare adeguatamente la situazione.

So che hai avuto degli amanti
Bisogna pur passare il tempo
Bisogna pur che il corpo esulti
Ma c’é voluto del talento
Per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti

C’è un senso di saggezza in questa strofa, che è probabilmente la più bella di tutto il testo. E qui ritorna l’importanza della parola “vecchi”, perchè ciò che ci dice il protagonista denota una certa maturità. Egli accetta i tradimenti fisici della donna amata, e sembra non dargli troppo peso, perchè nel sesso è il corpo che esulta, non necessariamente l’anima. “Bisogna pur passare il tempo”, afferma, prima di regalarci una chiosa bellissima “c’è voluto del talento per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti”. Del resto l’amore fa ringiovanire. Chi si innamora si sente come un adolescente alle prese con le prime relazioni, e tutto diventa magico.

“Il tempo passa e ci scoraggia
Tormenti sulla nostra via
Ma dimmi c’é peggior insidia
Che amarsi con monotonia”

La mente del protagonista, dopo un breve momento di dolce malinconia, ritorna a quando tutto è finito. Il tempo è un nemico prezioso delle relazioni, e il sopraggiungere della monotonia nella coppia ha portato a tradimenti e insidie nella loro relazione.

“Adesso piangi molto dopo
Io mi dispero con ritardo
Non abbiamo più misteri
Si lascia meno fare al caso
Scendiamo a patti con la terra
Però è la stessa dolce guerra

Ritrovatisi anni dopo, i due sembrano fare ammenda per il male che si sono procurati. Un’altra interpretazione di questa strofa è che questa sia riferita al momento della separazione, quando lei piange per il male che gli ha fatto (e prende atto che si stanno lasciando) e lui, fermo sulle proprie posizioni, aspetta che lei vada via prima di disperarsi.

Anni dopo tutto è più chiaro: “non abbiamo più misteri” rispetto a ciò che è accaduto. Una consolazione magrissima, dato che ciò non cambia la guerra interiore che dilania i sentimenti dei due.

“Mon amour
Mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
De l’aube claire jusqu’à la fin du jour
Je t’aime encore, tu sais, je t’aime”

Per l’ultimo ritornello Battiato canta il testo originale, quello in francese, di Jacques Brel. È probabilmente un modo elegante per omaggiare non solo la canzone, ma anche il suo autore.

La chanson des vieux amants di Jacques Brel: testo e traduzione dal francese

Se vi interessa un confronto con la versione originale di Brel, vi riportiamo di seguito la traduzione italiana del testo francese.

Bien sûr, nous eûmes des orages
Vingt ans d’amour, c’est l’amour fol
Mille fois tu pris ton bagage
Mille fois je pris mon envol

Naturalmente, abbiamo avuto delle tempeste
Vent’anni d’amore, questo è amore folle
Mille volte hai preso il tuo bagaglio
Mille volte ho preso il volo

Et chaque meuble se souvient
Dans cette chambre sans berceau
Des éclats des vieilles tempêtes
Plus rien ne ressemblait à rien
Tu avais perdu le goût de l’eau
Et moi celui de la conquête

E ogni mobile ricorda
In questa stanza senza culla
Le schegge di vecchie tempeste
Niente assomigliava a niente
Tu avevi perso il gusto dell’acqua
E io il gusto della conquista

Mais mon amour
Mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour
De l’aube claire jusqu’à la fin du jour
Je t’aime encore tu sais
Je t’aime

Ma il mio amore
Il mio dolce, tenero, meraviglioso amore
Dall’alba chiara alla fine del giorno
Ti amo ancora, lo sai
Ti amo ancora

Moi, je sais tous tes sortilèges
Tu sais tous mes envoûtements
Tu m’as gardé de pièges en pièges
Je t’ai perdue de temps en temps

Conosco tutti i tuoi incantesimi
Tu conosci tutte le mie magie
Mi hai tenuto lontano da una trappola all’altra
Ti ho perso di tanto in tanto

Bien sûr tu pris quelques amants
Il fallait bien passer le temps
Il faut bien que le corps exulte
Finalement, finalement
Il nous fallut bien du talent
Pour être vieux sans être adultes

“Naturalmente hai avuto qualche amante
Dovevi passare il tempo
Il corpo deve esultare
Finalmente, finalmente
Avevamo bisogno di molto talento
Per essere vecchi senza essere adulti”

Et plus le temps nous fait cortège
Et plus le temps nous fait tourment
Mais n’est-ce pas le pire piège
Que vivre en paix pour des amants

E più il tempo passa
E più il tempo ci tormenta
Ma non è forse questa la peggiore trappola
Vivere in pace per gli amanti

Bien sûr tu pleures un peu moins tôt
Je me déchire un peu plus tard
Nous protégeons moins nos mystères
On laisse moins faire le hasard
On se méfie du fil de l’eau
Mais c’est toujours la tendre guerre

Naturalmente tu piangi un po’ meno presto
Io piango un po’ più tardi
Siamo meno protettivi nei confronti dei nostri misteri
Lasciamo meno al caso
Siamo diffidenti nei confronti del bordo dell’acqua
Ma è ancora una tenera guerra

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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