Via agli ecobonus per auto non inquinanti.
Nelle scorse settimane vi abbiamo riportato la notizia dell’ecobonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici. Le prenotazioni sono partite alle ore 10 del 19 ottobre.
Ed ecco scattare, dalle ore 10 di mercoledì 2 novembre, l’ecobonus auto non inquinanti. Scopriamo di cosa si tratta.
Gli ecobonus
Gli ecobonus, come leggiamo sul sito ad hoc approntato dal Mise (Ministero dello sviluppo economico) sono contributi messi “a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico per l’acquisto di veicoli non inquinanti”.
Lo scopo di simili incentivi è naturalmente quello di contribuire “all’abbattimento delle emissioni di CO2, in linea con la vigente normativa europea sulla qualità dell’aria e dell’ambiente e con gli obiettivi del PNIEC e dell’Agenda 2030”.
L’ecobonus auto
Si parte dunque alle ore 10 di mercoledì 2 novembre con l’ecobonus auto non inquinanti.
Il via alle prenotazioni degli incentivi è stato stabilito dal DPCM adottato dal Governo su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
L’ecobonus auto è riservato all’acquisto di vetture non inquinanti fino a 60 g/km CO2. E riguarda sia le persone fisiche che gli autonoleggi. Vediamo la misura nel dettaglio.
L’ecobonus auto e le persone fisiche
Novità in vista per i cittadini con Isee inferiore a trentamila euro. Che, acquistando veicoli di categoria M1, elettriche e ibride plug-in, beneficeranno nel corso del 2022 di un incentivo extra del 50% rispetto a quello ordinario.
La rimodulazione avverrà a seconda della tipologia di vettura, e cioè:
- per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, il contributo è fino a 7.500 con rottamazione, o fino a 4.500 euro senza rottamazione
- per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa, si arriva a un massimo di 6.000 euro di contributi in caso di rottamazione (3.000 senza).
L’ecobonus auto per chi noleggia
Dal 2 novembre via anche all’ecobonus auto per le persone giuridiche che svolgono attività di noleggio auto con finalità commerciali, diverse dal car sharing, purché mantengano la proprietà dei veicoli almeno per un anno.
Ed ecco l’entità dei contributi:
- per l’acquisto di nuovi veicoli full electric (emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di CO2) e con un prezzo pari o inferiore a 35.000 euro Iva esclusa, contributi fino a un massimo di 2.500 euro con rottamazione, o fino a 1.500 euro senza rottamazione
- per l’acquisto di veicoli plug-in con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km di CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 45.000 euro Iva esclusa, contributi fino a un massimo di 2.000 euro in caso di rottamazione (1.000 euro senza).
Come richiedere l’ecobonus
Saranno i concessionari a fare richiesta del bonus, che i clienti otterranno sotto forma di sconto sul prezzo di acquisto del veicolo. Dopo di che le imprese costruttrici o importatrici del veicolo rimborsano i concessionari, e recuperano a loro volta la somma sotto forma di credito d’imposta.
Le parole del ministro Giorgetti
Sull’ecobonus auto si è espresso il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Il ministro ha detto: “Con l’avvio di questa misura si concretizza il disegno industriale avviato all’inizio del mio mandato per accompagnare la filiera e i cittadini verso la transizione green, puntando su un approccio pragmatico che tenga conto non solo degli effetti economici e ambientali ma anche di quelli sociali.
Istituendo per la prima volta al Mise un fondo ad hoc da 8,7 miliardi di euro, sono stati resi strutturali finanziamenti e strumenti dedicati sia al lato dell’offerta che a quello della domanda, con l’obiettivo di imprimere una forte accelerazione nella diffusione di auto meno inquinanti e un solido sostegno alle produzioni industriali italiane”.
Una spinta verso le vetture a basse emissioni
Queste novità dell’ecobonus auto dovrebbero essere una spinta all’acquisto di vetture a basse emissioni, il cui mercato è in verità in frenata.
Infatti secondo i dati dell’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), in Italia l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in nel mese di settembre sono in forte calo (rispettivamente del 40,4% e del 20,6%. E questo è un dato in controtendenza rispetto al mercato europeo.
L’auspicio è che entro fine anno si prosciughi la dotazione complessiva degli ecobonus, pari a poco meno di 300 milioni di euro. Più nello specifico, l’impegno del governo ammonta a oltre 141 milioni per le auto elettriche “pure” e oltre 152 milioni per le plug-in ibride.
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