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Cultura

Sei bravo ma non ti assumono: la colpa è dell’IA

Il caso sta avvenendo in larga scala negli Stati Uniti

Avere i requisiti per una determinata offerta di lavoro, ma non potervi accedere perché scartati da un software di assunzione che impone filtri e barriere sempre più strette? E’ lo strano caso di molti lavori americani: notizia che in queste ore sta facendo discutere e non poco tutto il mondo.

Software di assunzione e USA: come funziona

Negli States 3 datori di lavoro su 4 (un dato del 75%, che nelle cosiddette Fortune 500 arriva addirittura sino al 99%) si affidano a sistemi di reclutamento automatizzato in grado di scansionare tutti i curriculum che ricevono: quello che è sicuramente un vantaggio in termini di filtraggio e tempo, sta però rivelando l’altra faccia della medaglia.

Secondo uno studio pubblicato dalla Harvard Business School infatti, milioni di candidati vengono costantemente ed erroneamente rifiutati, nonostante il loro cv sia adeguato alle richieste.

La figura degli “Hidden Workers”

Sono letteralmente i “lavoratori nascosti”. Persone che potrebbero entrare, rientrare o muoversi all’interno del mercato lavorativo d’oltreoceano ma che non vengono intercettati a causa di questi filtri computerizzati.

L’idea della scrematura nasce a seguito di un’impennata, dal 2010 ad oggi, della visione e della risposta alle offerte di lavoro, ma in questo momento è il sistema a essere messo in discussione: se prima una “job offer” richiamava una media di circa 120 potenziali candidati, ora siamo arrivati a quasi 250. Questo ha attirato sempre più profili, ma ne ha anche scartati molti di più potenzialmente idonei rispetto al solito.

Secondo il report, all’inizio degli anni 2010 la media delle offerte di lavoro aziendali attirava circa 120 candidati. Adesso, invece, ne attira 250 per ogni posizione lavorativa. Da qui, l’idea delle aziende di inserire più filtri all’interno dei programmi di assunzione automatizzati per scremare più velocemente i potenziali candidati.

Il futuro delle tecnologie di reclutamento

Si può e si vuole uscire da questa situazione? Ci sono diversi aspetti da considerare. Nel 2017 il mercato relativo a questo settore è arrivato a toccare punte pari a 1,75 miliardi di dollari e la previsione su base 2025 è quella che il comparto cresca sino alla soglia dei 3,1 miliardi di dollari.

Di contro però, dall’interno delle aziende, qualcosa si sta muovendo. Il 90% dei dirigenti intervistati durante l’analisi ha rivelato di essere conscio della criticità in atto e della volontà di segnalare alcuni processi per poter migliorare la situazione; oltre alla volontà di muoversi nel campo del reclutamento non solo con software automatizzati.

E’ quindi inevitabile che negli Stati Uniti il sistema di selezione e assunzione dei lavoratori subirà delle modifiche nei prossimi anni, altrimenti l’aumentare degli “Hidden Workers” finirà per sfavorire le aziende stesse e tutto il mercato del lavoro interno.

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