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I dispositivi rigenerati inquinano meno? Lo studio di Refurbed

Dispositivi nuovi e rigenerati a confronto in termini di CO2, e-waste e consumo di acqua.

Uno studio di Refurbed in collaborazione con l’istituto di ricerca Fraunhofer rivela l’impatto ambientale dei dispositivi rigenerati rispetto a quelli di nuova produzione. Ecco quanto incide l’acquisto del ricondizionato su CO2, e-waste e consumo di acqua.

Dispositivi rigenerati: un settore in crescita

Il mercato del ricondizionato è un settore in continua espansione, in particolare per quanto riguarda gli smartphone. Nel 2022 il mercato degli smartphone rigenerati ha registrato un incremento del 16%, con Apple in prima linea grazie ai suoi iPhone, che oggi occupano il 49% del settore. A guidare questo trend è soprattutto la domanda di prodotti di alta qualità a prezzi accessibili, ma anche il crescente interesse dei consumatori per la sostenibilità e l’impatto ambientale dei prodotti.

smartphone rigenerati

L’impatto ambientale dei dispositivi rigenerati secondo Refurbed

L’acquisto di dispositivi rigenerati rispetto a quelli di nuova produzione può rivelarsi una scelta virtuosa sotto diversi aspetti. Refurbed, markeplace del ricondizionato, ha condotto uno studio in collaborazione con l’istituto di ricerca Fraunhofer Austria Research GmbH, mettendo in luce dei dati sorprendenti. La preferenza per dispositivi rigenerati può infatti determinare un sensibile risparmio in termini di emissioni di CO2, consumo di acqua e rifiuti elettronici.


Per la ricerca, Refurbed ha preso in esame vari dispositivi: Apple iPhone 11, Samsung Galaxy S20 FE, l’Apple iPad Pro 4 2020, Apple MacBook Air 2017 13,3″ e Lenovo Thinkpad T460 i5. L’impatto ambientale è stato analizzato sia durante la prima fase di utilizzo che dopo il processo di ricondizionamento, con risultati incredibili.

CO2: quanto si riduce acquistando dispositivi rigenerati?

La produzione dei dispositivi elettronici determina un consistente impatto ambientale in termini di CO2. Dell’intero ciclo di vita di un dispositivo elettronico, l’80% delle emissioni di CO2 è generato dalla produzione stessa. Per Apple iPhone 11 parliamo precisamente di 56,9 kg di CO2 prodotta, secondo la ricerca di Refurbed. Al contrario, il processo di ricondizionamento professionale dello stesso dispositivo si riduce ad una produzione di 2,8 kg di CO2.

processo di ricondizionamento smartphone

L’analisi comprende anche i dati sull’estrazione dei materiali, sul trasporto e l’utilizzo da parte dei consumatori, che comportano complessivamente l’emissione di 72 kg di CO2. Un Apple iPhone 11 rigenerato ne produrrebbe invece 15,7 kg. L’acquisto di un Apple iPhone 11 rigenerato piuttosto che uno nuovo contribuisce quindi ad un risparmio del 78% di CO2.

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La riduzione di CO2 nei dispositivi rigenerati varia a seconda dei prodotti e delle categorie a cui appartengono. Refurbed evidenzia un risparmio di CO2 pari al 69% per il Lenovo Thinkpad T460 i5 rigenerato e dell’83% per l’Apple MacBook Air 2017.

Smartphone e consumi di acqua: fino al 90% di risparmio

Tra gli aspetti forse più sottovalutati dell’impatto ambientale dei dispositivi elettronici c’è l’enorme consumo di acqua impiegato nella loro produzione. Basti pensare che per produrre un iPhone occorrono in media 12.075 litri d’acqua, mentre lo stesso dispositivo rigenerato ne richiede circa 1.695 litri. I consumatori che preferiscono un iPhone 11 rigenerato invece di un iPhone 11 nuovo possono quindi determinare un risparmio idrico dell’86%.

ricondizionamento smartphone

I risultati della ricerca di Refurbed sui dispositivi rigenerati sono ancora più evidenti nel caso del MacBook Air 2017 13.3. Per questo dispositivo vengono utilizzati ben 57.000 litri di acqua soltanto durante il processo produttivo. La rigenerazione di un MacBook Air 2017 13.3 richiede invece 5.385 litri d’acqua, determinando una riduzione del consumo idrico del 91%.

E-waste: un altro trend in aumento

Insieme a smartphone e dispositivi elettronici di vario tipo aumenta sempre più anche la produzione di rifiuti elettronici, evidenziando dati preoccupanti. Secondo il Global E-Waste Monitor 2020, i rifiuti elettronici sono la tipologia di rifiuti che cresce più rapidamente tra le famiglie europee. Oggi la produzione e-waste in Europa raggiunge 10 milioni di tonnellate, secondo il Final report ProSUM, di cui solo il 40% viene riciclato.

Fraunhofer e Refurb sui dispositivi rigenerati
Paul Rudorf, Fraunhofer Austria Research GmbH.

L’aumento esponenziale della domanda e l’utilizzo di questi dispositivi va di pari passo con cicli di vita brevi e scarso ricorso alla riparazione determinato da vari fattori. In questo scenario, la ricerca di Refurb e dell’istituto Fraunhofer sui dispositivi rigenerati mostra i benefici in termini di impatto ambientale e l’enorme potenziale di risparmio determinati processo di ricondizionamento.

L’autore principale dello studio Paul Rudorf, della Fraunhofer Austria Research GmbH ha affermato:

Per presentare questi risultati abbiamo preso in considerazione tutte le tipologie di impatto ambientale e abbiamo avuto modo di calcolare il reale impatto di un dispositivo sul nostro pianeta.

Refurb dispositivi rigenerati

Secondo Peter Windischhofer, co-fondatore di Refurbed, i dati sui dispositivi rigenerati confrontati con quelli di nuova produzione possono contribuire ad un acquisto più consapevole da parte dei consumatori:

Siamo convinti che la raccolta di dati e la comunicazione trasparente ai consumatori sugli effetti positivi del ricondizionamento contribuiranno in maniera importante a rendere l’utilizzo di prodotti elettronici più sostenibile.

Peter Windischhofer di Refurbed
Peter Windischhofer, Refurbed.

Di più su Refurbed

Fondato a Vienna nel 2017, Refurbed è l’e-commerce specializzato nella vendita di smartphone, portatili, tablet ed elettrodomestici ricondizionati fino al 40% più convenienti e al 100% più ecosostenibili. Attivo in Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Irlanda, Italia, Polonia e Francia, offre più 18.000 prodotti. Nel 2018 si è classificata tra le 3 startup tech più sostenibili d’Europa presso il Green Alley Award e ha ottenuto numerosi riconoscimenti come azienda climate-friendly.

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