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Ecco i droni taxi per la mobilità del futuro

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droni taxi

Come sarà la mobilità del futuro, specie quella urbana?

Si dovranno coniugare almeno due aspetti, quello del traffico e quello dell’ecologia, che attualmente per molte città rappresentano due problemi da risolvere. E assieme a ciò saranno da considerare le esigenze delle aziende che stanno spendendo una grande quantità di tempo, energie e denaro nella produzione di vetture a guida sempre più autonoma.

Ebbene, sembra che nel futuro prossimo potranno venire in nostro soccorso dei mezzi capaci di rispondere a tutte queste esigenze. Stiamo parlando dei taxi droni, o taxi volanti che dir si voglia.

Si tratterebbe di un benefico shock per molti appassionati di fantascienza: le auto volanti, presenti in tanti classici letterari e cinematografici del genere (basti pensare a Blade Runner), già nei prossimi anni potrebbero popolare i cieli delle nostre città.

Diverse sono le aziende che stanno lavorando alla progettazione dei droni taxi, e le previsioni più ottimistiche dicono che li vedremo in volo già dal 2023, come abbiamo segnalato in un precedente articolo.

Scopriamo qualcosa in più sui droni taxi e sull’evento del prossimo 18 novembre, il Roma Drone Conference 2021. In cui proprio queste nuove vetture potrebbero essere protagoniste.

Cosa sappiamo dei droni taxi

2023 o 2024: sembra che in uno di questi due anni vedremo i primi decolli dei droni taxi.

Ma cosa sappiamo di loro? Saranno veicoli a propulsione elettrica, con decollo e atterraggio verticali, la cui sigla è eVTOL (electric vertical take-off and landing).

Diverse aziende stanno lavorando ai taxi volanti. Uber ha già mostrato i suoi primi prototipi al CES del 2020, gli Uber Elevate.

Altri modelli allo studio sono l’EH216 della cinese EHang, S2 della californiana Joby Aviation, VA-X4 della britannica Vertical Aerospace, One della svedese Jetson e Lilium Jet della tedesca Lilium.

Non mancano i progetti italiani: il Manta Ann2 della società italo-svizzera Manta Aircraft sarà presentato a metà novembre al Dubai Airshow.

Lampanti i vantaggi dei droni taxi sia per evitare il traffico urbano che per limitare le emissioni dannose. Secondo alcuni studi i taxi del cielo potrebbero superare i 290 chilometri orari, e voleranno ad altezze comprese tra i 300 e i 600 metri.

I modelli che si stanno sviluppando vanno dai due posti (per pilota e passeggero) ai sei. Con o senza pilota: sì, perché un’altra suggestiva sfida sarà quella di teleguidare i droni taxi, rendendo così superflua la figura del conducente.

Il Volocity in esposizione a Roma

Da mercoledì 27 a sabato 30 ottobre, un drone taxi sarà esposto al terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino. Poi sarà spostato in piazza San Silvestro.

E proprio da Fiumicino, verosimilmente nel 2024, questo tipo di veicolo potrebbe fare il suo primo decollo dal territorio italiano. Infatti la società Adr (Aeroporti di Roma) ha già preso accordi con il colosso Atlantia.

Il mezzo che farà bella mostra di sé a Fiumicino si chiama Volocity, è progettato dall’azienda tedesca Volocopter ed è un piccolo drone taxi, capace di ospitare solo il pilota e un passeggero.

Pare che presto molti aeroporti si doteranno di quelli che sono già stati ribattezzati “vertiporti”. Da cui decolleranno questi veicoli, capaci di coprire in una decina di minuti tragitti che, nel traffico cittadino, obbligherebbero a stare in automobile tre quarti d’ora.

I costi

Il nodo inizialmente da sciogliere, specie sino a quando i droni taxi in circolazione saranno in numero esiguo, è quello dei costi.

Un volo dall’aeroporto JFK al centro di Manhattan a bordo di Uber Elevate dovrebbe ad esempio costare la cifra non banale di 200-220 dollari.

Ma Lilium, che prevede di entrare nel mercato nel 2025, ha prospettato tariffe ben più abbordabili: la stessa tratta potrebbe costare circa 70 dollari. Certo, il risparmio in termini di tempo sarebbe ragguardevole: si sono calcolati 6 minuti di volo contro la mezz’ora di auto.

Roma Drone Conference 2021

Alla settima edizione del Roma Drone Conference, fissata per il 18 novembre, saranno presenti le più grandi imprese produttrici. Oltre alle società di gestione degli aeroporti di Roma e Milano, l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), la società di gestione del traffico aereo (Enav), il Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira) e Leonardo.

Il presidente del conferenza, Luciano Castro, non si nasconde: “Si avvicina una vera rivoluzione nel trasporto aereo e anche nella mobilità urbana, che in un prossimo futuro dovrebbe vedere i nostri cieli sempre più affollati da questi nuovi velivoli eVTOL.

Le prime attività sperimentali stanno dimostrando che la tecnologia è ormai matura per raccogliere questa sfida. Cercheremo dunque di fare il punto sul ruolo dell’Italia nel settore dell’Advanced Air Mobility, in vista delle prime applicazioni operative di questi droni-taxi nelle maggiori città italiane”.

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