Arriva la beta di Dropbox con il supporto nativo per i Mac con chip M1, senza bisogno di utilizzare la ‘traduzione’ di Rosetta 2. Questo dovrebbe portare migliori performance sia in termini di velocità che di consumo energetico usando l’app per macOS.
Dropbox, arriva il supporto ai Mac con chip M1
Dopo avere effettuato dei test interni (di cui vi avevamo parlato), Dropbox ha rilasciato in beta il supporto nativo ai Mac con il nuovo chip Apple Silicon. La novità è stata confermata da un community manager sul forum aziendale e verificata installando l’ultima beta dell’app per macOS.
Applicazione che potevate già utilizzare sui nuovi Mac e MacBook con il chip progettato a Cupertino. Ma che fino a oggi utilizza Rosetta 2 per ‘tradurre’ l’app progettata per i computer basati su processore Intel anche sui dispositivi con Apple M1.
Il supporto nativo dovrebbe migliorare la velocità con cui utilizzate l’app per gestire i vostri documenti sul cloud, oltre che ridurre il consumo energetico. Ma va detto che Rosetta 2 fa un ottimo lavoro e le richieste computazionali dell’app non sono paragonabili a quelle di un programma grafico. Molti utenti non troveranno differenze sostanziali.
Tuttavia, l’applicazione risulta essere una delle ultime ad aver annunciato il supporto al nuovo processore basato sull’architettura ARM della Mela. E lo scorso ottobre aveva suscitato scalpore il fatto che la compagnia avesse spiegato che non c’erano state abbastanza richieste per creare una versione ARM-based dell’app. Le lamentele sui forum e su Twitter che ne sono seguite hanno reso necessario l’annuncio del supporto da parte del CEO di Dropbox.
Con la nuova beta, gli utenti possono già testare le differenze prestazionali della nuova versione dell’app. A breve dovrebbe arrivare anche la versione stabile. Vi terremo informati.
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