Dyson e la seconda edizione dello studio globale sulla polvere. Uno studio condotto su 12.309 intervistati in 11 Paesi dei quattro angoli del globo (USA, Australia, Giappone, Cina, Corea del Sud, Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Italia e Turchia) che verte sulle abitudini e i comportamenti di pulizia delle persone focalizzandosi sulla “comprensione” della polvere negli ambienti domestici e sull’impatto che può avere sulla nostra salute e sul nostro benessere, anche perchè durante gli ultimi due anni, in pieno momento pandemico, più persone sono diventate proprietarie di animali domestici.
Dyson annuncia la seconda edizione dello studio globale sulla polvere
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che si passi il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi: una percentuale di tempo che probabilmente è aumentata a seguito della pandemia, che ha reso lo smart working la normalità. Alcuni studi infatti suggeriscono che la nostra prolungata esposizione agli ambienti chiusi e alla polvere potrebbe aver avuto un impatto sul nostro benessere.
A tal proposito, la “mission” di Dyson è quella di capire cosa contiene la polvere e che correlazione ha con la salute e il benessere umano. Negli ultimi 30 anni quindi le analisi hanno riguardato la polvere domestica, anche perchè Dyson è l’unica azienda mondiale produttrice di aspirapolveri a poter disporre di laboratori interni di microbiologia e ad aver un allevamento di acari della polvere per capire la reale composizione della stessa, al fine di sviluppare tecnologie in grado di rimuoverla completamente e mantenere l’ambiente domestico il più sano possibile.
Per combattere la polvere, Dyson crede sempre ci sia un modo nuovo e più tecnologicamente avanzato per arrivare al meglio. E’ per questo che l’azienda ha sviluppato tecnologie pionieristiche, come la spazzola con laser integrato e il sensore piezoelettrico, a cui aggiungere Dyson Omniglide.