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Cos’è BookTok (e perché potrebbe sconvolgere l’editoria)

Il neologismo proviene dal mondo di TikTok

No, i discorsi sull’editoria e il mercato librario non sono affrontabili solo con un atteggiamento lamentoso.

Sciorinando, cioè, i soliti dati mai troppo rosei sul rapporto tra gli italiani e la lettura (benché un recente report dell’Associazione Italiana Editori abbia fornito numeri parzialmente incoraggianti).

Anche i libri, il modo di presentarli e parlarne, si sta facendo inevitabilmente influenzare dalle piattaforme social.

Ad esempio, cos’è questo BookTok del quale si parla sempre più di frequente? Perché potrebbe rivoluzionare non solo la posizione dei lettori, ma anche l’editoria stessa? E siamo sicuri che sia, la sua, una spinta democratica, come (in teoria) dovrebbe sempre essere quella proveniente dai social?

Proviamo a rispondere a tutte queste domande.

libri

Cos’è BookTok

Cos’è BookTok? Bella domanda. Si tratta di una community nata su TikTok attorno all’omonimo hashtag, #booktok.

La voce inglese di Wikipedia aiuta a capire meglio il fenomeno: BookTok è “una subcommunity dell’app TikTok, incentrata sui libri e sulla letteratura”, dove i partecipanti “fanno video in cui recensiscono, discutono e scherzano sui libri che leggono”.

La community è nata nel novembre del 2020, dopo i mesi di lockdown forzato a causa della pandemia. E ora, come vedremo, il fenomeno è diventato di massa.

Il boom di BookTok

Nato come un fenomeno di nicchia, BookTok ha preso sempre più piede. Per capire cosa è BookTok oggi, sono sufficienti due numeri: l’hashtag #BookTok ha 93 miliardi di visualizzazioni a livello globale, e 1.3 miliardi solo nel nostro Paese.

Come funziona BookTok

Ma come funziona, in concreto, BookTok?

È uno spazio virtuale in cui si parla di libri in un modo diverso. In cui, per essere espliciti, si tiktokizza l’esperienza di lettore. Ad esempio, un libro può essere recensito per mezzo di un breve video creativo. Oppure si possono lanciare sfide ad altri utenti, tra cui quella di leggere un determinato libro in un solo giorno.

Il potere di BookTok

Ma cos’è davvero BookTok, e che effetto può avere nel mercato dell’editoria?

Un effetto dirompente, rispondiamo. E la nostra non è una previsione, bensì si basa su quanto già accaduto. Uno dei tanti esempi possibili riguarda La canzone di Achille, romanzo di Madeline Miller. Uscito nel 2013 in Italia con Sonzogno, aveva venduto 20.000 copie. Un buon risultato, nulla più. Il titolo è poi diventato virale grazie a BookTok, e ora le copie vendute nel nostro Paese sono circa mezzo milione.

Una nuove professione: il bootoker

Dopo avere spiegato cos’è BookTok, è adesso doveroso parlare dei booktoker.

Sì, perché questa nuova moda ha dato vita a un inedito tipo di creator. Una serie di giovani, anche italiani, recensisce libri su TikTok, organizza live di lettura. Non solo come passatempo, ma in alcuni casi come mestiere: si tratta, né più né meno, di influencer della lettura.

E così, le librerie iniziano a mostrare i primi volumi che hanno scalato le classifiche, al di là di ogni più rosea previsione dei rispettivi editori, grazie alla promozione dei booktoker e alla solerzia dei loro follower.

BookTok a Più libri più liberi

Inoltre, BookTok sarà presente all’imminente Più libri più liberi, che aprirà i battenti il prossimo 7 dicembre.

Nel motivare l’invito a BookTok, la presidente della manifestazione, Annamaria Malato, ne conferma la forza. Malato ha parlato infatti di un “trend globale che ha cambiato le modalità di promozione e conoscenza dei libri attirando l’attenzione di una community sempre più ampia di lettori, editori e scrittori”.

Limiti e rischi di BookTok

C’è chi, riferendosi a BookTok, ha scherzosamente parlato di una “rivincita dei nerd”. O chi ha plaudito a una presunta democratizzazione dell’ambiente editoriale.

Purtroppo le cose non sono così semplici. La letteratura è una cosa seria, e deputati a dispensare consigli sui titoli di qualità sono, o dovrebbero essere, i critici letterari. Persone che hanno alle spalle decenni di severi studi, e sanno distinguere un libro d’intrattenimento da uno che ha le potenzialità per diventare un classico di domani.

BookTok, come ha sottolineato il New York Times, rischia di diventare una “macchina sforna bestseller”. Ma spesso bestseller nati dai gusti di giovani e giovanissimi. Che spesso esaltano thriller, romanzi d’avventura o fantasy.

Eppure BookTok, con i numeri che ha, è sempre più potente. Nei giorni scorsi, come ha riportato il Guardian, TikTok ha annunciato che venderà direttamente i libri, grazie a partnership con importanti editori.

Quindi? Quindi, se BookTok è uno strumento capace di avvicinare nuovi giovani alla lettura, non lo si può che salutare con fiducia.

Se però lo si confonde come luogo autorevole in cui si parli di letteratura, il rischio di una banalizzazione dell’argomento è elevatissimo.

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I problemi dei diritti

Come se non bastasse, si aggiungono due problemi legati ai diritti.

Il primo lo ha evidenziato Vice: lo scorso novembre, l’FBI ha sequestrato una serie di titoli del dominio Z-Library, dopo che autori ed editori hanno protestato con TikTok e con la sua opera di promozione dei file su Torrent.

Infine, c’è la questione Amazon: svariati booktoker hanno scaricato i libri digitali, leggendoli in tempi record, per poi restituirli e ottenere il rimborso, sulle spalle di autori ed editori.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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